Dalla statistica è emerso che le donne, i giovani e le persone di classi sociali inferiori sono le categorie più propense a farsi fare un piercing. I punti più comuni sono l’ombelico (33%), il naso (19%) e le orecchie (13%), seguiti da lingua e capezzolo (entrambi al 9%), sopracciglio (8%), labbra (4%) e parti intime (2%). Il piercing all’ombelico è il più comune tra le donne ed uno dei meno diffusi tra gli uomini. Punto preferito dagli uomini per farsi mettere un anellino è invece il capezzolo, scelta molto meno comune tra le donne. Tra i disturbi più comuni che possono provocare vi sono gonfiori, perdita di sangue e infezioni. A richiedere più attenzione e a causare problemi sono in particolare il piercing alla lingua (50%), alle parti intime (45%) e ai capezzoli (38%). In Gran Bretagna non vi sono stati casi di trasmissione di virus come HIV o epatite attraverso i piericng, ma il rischio, avvertono gli studiosi, rimane ed occorre quindi prendere le dovute precauzioni rivolgendosi a studi di piercing affidabili. (21/06/2008)
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