«Crespi tornerà luogo di lavoro
Percassi se ne è innamorato»

Il villaggio industriale di Crespi d’Adda tornerà a essere «un villaggio di lavoro e non un semplice museo tradizionale a cielo aperto». A spiegarlo è stato Giorgio Ghilardi, presidente della Antonio Percassi Family Foundation. Il presidente se ne è innamorato.

La dichiarazione è avvenuta nel corso della presentazione presentazione a Villa Necchi Campiglio a Milano del libro «Una vita. Benigno Crespi Jr. si racconta. Infanzia ed adolescenza», prima pubblicazione dei diari scritti da Benigno Crespi tra il 1895 ed il 1914 (il volume racchiude anche una serie di foto storiche e per la gran parte inedite) «Quando Antonio Percassi visitò per la prima volta il villaggio di Crespi d’Adda mi disse di essersene innamorato immediatamente e nonostante la ex fabbrica versasse in condizioni pessime e fosse bisognosa di forti investimenti dopo anni di degrado, decise di comprarla per farvi il quartier generale del suo gruppo imprenditoriale» ha ricordato Ghilardi. Dopo l’impasse dei mesi scorsi, anche il confronto con il Comune sembra essere ripartito con nuovo slancio, grazie all’idea di un accordo di programma. E tra le realtà che troveranno casa nella fabbrica c’è proprio la Fondazione. Ma non solo: «Ci saranno ambienti per studio e ricerca, aree espositive ed altre espressamente realizzate per il lavoro. Perché Crespi non sarà un villaggio-museo ma una sede vissuta da persone che qui verranno a lavorare».

Entusiasta il commento a caldo sulla serata di Maria Grazia Crespi, figlia di Benigno jr e depositaria dei numerosi volumi che compongono l’intero corpus dei diari paterni e di cui il testo di don Cortesi pubblica solo una parte, facendo quindi ipotizzare un secondo, probabile, volume. «Mio padre sarebbe felicissimo di essere qui oggi e vedere tutto questo».

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