Sindaci in carrozza al vertice di Trenord
Si sono già scusati per il ritardo

Provocazione di 23 primi cittadini: andranno al confronto partendo in treno da Calusco. Sul tavolo i disagi della linea e la fermata dell’ospedale.

Hanno già fatto sapere che difficilmente riusciranno ad arrivare in orario. Parola dei sindaci attesi da Trenord il 24 gennaio a Milano, alle 14,30, nella sede della società ferroviaria in piazzale Cadorna. Infatti partiranno da Calusco alle 11,14 per arrivare a Milano alle 14,08, impiegandoci così quasi tre ore.

Il gruppo è formato da 23 sindaci dei Comuni prevalentemente dell’Isola i cui residenti utilizzano le linee ferroviarie Lecco-Bergamo e la Bergamo-Carnate-Milano. Linee che, per ritardi e cancellazioni, nel 2018 sono risultate le peggiori della Lombardia. Chi le utilizza, infatti, ha ottenuto il bonus ferroviario nel primo caso 12 mesi su 12 e nel secondo 11 su 12. Il bonus ferroviario consiste nel rimborso del 30% sull’abbonamento mensile che viene concesso quando viene superata la soglia minima di ritardi e cancellazioni. Una soglia - dati di Trenord alla mano - sulla Lecco Bergamo è stata superata per tutto il 2018. Mentre sulla Bergamo-Carnate-Milano per quasi tutto il 2018, fatta eccezione per gennaio: a dimostrazione che la situazione di questa tratta era preoccupante anche prima della chiusura del ponte stradale/ferroviario fra Calusco e Paderno.

Quindici sindaci dell’Isola oltre che della Valle San Martino fra la Bergamasca e il Lecchese (sono Cisano, Ambivere, Barzana, Brembate Sopra, Caprino Bergamasco, Calolziocorte, Calusco d’Adda, Carvico, Mapello, Monte Marenzo, Palazzago, Ponte San Pietro, Terno d’Isola, Torre de Busi, Villa d’Adda) a metà dicembre avevano già inviato una lettera all’amministratore delegato di Trenord Marco Piuri, all’assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Claudia Terzi (e per conoscenza al governatore Attilio Fontana) chiedendo un incontro «per affrontare e trovare le soluzioni alle problematiche legate alla soppressione e i ritardi dei treni sulle linee in questione». Lo avevano fatto evidenziando che la Lecco-Bergamo e la Bergamo-Carnate-Milano «anche a settembre», in base all’indice di affidabilità, erano risultate le peggiori a livello lombardo. Ora che è stato certificato dai dati sul «bonus ferroviario», il malcontento si diffonde sempre più.

Ai 15 sindaci dei Comuni firmatari della lettera inviata a Trenord e Regione se sono aggiunti 8, tutti della Bergamasca, desiderosi di partecipare all’incontro del 24: sono Bonate Sotto, Capriate San Gervasio, Bottanuco, Solza, Suisio, Chignolo d’Isola, Filago e Medolago. Tutti si recheranno a Milano, in piazzale Cadorna, in treno. Di conseguenza hanno già fatto sapere ai dirigenti di Trenord che difficilmente riusciranno ad arrivare in orario all’incontro fissato per le 14,30. E ciò nonostante la partenza da Calusco sia prevista ben tre ore prima. «Utilizzeremo proprio le linee incriminate - spiega il sindaco di Cisano Andrea Previtali - da Calusco a Ponte San Pietro, da Ponte San Pietro a Calolziocorte, e poi da Calolziocorte a Milano porta Garibaldi. Sicuramente gli orari e le coincidenze non sono favorevoli per essere alle 14,30 a Milano. Da Calusco si dovrebbe partire alle 11,14 per arrivare poi a Milano alle 14,08 impiegandoci, quindi, quasi tre ore. Davvero tanto». Durante l’incontro con Trenord oltre ai ritardi e cancellazioni si tratterà un altro tema. Da tempo il Comune di Cisano e a quelli limitrofi stanno chiedendo che il treno che muove lungo la linea Bergamo Lecco, almeno nelle fasce orarie mattutine, fermi alla fermata dell’ospedale Papa Giovanni.

«La questione - conclude Previtali - era già stata sottoposta all’ex assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità Alessandro Sorte. Dopodiché è toccato a quello attuale. Non riusciamo a capire quale sia l’impedimento: abbiamo analizzato gli orari e non intralcia con nessuna coincidenza. La sua fermata all’ospedale è fondamentale per gli anziani della zona che si devono recare al Papa Giovanni per sottoporsi, ad esempio, a degli esami. Ora per farlo sono costretti a raggiungere la stazione di Bergamo e poi prendere il pullman a Porta nuova».

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