L'Eco della vita / Bergamo Città
Martedì 24 Marzo 2020
Cara nonna mi manchi e ti scrivo
Dico solo che non posso perderti
Questo spazio è dedicato ai lettori che ci scrivono per condividere i loro sentimenti, i progetti in questo momento di isolamento forzato per combattere il coronavirus. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo.
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Molti ci mandano foto di bambini: è importante che nella mail entrambi i genitori autorizzino, anche indicandolo semplicemente nella email, la pubblicazione dell’immagine.
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Eliana frequenta la quarta all’istituto Secco Suardo di Bergamo, e ha condiviso con noi questa lettera scritta alla sua nonna.
Cara nonna, oggi mentre ti scrivo sono seduta sul mio letto, la musica di Einaudi culla i miei pensieri e qualche lacrima mi bagna il viso. Tu mi diresti di non piangere che poi mi viene il mal di testa e mi si rovina il bel visetto che ho. Fuori c’è un sole grande che illumina le strade e si riflette sui tetti delle case, sarebbe proprio una bella giornata per andare a fare una passeggiata sul lungolago e poi gustarci un gelato. È quasi primavera, la stagione più bella per colori e profumi, ma il mondo sembra non accorgersene.
Quando il virus è arrivato in Italia lo abbiamo accolto così bene che forse è per questo che non se ne vuole più andare, ha capito come siamo fatti noi italiani: gente allegra, ospitale, accogliente. Poi, quando il numero dei contagi e delle vittime è cresciuto molto velocemente, l’Italia ha assunto le giuste misure.
Il presidente Conte ha dichiarato tutta la penisola “zona rossa”. Una macchia rossa circondata dal blu del mare. Nessuno poteva né uscire né entrare. Sono state prese misure restrittive, severe, difficili ma necessarie. Io ero in camera mia quando mi è arrivata la notizia. Ho iniziato a piangere, ero confusa, non sapevo cosa fare perché non c’era nulla che potessi fare; provavo rabbia, paura, delusione. Non so neanche più che giorno è, da quanto tempo sono chiusa in casa, e nemmeno quando potrò tornare a vivere il mondo fuori. Sai, cara nonna, la verità è che ci sto male, che la sera a volte prima di addormentarmi piango, stringo forte al petto il mio peluche e mi sento vuota. Mi manca la mia vita, perché non prendiamoci in giro, questo non è vivere. È vero quando dicono che finché una cosa non viene a mancare non ne comprendi il vero valore, l’ho capito solo ora.
Ma nonostante ciò, anche se il virus sta facendo di tutto per spegnere il mio sorriso, dentro di me sta crescendo una voglia di vivere che nemmeno immagini, lui essere così piccolo e crudele, mi sta aiutando a capire come colorare la mia esistenza, come renderla unica.
Mi sta insegnando il vero valore del carpe diem, perché la vita è imprevedibile, quindi credimi nonna se ti dico che cercherò di non tirarmi più indietro, non rinuncerò mai più a un viaggio, un bacio, un abbraccio, una carezza, un sorriso, una passeggiata all’aria aperta con te, a un aperitivo con gli amici. Torneremo a fare tutto questo, e lo faremo come se fosse la prima volta.
Nonna, lo sai che ti amo più di me stessa ed è per questo che la sera dopo cena non scendo più da te a guardare I Soliti Ignoti, a bere la camomilla e a fare gossip. Lo faccio non perché non ti voglio più bene, ma perché te ne voglio talmente tanto che non posso permettermi di perderti. Sei la mia luce, e tornerai a illuminare il mio cammino non appena tutto questo sarà finito.
Te lo prometto nonna, sarai la prima persona che abbraccerò, e piangeremo perché lo sappiamo entrambe che abbiamo la lacrima facile, ma sarà un pianto pieno di gioia e di speranza e allora poi rideremo, rideremo tanto e pubblicheremo una foto su Instagram visto che oramai sei più social di me.
Intanto nonna sfruttiamo questo momento per riscoprire noi stesse, per riflettere e pensare. Non dimentichiamoci che vale la pena sorridere anche nel buio più totale, me lo hai insegnato tu. Quindi facciamoci forza, non perdiamoci, cogliamo l’occasione per poter rinascere e ricominciare a vivere più intensamente di prima, sarà tutto più bello nonna, credimi. Resta a casa nonna che andrà tutto bene, torneremo a vedere le stelle e allora potremmo urlare al virus che abbiamo vinto noi!
Viva i nonni
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