«Qui ogni nuovo giorno
sembra una conquista»

Questo spazio è dedicato ai lettori che ci scrivono per condividere i loro sentimenti, i progetti in questo momento di isolamento forzato per combattere il coronavirus. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo.

Diamo spazio, qui e sul giornale, ai lettori che vogliono condividere sentimenti e progetti in questo momento di isolamento. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo. Le foto di bambini: è importante che nella mail entrambi i genitori autorizzino la pubblicazione dell’immagine.
IL VIDEO: La Bergamo che non avete mai visto: una città che lotta in silenzio
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Continuiamo a pubblicare le lettere e i messaggi che, numerosi, arrivano alla nostra redazione.

Lettera da Bergamo

È passato un mese da quell’8 marzo. Un mese che ha completamente cambiato la nostra vita. Mi alzo, cerco di essere positiva, perché qui ogni giorno in questo momento sembra una conquista, ormai ci siamo abituati a stare in casa e facciamo di tutto per stare bene e seguire tutte le regole come tutti. Come tutti penso che dobbiamo andare avanti per noi, per i nostri figli, per la nostra famiglia, per la nostra società, per chi dipende da noi, per chi ha più bisogno, e quindi mi impongo di essere ottimista, mantenere la calma, fare qualche torta in più per far felici i nostri figli, cercare di rassicurarli perché cominciano a preoccuparsi di quando e come finirà, e anche di ammalarsi loro e i loro parenti perché sono consapevoli del rischio.

Infine hai in mente solo la salute dei nostri genitori che, ora più che mai, hanno bisogno di noi. Cerchi di trovare la forza di non essere sempre triste e sconvolto da tutto quello che ci sta succedendo soprattutto qui a Bergamo, ma è un’impresa impossibile, persa in partenza perché qui siamo tutti abbattuti e tristi .

Poi apri Facebook, e fai delle telefonate per sapere come stanno gli amici, gli altri, e ti arriva un pugno nello stomaco perché la realtà è che qui da noi ogni giorno si continua a morire..., non c’è giorno che manchi qualcuno che conosci o che sia ammalato. Solo con test sierologici a larga scala si potrà verificare se il contagio sta migliorando, ma quando ce li faranno? Continuo a pensare a tutti gli errori di regione Lombardia e del Governo sulla chiusura della zona rossa, e soprattutto se la regione avesse approcciato il problema come Veneto ed Emilia Romagna, curando da subito a casa e facendo test, forse ora avremmo avuto meno vittime...

Quando partirà per noi la seconda fase ? Sappiamo già di essere l’ultima regione che aprirà e adesso sappiamo anche che saremo l’ultima città per rischi di contagio di ritorno. Che dispiacere e che dolore insopportabile intorno a noi, non saremo più come prima: speriamo almeno di uscirne migliori e di ricostruire una società più giusta, più solidale, più attenta ai bisogni di tutti: lo dobbiamo a chi non c’è più. Ma quando davvero finirà?

Vi allego la foto dell’ultima volta in cui sono uscita alle 18.20 dell’8 marzo, prima che ci dessero la notizia della chiusura della Lombardia... Non pensavo di non rivedere più il centro abitando a 100 metri, non mi manca andarci, manca la vita che avevamo prima e che non sarà più la stessa per tanto tempo, quanta desolazione...
Stefania Lupo - Bergamo

La fotografia

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