L’esperto – Gianni Scarfone, direttore generale di Atb, amministratore delegato di Teb e componente del Cda di Sacbo – ha risposto alle tante domande arrivate dai lettori sia attraverso la piattaforma del nostro sportello che in diretta sul sito e via Facebook.
Anche la terza puntata de “L’Eco risponde”, dedicata alla mobilità dopo diffusione del virus nella nostra provincia, è stata un successo di pubblico sia su Bergamo Tv che sul nostro sito, con migliaia di visualizzazioni, oltre che durante la diretta Facebook.
Alle domande alle quali non è stato possibile rispondere in diretta daremo risposta continuando ad aggiornare la notizia sul sito. Se i nostri lettori avessero ulteriori quesiti possono sfruttare la piattaforma dello sportello compilando la richiesta online .
Come ottenere il rimborso degli abbonamenti non goduti a causa del lockdown? Cosa succederà alla ripresa dell’anno scolastico? Le corsie preferenziaali e i nuovi modelli di mobilità? Ecco le risposte dell’esperto
Le altre domande e risposte durante la trasmissione
Come si viaggia in questo momento sui mezzi pubblici in Lombardia?
Per quanto riguarda il modo in cui si viaggia sui mezzi pubblici a Bergamo e in Lombardia, in questo momento la situazione da noi è diversa rispetto a regioni come il Trentino, Lazio e Veneto, che hanno adottato provvedimenti per annullare il distanziamento fisico, con solo obbligo di mascherine. Da noi non sono stati adottati altri provvedimenti specifici: vige l’ultimo Dpcm della Presidenza del Consiglio che prevede la possibilità su mezzi pubblici di arrivare al 60% della capienza, mentre sulle funicolari il distanziamento di un metro è stato mantenuto e per ragioni di salute. Atb ha sospeso il servizio il sabato e la domenica. Oggi sul sistema di Atb in città e attorno ad essa si viaggia con un massimo di 40 persone a bordo.
L’obbligo dei guanti è scomparso sul pullman?
In Lombardia non c’è l’obbligo di indossare i guanti sui mezzi pubblici. L’ordinanza regionale non è stata reiterata, quindi non c’è obbligo di guanti a bordo; resta la mascherina che è la condizione per l’accesso a tutti i luoghi pubblici, una prescrizione arrivata dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, che ne ha disposto l’obbligo di indossarla su treni, autobus, aerei e in tutte le modalità di trasporto condivise
Per quanto concerne la ripresa delle attività scolastiche, quali sono le previsioni per il ritorno degli studenti in sicurezza sui mezzi di trasporto?
Abbiamo avviato un tavolo di lavoro su sollecitazione del Prefetto con tutte le aziende dei trasporti di Bergamo, Agenzia per il trasporto pubblico locale del Bacino di Bergamo, i rappresentanti degli istituti scolastici della città e della provincia. La previsione è quella di due ingressi separati nelle scuole, uno alle 8 e l’altro alle 10 e poi 2-3 uscite, alle 12 alle 13 e alle 14, in modo da differenziare la presenza dei ragazzi a bordo dei mezzi di trasporto e rendere il viaggio più sicuro, a condizione che i ragazzi delle scuole superiori indossino la mascherina. Le scuole stanno valutando di prevedere una parte delle lezioni in modalità remoto, come già sperimentato nei mesi precedenti.
Ci saranno posti su prenotazione negli autobus?
Atb sta studiando nuove tecnologie per migliorare l’informazione e la prenotazione: la prenotazione è percorribile nei sistemi extraurbani, dove i posti a sedere sono prevalenti e numerati. Il meccanismo applicato allo sviluppo dell’ app funzionerà solo su alcuni treni regionali e alcune linee di autobus extraurbana. Per le corse in sicurezza degli studenti, legate agli orari scolastici, alcune corse saranno dedicate a loro, ma dove i posti sono in piedi la prenotazione non è praticabile.
Il rischio che l’utente smetta di utilizzare il trasporto pubblico e usi quello privato è reale?
Il rischio che l’utente si rifugi sul mezzo privato è reale e lo corre tutto il sistema: nelle riunioni con le aziende di altri paesi lo slogan è stato “back to better mobility”, tornare a una migliore mobilità. Sulla base dell’esperienza di questi mesi, la diffusione delle modalità di smartworking riduce la pressione degli spostamenti, l’integrazione fra spostamento individuale e collettivo e spinge a ripensare il modello delle nostre città. È il momento di ripensare ad una mobilità più attrattiva. I sistemi di integrazione dei vari mezzi della mobilità sostenibile soprattutto al Nord funzionano, ma siamo al 30% contro più del 40% di alcuni Stati.
Per la sosta in Città Alta quando il parcheggio sarà pronto alla cosa cambierà?
Nel parcheggio della Fara ci saranno 464 posti: di questi 64 andranno ai residenti e la convenzione che la Bergamo Parcheggi ha sottoscritto con il comune prevede delle forme di abbonamento molto conveniente rispetto alle tariffe che ci sono nelle altre zone di Bergamo. Si stima che almeno 200 residenti, comprendendo anche le attività commerciali hanno chiesto disponibilità di posti e andranno a loro beneficio con tariffe ragionevoli. Rimarranno 200 posti che consentiranno di togliere le auto dei residenti da alcune piazze storiche: non ci saranno più posti blu che saranno destinati ai residenti. Una volta pieno il parcheggio, un sistema di info mobilità, disponibile sugli smartphone e lungo il viale Vittorio Emanuele dirà quando non sarà possibile salire in Città alta con la propria macchina.