L’addio a Giuseppe, ucciso a Valtesse
«Non giudichiamo né condanniamo»

Al termine della funzione funebre – in ricordo di Giuseppe Grillo, 39 anni, ucciso nella sua casa a Valtesse di Bergamo lunedì pomeriggio dal figliastro Vladislav Turcan – quando la bara è stata sistemata nel loculo del cimitero di Carvico, la mamma Clara e il papà Giovanni, con gli occhi pieni di lacrime, hanno lasciato,vicino al feretro tre fiori bianchi.

I genitori, con la figlia Veronica e i famigliari, sono rimasti in silenzio e in preghiera sino a quando l’addetto al cimitero ha coperto il loculo con una lastra di marmo. Gravemente ferita, la moglie Natalia non ha potuto partecipare al funerale. Lei avrebbe voluto salutare per l’ultima volta il suo Beppe, ma le sue condizioni non le hanno permesso di essere presente.

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Un’ora prima, nella parrocchiale di Carvico, don Egidio Pellegrini aveva presieduto la Messa: «Io mi auguro che ognuno di noi viva con fede questa esperienza e noi non dobbiamo né giudicare né condannare. E purtroppo situazioni di questo genere o simili si deve metterle in conto lungo il cammino della vita. E solo avendo fede, stando vicino al Signore credere alla sua Parola è possibile superare queste difficilissime prove».

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