Crespi, prove tecniche di dialogo
Entrate con noi nella fabbrica - Video

Le trattative tra il Comune di Capriate San Gervasio e il Gruppo Percassi sul rilancio di Crespi d’Adda potrebbero riaprirsi dopo il brusco stop delle scorse settimane.

Nodi viabilistici, la querelle sugli oneri urbanistici, le accuse all’amministrazione comunale di aver trattato il tutto come una qualsiasi urbanizzazione e la controreplica del primo cittadino di Capriate, Valeria Radaelli, avevano fatto deflagrare la polemica tanto da indurre il Gruppo Percassi a interrompere le procedure negoziate con il Comune, evidenziando in una lettera «distanze incolmabili», richieste «antieconomiche e non finanziabili», e annunciando un ricorso alle vie legali.

La frattura pare però essersi ricomposta, anche se tutti i soggetti devono ancora mettersi al tavolo. Martedì 26 febbraio è previsto un incontro fra esponenti di Regione e Provincia con i vertici del Gruppo Percassi allo scopo di far ripartire l’«operazione Crespi» che non può cadere nel vuoto. «È un progetto importante non solo per Capriate San Gervasio, l’Isola o la Bergamasca, ma che ha un respiro più ampio, ben oltre i confini regionali - dice l’assessore all’Ambiente Claudia Terzi -. Come Regione abbiamo intendiamo avere un ruolo più attivo».

La proposta è stilare un accordo di programma come stabilito dal piano urbanistico comunale vigente e non quindi proseguire con lo strumento del programma integrato di intervento, che avrebbe ricadute su valutazioni di carattere ambientale e viabilistico di competenza ancora una volta del Pirellone. Crespi è un gioiello di architettura industriale, come potete vedere in questo splendido video realizzato da Studio De8, gli architetti che si stanno occupando del progetto di rilancio.

CRESPI D'ADDA_la fabbrica depredata from DE8 architetti on Vimeo.

«Anche dopo la rottura delle trattative le istituzioni non si sono mai fermate - dice il sindaco di Capriate San Gervasio Radaelli -. L’iter amministrativo è impegnativo, ma intendiamo portarlo avanti. Confidiamo in una ripresa di dialogo. Noi riteniamo valido quanto fatto finora e gli accordi sottoscritti».

Anche il presidente della Provincia Matteo Rossi è possibilista: «Abbiamo risposto all’appello lanciato alle istituzioni sovracomunali e ci siamo attivati con le altre parti, Regione, Parco dell’Adda, Comune. Dall’incontro fissato per martedì prossimo potremo avere indicazioni più chiare su come procedere».

E se da una parte c’è una volontà comune da parte delle istituzioni pubbliche di riaprire le trattative, dall’altra va anche rilevato che Comune e Odissea srl, ovvero la società del gruppo Percassi proprietaria della fabbrica, anche dopo il botta e risposta, via lettere e via Facebook non si sono ancora sentiti, né sono stati riallacciati i rapporti. Fra l’altro il privato ha già annuncia il ricorso alle vie legali per veder risarciti tempo e denaro investiti. Il Gruppo Percassi forse potrebbe non abbandonare il progetto su cui ha investito parecchie risorse e idee ed entusiasmo. Ma le condizioni attuali difficilmente potranno rimanere le stesse.k

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