Bossetti, lettera al settimanale «Oggi»
«Distrutte dignità e famiglia»

Massimo Bossetti, il muratore di Mapello a processo per il delitto di Yara, ha inviato una lettera dal carcere al settimanale «Oggi»: «La mia dignità distrutta».

«Vuole sapere come sto veramente? Da schifo!!! Con una dignità completamente distrutta, continuamente stuprata dai media, e tutti i giorni, mesi e forse anni trascorsi ingiustamente in questa cella per i loro dannati sbagli. Chi mi ridarebbe la vita, famiglia e dignità che totalmente mi hanno distrutto??». Così scrive, in una lettera dal carcere fatta recapitare al settimanale «Oggi», Massimo Bossetti, oggi a processo per il delitto di Yara Gambirasio. Il settimanale, nel numero in edicola dal 13 gennaio (anche su www.oggi.it), riporta alcuni estratti dell’accorata missiva del muratore di Mapello. È la prima volta che fa sentire la sua voce e che racconta la sua vita da detenuto. «Sto terribilmente soffrendo per tutta questa lontananza dal mio amore Marita e i miei fantastici adorabili cuccioli, tutto perché al giorno d’oggi essere innocente si diventa altamente scomodo per tanti altri», scrive Bossetti.

Nella lettera Bossetti accusa la stampa, ma non solo la stampa: «Fino a oggi certi suoi “colleghi” sono scesi molto pesante nei miei confronti e dei miei familiari portando nessun tipo di rispetto per tutti noi…». E ancora: «Dopo aver visto uno straziante, indegno, vergognoso video sul mio arresto, penso che non ci sia altro da dirvi visto le modalità che un italiano viene trattato nella maniera più indegna, schifosa, vergognosa, fattomi inginocchiare davanti al mondo intero come se fossi un latitante mafioso e non invece un semplice cittadino nel potersi rendere utile guadagnando la propria giornata di lavoro per interesse familiare… questa è una vergogna nella vergogna!!».

Bossetti aggiunge con amarezza: «Il mio dolore, rabbia, sofferenze affondano sempre più il mio desiderio di vita… Mi hanno vivisezionato la vita, la famiglia e dignità completamente distruggendola…». E poi ancora: «Non c’è più niente in natura che qualcuno possa ridarmi quanto ho perso, nessuno può riuscire a togliermi, cancellare tutto il dolore che ho subito a causa di persone che hanno giocato sporco su di me, togliendomi tutti gli anni più belli della crescita dei miei cuccioli figli, tantissimo amati e ora terribilmente mancanti».

Un concetto che ritorna in altre parole: «Una volta anche io tenevo un cuore che gioiva, pulsava tanta voglia di poter vivere la propria vita piena d’amore, mentre oggi pulsa per la tantissima sofferenza di dolore che racchiude in se stesso, ormai è solo un cuore molto fragile e infranto da tantissimo dolore che m’è stato causato senza motivo».

Dopo gli auguri e i saluti Massimo Bossetti ha aggiunto tre righe di post scriptum rivolgendo un ultimo pensiero a suo padre: «Sono in piena sofferenza per la morte di mio padre… Sono totalmente distrutto per questo, e mi mancherà moltissimo!!! Papà mi manchi da morire».

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