Rompe vetrine di un bar: denunciato
Torna per incendiarlo ed è arrestato

Sabato ha spaccato una parte delle vetrine di un locale a Bonate Sotto, «Il Corsaro», e una volta denunciato a piede libero per danneggiamento aggravato è tornato sul posto per completare l’opera, rompendo anche quelle rimaste.

Martedì T. S., serbo di 39 anni domiciliato a Madone, è tornato alla carica, ma questa volta ha appiccato direttamente il fuoco al locale di via Marco Polo. Fortunatamente alcuni residenti, sentiti rumori sospetti e viste le fiamme, hanno dato l’allarme ai carabinieri di Ponte San Pietro e ai vigili del fuoco e questi ultimi sono riusciti a domare rapidamente il rogo, prima che potesse propagarsi e provocare danni più seri.

Il trentanovenne, arrestato per incendio doloso, mercoledì mattina 14 settembre è stato processato per direttissima davanti al giudice Stefano Storto, assistito dall’avvocato Pasquale Silvestro. A farlo individuare e finire in manette, in effetti, è stato proprio il precedente di sabato: in quell’occasione, in stato di ebbrezza, aveva avuto un primo diverbio per futili motivi, ma molto animato, col gestore del locale «Il Corsaro», culminato con la rottura di alcune delle vetrine e minacce di morte al barista.

Sul posto erano intervenuti i carabinieri del radiomobile di Bergamo, che aveva portato il serbo in caserma: dopo averlo identificato e denunciato a piede libero su indicazione del magistrato di turno, lo avevano poi rilasciato. Poco più tardi il secondo episodio: in azione sempre il 39enne che, sotto l’effetto sia dell’alcol sia probabilmente anche del risentimento per la denuncia, era tornato al locale.

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