Domenica 29 settembre si celebrerà la XIX «Giornata del ciclamino», un'occasione preziosa per informare e sensibilizzare nei confronti della Sclerosi Sistemica o Sclerodermia, una malattia cronica, autoimmune, invalidante, multiorgano ancora poco conosciuta per cui la diagnosi precoce è la cura più efficace.
Il Policlinico San Marco di Zingonia, come ormai da tradizione, aderisce all'iniziativa offrendo la possibilità di sottoporsi, senza bisogno di impegnativa o prenotazione, a visite di controllo gratuite che si svolgeranno per tutta la mattinata (dalle 9 alle 12) presso il l'ambulatorio del reparto di Medicina, diretto dal professor Maurizio Pietrogrande.
La sclerodermia, che letteralmente significa “pelle dura”, è una malattia cronica ed evolutiva, di origine autoimmune, che colpisce soprattutto le donne. Inizia in maniera quasi inavvertibile e porta a indurimento e ispessimento della cute in zone più o meno estese della superficie corporea dovuto a fibrosi, cioè formazione di tessuto connettivo di tipo cicatriziale. In vario grado vari organi interni (esofago, intestino, polmoni, reni e cuore) possono esser interessati da tale fenomeno. La fibrosi è conseguenza di alterazioni dovute a infiammazione autoimmune delle piccole arterie periferiche e dei capillari. Un segno clinico tipico, che può precedere di mesi e anni l'insorgenza di altre manifestazioni, è il fenomeno di Raynaud, che si manifesta con pallore, seguito da arrossamento e poi discolorazione bluastra (fasi di varia intensità e durata) delle dita delle mani e dei piedi (o parte di esse). Di solito compare all'esposizione al freddo (mani senza guanti in inverno, mani nel freezer…) ed è dovuto ad un'improvvisa diminuzione dell'afflusso di sangue, seguita da dilatazione e dei vasi e locale blocco della circolazione.
«Si tratta di un fenomeno frequente in particolare tra le giovani donne che non deve spaventare ma nemmeno essere sottovalutato» sottolinea il professor Pietrogrande. «In molti casi può avere un'origine solo funzionale, cioè non legata a stati patologici, ed essere favorita anche da abitudini lavorative (come nel caso dei pianisti o dei suonatori di flauto) o di vita (come nel caso dei fumatori). In alcuni casi, invece, può essere la spia di una vasculite o di una malattia autoimmune sistemica, tra cui la più importante è appunto la sclerodermia. In ogni caso è sempre opportuno valutare il disturbo. Per confermare la diagnosi e discriminare tra forme funzionali o patologiche, bastano una attenta visita, un semplice prelievo di sangue e la capillaroscopia (detta anche angioscopia percutanea. Quest'ultima evidenzia efficacemente le alterazioni vascolari caratteristiche della Sclerosi Sistemica».
Giocare d'anticipo, non trascurando alcun segnale, è quindi la strategia più efficace per combattere questa malattia, prevenendone danni agli organi interni. «Oggi abbiamo a disposizione un arsenale di farmaci e approcci terapeutici ben tollerati e modulabili, in grado non solo di trattare i fenomeni di alterazione vascolare legati alla malattia, ma anche, in alcuni casi, bloccare la malattia stessa» continua il professor Pietrogrande. «Questo a patto però che venga diagnosticata in fase precoce, altrimenti non possiamo far altro che curare le conseguenze che la malattia ha provocato».
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