La salute
Venerdì 15 Gennaio 2010
ALZHEIMER: DA ALGHE MARINE NUOVA ARMA PREVENZIONE, STUDIO
ALZHEIMER: DA ALGHE MARINE NUOVA ARMA PREVENZIONE, STUDIO
Ora, un nuovo studio ne ha rilevato l'efficacia clinica nella prevenzione di malattie neurodegenerative.
La ricerca è stata presentata da Giovanni Scapagnini, associato di Biochimica Clinica alla Facoltà di Medicina dell'Università degli studi del Molise, durante il recente congresso internazionale Gerontonet tenutosi a Roma.
Lo studio ha rilevato che l'omotaurina risulta essere un composto in grado di proteggere il cervello e l'ippocampo contro la neurotossicità, e quindi un ideale strumento terapeutico di prevenzione dell'invecchiamento cerebrale e dell'insorgenza della malattia dell'Alzheimer, oltre che come coaudivante in pazienti affetti da Alzheimer in modo lieve o moderato già in trattamento con inibitori dell'acetilcolinesterasi o altri farmaci. Nello specifico lo studio, denominato Alphase, ha riguardato 2.000 pazienti tra USA ed Europa ai quali è stata somministrata per 18 mesi omotaurina due volte al giorno in dosaggio variabile tra i 100mg e i 150mg.
L'omotaurina, spiega Scapagnini, si è dimostrata in grado di ridurre in maniera significativa la perdita del volume dell'ippocampo e in tutti i pazienti è stato osservato un migliore andamento dello stato cognitivo ed in particolare la capacità del composto di proteggere i pazienti dalla progressiva perdita della memoria.
´Lo studio Alphase - sottolinea l'esperto - acquista ancora maggiore rilevanza se si guardano i dati pubblicati dall'Alzheimer Association, che dimostrano come l'Alzheimer sia una vera e propria epidemia silenteª. Si stima infatti che da oggi al 2050 nel mondo occidentale ci sarà una triplicazione dei casi. Si tratta, conclude Scapagnini, di ´numeri enormi, insostenibili per qualsiasi sistema sanitarioª.
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