Anche a Treviglio
la «Stroke Unit»

All'ospedale di Treviglio-Caravaggio, ha iniziato la propria attività il nuovo reparto di Neurologia, diretto dal dr. Ezio Lanza. La nuova struttura di ricovero è dotata di 16 posti letto di cui 8 accreditati come Stroke Unit di secondo livello.

Dallo scorso mese di gennaio, all'ospedale di Treviglio-Caravaggio, ha iniziato la propria attività il nuovo reparto di Neurologia, diretto dal dr. Ezio Lanza. La nuova struttura di ricovero - interamente gestito da specialisti neurologi e definito Unità operativa complessa - è ubicata al sesto piano ed è complessivamente dotata di 16 posti letto di cui 8 accreditati, secondo i criteri regionali, come Unità Cerebrovascolare (Stroke Unit) di secondo livello.

Le caratteristiche peculiari di questa Stroke Unit di secondo livello sono rappresentate principalmente da monitoraggio multiparametrico di tutti i letti dedicati; presenza di specifiche competenze specialistiche; adozione di protocolli diagnostico-terapeutici secondo linee guida nazionali ed internazionali; formazione specifica del personale medico ed infermieristico e multi-professionalità dell'èquipe (comprendente anche le figure professionali del fisiatra, del fisioterapista e dell'assistente sociale); istruzione del paziente e dei familiari.

Il dr. Cesare Ercole, direttore generale dell'zienda ospedaliera di Treviglio, ha dichiarato: «Solo adottando protocolli extra ed intra-ospedalieri, definiti secondo le indicazioni della Regione Lombardia, è possibile evitare il “ritardo evitabile” e attivare così la migliore terapia. Dall'inizio dell'anno, con questa nuova organizzazione è già stato possibile attuare presso l'ospedale di Treviglio-Caravaggio, con successo, alcuni interventi per pazienti colpiti da ictus. Importante è creare una rete bergamasca per lo stroke».

Il dr. Ezio Lanza ha sottolineato: «Voglio evidenziare quanto sia importante che il paziente possa giungere in ospedale nel più breve tempo possibile chiamando il 118, struttura che - in caso di bisogno - è in grado di allertare l'ospedale predisponendo un apposito percorso per l'esecuzione di indagini e della necessaria terapia».

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