L'Eco della vita / Bergamo Città
Sabato 28 Marzo 2020
Terra di grandi condottieri
Ti rialzerai più forte di prima
Questo spazio è dedicato ai lettori che ci scrivono per condividere i loro sentimenti, i progetti in questo momento di isolamento forzato per combattere il coronavirus. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo.
Diamo spazio, qui e sul giornale, ai lettori che vogliono condividere i sentimenti, i progetti in questo momento di isolamento forzato per combattere il coronavirus. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo.
Molti ci mandano foto di bambini: è importante che nella mail entrambi i genitori autorizzino, anche indicandolo semplicemente nella email, la pubblicazione dell’immagine.
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Continuiamo a pubblicare alcuni dei messaggi e delle lettere che continuano ad arrivare alla nostra redazione.
Una cartolina del 1934
Gentile Redazione, questa cartolina (nella fotografia a destra) è del 9 marzo 1934. Sul retro questa scritta: «Mando come saluto augurale questo schizzo dell’antico ingresso a Bergamo Alta, quale richiamo al multiforme spirito italico dalle molte vite, perché da questa lombarda terra vennero gli avi tuoi: terra di grandi condottieri, di alacri industriali, di forti e magnanimi spiriti quali Francesco Nullo, uno dei Mille, e Luigi Caroli, a memento di Italianità concorde unitaria. Ogni migliore augurio di salute ed incoramento ad opporre alle difficoltà della vita uno spirito tenace, una volontà ferma e costante. Con affetto». La scrisse il mio trisnonno: vorrei arrivasse ai lettori, in un momento così duro. Forza Bergamo, ti rialzerai più forte di prima. E anche noi ci rialzeremo con te!n
Irene Saterini Amaglio - Vicenza
Alla mia Bergamo
Ora Bergamo piange. Non chiede una spalla su cui farlo. Lei si asciuga le lacrime nelle maniche, le stesse che si rimbocca ogni mattina.
Bergamo si è fatta solo con le sue mani, e con le mani in mano non ci riesce a stare.
«Pota» rientra nel suo vocabolario ma ignora il significato di “lamentarsi”. Non è romantica ma ha cuore. Bergamo è piena di bellezza anche se non la ostenta. Tiene un profilo basso assieme alla testa. Ce l’ha nel sangue, quello trasmesso dalla generazione che ora la sta lasciando. Bergamo è caduta, ma non crolla la sua dignità. Non canta che andrà tutto bene, gli basta saperlo in silenzio. Perché Bergamo lo sa che tornerà ad ammirare il panorama dalle sue mura e sa che sarà più bello di prima, anche se con qualche crepa in più.n
Luana Pellicciolin
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