A maggio, 325 eventi, tra seminari, incontri a tema, convegni e conferenze su qualsiasi ambito di applicazione della psicologia, si svolgeranno in numerose città italiane. Sono 540 gli psicologi che offriranno un colloquio psicologico personale a chiunque ne farà richiesta. Tutte le iniziative del Mip saranno gratuite. Per maggiori informazioni www.psicologimip.it
Europa e salute mentale: perché la prevenzione
Gli psicologi del Mip, si occupano da più anni di prevenzione per molti motivi, ma principalmente perché, al crescere dei problemi legati alla salute mentale determinati dal modo in cui si sono andate sviluppando le società occidentali, non sono corrisposte politiche sanitarie e preventive adeguate. Eppure, il patto per la salute e il benessere mentale varato nel giugno del 2008 dalla Commissione Europea con l'Ufficio Regionale dell'Organizzazione Mondiale della Sanità individua cinque priorità:
1. la prevenzione della depressione e del suicidio
2. la salute mentale tra i giovani e nel settore educativo
3. quella sui luoghi di lavoro
4. quella degli anziani
5. la lotta alla stigmatizzazione delle persone colpite da disturbi psichici.
Si riconosce, in sostanza, che la malattia mentale è da considerare uno dei problemi di salute pubblica più gravi nell'immediato.
Numeri e costi per la collettività del disagio psichico
È stato infatti stimato che in Europa una persona su quattro, solo se si prende in esame la fascia d'età compresa tra i 18 e i 65 anni, soffra almeno una volta nel corso della vita di disagi psichici di vario tipo. Mentre molte di più sono le persone che subiscono gli effetti indiretti dei problemi legati alla sfera della salute mentale.
E, se l'aspettativa di vita diminuisce, l'esposizione a comorbilità organiche aumenta notevolmente, quando sono presenti problematiche legate alla sfera psichica. Tutto questo ha un'incidenza altissima in termini economici sulla società, pari al 3-4% del PIL.
Si stima che il costo totale annuo per l'Unione Economica Europea sia compreso tra i 300 e i 1.000 miliardi di euro. Una cifra enorme, determinata dalla perdita di produttività, dall'assistenza sanitaria e di supporto sociale che sono messi a disposizione delle persone che manifestano disturbi psicologici.
Efficacia degli interventi psicologici se correlati alle terapie farmacologiche
Proprio per ridimensionare i costi che incidono sulla collettività e che stanno diventando insostenibili, la Comunità Europea chiede agli stati membri di intervenire con adeguate politiche sanitarie di prevenzione. E alcuni paesi, come l'Inghilterra, già da anni le stanno attuando.
È stato dimostrato, infatti, che gli interventi psicologici e psico-sociali sono in grado di accelerare e mantenere la ripresa dei disturbi mentali più comuni, quali la depressione e l'ansia, ma anche delle patologie più gravi, come quelle psicotiche.
Dai dati emersi da numerose ricerche e fatti propri dalle politiche comunitarie sulla salute mentale, infatti, si evidenzia con chiarezza che i trattamenti psicoterapeutici sono efficaci quanto i farmaci nel breve periodo, ma molto più efficaci nel prevenire le ricadute. E quindi, che gli interventi psicologici svolgono un ruolo di prevenzione e, conti alla mano, producono reddito per la collettività e si autofinanziano.
Questo perché la psicoterapia consente di apprendere come attivare efficacemente i meccanismi della corteccia prefrontale che regolano gli stati affettivi, con un'efficacia di lungo periodo, riscontrabile anche dopo la fine del trattamento.
Disagio psichico e stigma sociale
Eppure, ancora oggi, tendiamo a confondere il disagio psichico con la malattia mentale, vissuta come uno stigma. Molte persone credono che rivolgersi ad uno psicologo per una consultazione, un sostegno psicologico o una psicoterapia, sia necessario solo in presenza di gravi psicopatologie.
Questa errata convinzione contribuisce ad alimentare diffidenza e vergogna nelle persone che sentono di aver bisogno di aiuto, e fa sì che si rivolgano ad uno psicologo dopo mesi o addirittura anni di sofferenza, vissuta in piena solitudine. Al contrario, ciascuno, nel corso della vita, può attraversare un momento di difficoltà, sofferenza, dolore o confusione.
Ognuno possiede delle risorse che gli consentono di affrontare e superare questi momenti “difficili”, ma tali risorse, benché presenti, possono non essere percepite, al punto da non essere immediatamente disponibili, in caso di necessità.
Situazione italiana
L'Italia, per la salute mentale spende la metà degli altri Paesi europei, con variazioni notevoli da una regione all'altra. La prima richiesta d'aiuto e di ascolto grava spesso su figure come quella del medico di famiglia, unico punto di riferimento stabile in un mondo che si muove sempre più velocemente. Ma nella richiesta non è sempre verbalizzato il disagio.
E quindi, è solo dalla profonda conoscenza che il medico ha dei propri pazienti, spesso legata ad una presa in carico di molti anni, che può enuclearsi una via privilegiata per comprendere le necessità di natura psicologica, legate ad una sofferenza interiore o ad una sintomatologia che richiedono un intervento in più o alternativo a quello farmacologico, come sono gli interventi psicologici e psicoterapeutici.
La psicologia e gli psicologi possono fare molto per prevenire il disagio psichico, perché sono i soli professionisti della salute che dispongono di strumenti teorici e tecnici in grado di agire a più livelli e in più ambiti sociali e clinici. Gli psicologi del Mip si impegnano dal 2008 per consentire a tutti di accedere alla prevenzione e tutelare il proprio benessere psichico. E anche quest'anno promuovono, con mezzi propri, la diffusione della cultura psicologica nel nostro paese.
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