L'Eco della vita / Bergamo Città
Venerdì 03 Aprile 2020
«Bergamo, quando finirà
potrai essere orgogliosa»
Questo spazio è dedicato ai lettori che ci scrivono per condividere i loro sentimenti, i progetti in questo momento di isolamento forzato per combattere il coronavirus. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo.
Diamo spazio, qui e sul giornale, ai lettori che vogliono condividere i sentimenti, i progetti in questo momento di isolamento forzato per combattere il coronavirus. Scrivete al nostro indirizzo email: [email protected] oppure attraverso la pagina Facebook de L’Eco di Bergamo.
Molti ci mandano foto di bambini: è importante che nella mail entrambi i genitori autorizzino, anche indicandolo semplicemente nella email, la pubblicazione dell’immagine.
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IL VIDEO: La Bergamo che non avete mai visto: una città che lotta in silenzio
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Il racconto che ci ha inviato Gabriele Lombardo è sotto forma di lettera alla “sua“ città, Bergamo. Una dichiarazione che insieme riesce a coniugare e a esprimere ammirazione, stima e orgoglio.
Cara Bergamo,
non riesco ad abituarmi a vederti così.
Ci conosciamo oramai da diversi anni, fin da quando mi sono trasferito qui, da te, dal momento in cui mi hai accolto.
Piccola città del Nordest della Lombardia, a pochi chilometri dalla metropoli milanese, centro nevralgico dell’economia italiana.
Con la tua Città Alta, cinta dalle imponenti Mura venete patrimonio dell’Unesco, ed i tuoi Propilei che presiedono l’ingresso della città, per citare solo due delle bellezze che possiedi e di cui vai legittimamente fiera.
Ti ho sempre vista energica,innovativa, organizzatrice di eventi degni di nota non solo a livello locale, ma anche nazionale. In una parola: viva.
Ci lascerà un segno indelebile
Se prima eri meno conosciuta, adesso sei tristemente famosa a livello mondiale per gli infausti eventi che ti hanno vista protagonista nelle ultime settimane, durante le quali intere popolazioni ti hanno osservata con grande apprensione mostrando solidarietà ed esprimendo cordoglio.
Queste settimane che lasceranno un segno indelebile nella memoria di tutti noi, di cui si è ampiamente narrato e di cui si continuerà a scrivere anche nei prossimi anni, e quando lo si racconterà ai propri figli.
Per non dimenticare le numerose perdite, vite e non semplici numeri.
Il nemico invisibile, così come viene definito, ha scompaginato l’equilibrio delle nostre esistenze insegnandoci come la libertà non debba essere data per scontata,strappandoci alla quotidianità e confinandoci nelle nostre case.
Le nostre vite sono state rallentate, ed il turbine della frenesia in cui trascorrevamo le nostre esistenze sembra un lontano ricordo.
Il giorno scandito dalle sirene
Le giornate bergamasche sono scandite dal suono delle sirene che riecheggia nei quartieri. Sembri essere la protagonista di una pellicola hollywoodiana.
Le strade sono deserte ed aleggia un clima di incertezza, diffidenza e paura.
Stai soffrendo in silenzio, dignitosamente, in uno scenario apocalittico. Contro un nemico esiziale, ma anch’esso silenzioso.
Ma non sei solo dolore ed atmosfera funerea. Sei impegno, costanza,dedizione e cooperazione tra cittadini, volontari e professionisti irriducibili le cui azioni possono essere paragonate a gesta eroiche, di cui un giorno, non appena tutto questo sarà finito e costituirà un brutto ricordo, potrai essere orgogliosa.
Sei una città che non ha mollato e sta dimostrando resilienza. Mai come prima sento di essere parte della tua grande comunità, rimasta forte e positiva.
Sono orgoglioso di te, stai già vincendo, stiamo vincendo, e si tornerà a passeggiare in cnentro città, lungo via XX Settembre, per poi osservarti dalle mura di Città Alta gustandosi il magnifico panorama.
Tornerai più forte di prima.
Berghém mola mia!
A presto.n
Gabriele Lombardo
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