Un bicchiere è tutta salute

Un approccio decisamente inusuale quello usato dall’Asl di Bergamo per affrontare il tema dell’acolismo: un convegno sul vino, con tanto di degustazione.
Ciò che a molti può sembrare un controsenso, si è invece rivelato un ottimo modo per spiegare i rischi che l’alcol comporta per la popolazione, specie quella più giovane.
“Bere meno e meglio” è lo slogan cui si fa riferimento. E assolutamente non creare miscele “esplosive” di alcol e droghe.
«Non si vuole in alcun modo sottovalutare la drammaticità di alcune situazioni – ha commentato Giuseppe Imbalzano, direttore sanitario dell’Azienda sanitaria bergamasca. Anzi, si vuole proprio procedere con un’informazione seria e capillare sui rischi che l’eccessivo consumo di alcol comporta sia sulla propria salute che su quella degli altri. E’ il caso, per esempio, degli incidenti stradali causati da guida in stato di ebbrezza. E’ un fenomeno che purtroppo ha costi sociali molto alti. Noi intendiamo far capire quali sono i rischi, spieghiamo che eccedere nel consumo è dannoso; vogliamo far nascere nei cittadini la consapevolezza e, in un certo senso la responsabilità, delle proprie azioni. E’ uno dei tanti momenti che l’Asl ha previsto nella propria azione di prevenzione, promozione e protezione della salute. Non dobbiamo però dimenticare che una “unità alcolica” al giorno, un bicchiere di vino durante il pasto tanto per intenderci, è consigliata per gli anziani.» Insomma, limitarsi è possibile».
Dai dati presentati al convengo, infatti, è emerso che il 70% degli Italiani non ha idea di come si arrivi al limite di legge per guidare; in Europa, il 25% degli incidenti è causato dall’alcol ed i decessi rappresentano la causa più frequente di morte per i giovani. L’alcol alla guida è la prima causa di morte tra i giovani in Italia. Si stima addirittura che 1/3 dei morti e dei feriti all’anno per incidenti stradali sia causato dall’alcol e quindi possa essere evitato. Quasi inutile aggiungere che gli incidenti si verificano maggioramente il sabato e la domenica.
«In provincia di Bergamo – ha illustrato Camillo Andreana, Prefetto di Bergamo – gli incidenti correlati all’abuso di alcol sono stati 506 nel 2005 e 564 l’anno seguente. L’anno scorso, sono state quasi 2000 le revisioni di patenti per abuso di alcol. Possiamo aggiungere gli infortuni sul lavoro, dove sono stimati tra i 37mila ed i 188mila gli incidenti che hanno come causa il consumo di alcolici».
E si è pensato di partire proprio dai più giovani: «Gli effetti dell’acol cambiano, per esempio, a seconda dell’età in cui si beve – ha commentato Fulvio Sileo responsabile di dietologia clinica dei “Riuniti” di Bergamo. In questa fase occorre evitare del tutto l’uso di bevande alcoliche, sia per un non perfetta capacità di trasformare l’alcol, sia per il fatto che più precoce è il primo contatto con l’alcol, maggiore è il rischio di abuso».
Si è parlato anche delle “unità alcoliche”. Una unità alcolica è pari a 12 grammi di alcol, equivalenti a 125 ml di vino, 33cl di birra – una lattina – i bicchiere da 80 ml di aperitivo e 1 bicchierino di superalcolici pari a 40 ml.

(27/11/2008)

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