Capovilla, la messa di ringraziamento
«Intera vita alla ricerca dell’autenticità»

Il vescovo Francesco Beschi ha presieduto la Messa di ringraziamento e suffragio per il cardinale Capovilla, morto giovedì scorso all’età di cent’anni.

Insieme a monsignor Beschi hanno concelebrato numerosi sacerdoti, tra i quali il parroco don Claudio Dolcini, il direttore della Fondazione Papa Giovanni XXIII don Ezio Bolis e i padri della sede di Sotto il Monte del Pontificio Istituto Missioni Estere. «Papa Francesco, ultimamente, ci ha detto che la speranza dell’umanità è rappresentata dai giovani. Ha tuttavia aggiunto che la speranza dei giovani sono i vecchi, perché sono loro, tramandando la memoria della vita e della fede, ad aprire una strada verso il futuro. Una memoria di questo tipo ci è stata appunto consegnata dal cardinale Loris Francesco Capovilla». Nella sua omelia, il vescovo Beschi ha collegato i contenuti delle letture liturgiche alla figura e alla testimonianza del cardinale Capovilla: il racconto del capitolo 11 del Vangelo di Marco (in cui Gesù maledice un albero di fichi che non portava frutti) «induce a considerare il rischio di una fede fatta solo di esteriorità e apparenza. Il testo evangelico afferma che questo fico non portava alcun frutto, ma pure “aveva delle foglie”. Evitando il pericolo dell’esteriorità e della superficialità, monsignor Capovilla ha improntato l’intera sua vita a una continua ricerca dell’autenticità: l’uomo che accanto a Papa Giovanni, come suo segretario particolare, è stato di fronte al mondo, ha scelto poi di vivere per decenni qui, nella comunità di Sotto il Monte, continuando però a mantenere relazioni che avevano l’ampiezza e il respiro del mondo».

Capovilla viveva a Sotto il Monte e nella sua abitazione Ca’ Maitino è stata allestita la camera ardente, sotto un grande ritratto del papa buono. Decine di fedeli stanno arrivando per rendergli omaggio. La salma verrà poi tumulata, secondo quanto da lui desiderato, presso l’antica abbazia di Fontanella di Sotto il Monte, vicino all’amico Padre David Maria Turoldo. Sabato 28 maggio, alle ore 20.30, si celebrerà sempre nella chiesa parrocchiale di Sotto il Monte una veglia di preghiera.

«La morte del cardinal Capovilla suscita il cordoglio affettuoso di una moltitudine che lo ha conosciuto nel corso della sua lunga ed intensa esistenza e nel dispiegarsi di un ministero connotato dalla sua personalità, dalla sua fede e dalla relazione speciale con il Santo Papa Giovanni - ha detto il vescovo di Bergamo -. La sua presenza tra noi e il legame del tutto particolare con la nostra Diocesi - prosegue - alimentano un corale sentimento di partecipazione alla sua morte e di riconoscenza per la sua vita del quale mi faccio interprete, quasi voce dell’intera Chiesa bergamasca».

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