Bonate Sotto, schiacciato da un muro
Muore un operaio di 61 anni

L’infortunio alla «Comac», in via 1 Maggio: sul posto il 118 e due mezzi dei Vigili del fuoco. La vittima era di Almenno San Bartolomeo.

Incidente mortale sul lavoro alla «Comac» di Bonate Sotto, in via 1 Maggio 4. Un uomo di 61 anni, Olivio Torri, di Almenno San Bartolomeo, è deceduto oggi pomeriggio, mercoledì 15 maggio, schiacciato da una parete in cemento mentre erano in corso lavori di ristrutturazione da parte di uan ditta esterna. La parete è caduta sulla vittima. Sul posto un’ambulanza e un’automedica del 118 e due mezzi dei Vigili del fuoco, un’autopompa e un’autogru da Bergamo. Sul posto stanno operando tecnici della Prevenzione dell’Ufficio Psal di Bonate Sotto (Bergamo Ovest), in attesa di eseguire accertamenti non appena i Vigili del fuoco avranno messo in sicurezza la parete stessa, pericolante.

Sergio Piazzolla, responsabile Area specialistica Igiene e sicurezza del Lavoro - Ufficio Direzione Uos Prevenzione e sicurezza negli ambienti di lavoro, dipartimento di Igiene e prevenzione sanitaria di Ats di Bergamo: «In via del tutto generale si può dire che nei lavori edili le parti di edifici e manufatti in manutenzione o demolizione devono essere segnalate e messe in sicurezza durante le lavorazioni. In particolare, a scopo precauzionale, deve essere valutato dall’impresa che svolge i lavori se regolare o vietare il transito o la sosta di persone nelle immediate vicinanze e comunque ad una distanza di sicurezza. Di norma si utilizzano transenne, reti o barriere di protezione e si segnalano in maniera evidente sia l’esistenza delle lavorazioni in atto sia le vie di passaggio alternative consentite».

«Siamo profondamente scossi e siamo vicini alla famiglia dell’operaio. Nelle prossime ore continueremo a cercare di capire cosa sia accaduto, attraverso le verifiche e le indagini degli enti preposti ma anche sentendo i lavoratori nostri iscritti all’interno dell’azienda», hanno detto poco fa Claudio Ravasio e Fabio Mangiafico della Fiom-Cgil di Bergamo. «Intanto, nello stabilimento, abbiamo fissato un’assemblea per lunedì 20 maggio dalle ore 15 alle 16. Sarà l’occasione per confrontarci con i lavoratori, per comprendere meglio quanto accaduto e per decidere insieme le eventuali opportune iniziative da intraprendere».

«Con forte dispiacere riscontriamo l’ennesimo infortunio nella provincia e, in primo luogo, vogliamo manifestare la nostra vicinanza alla famiglia. C’è la necessità di capire quanto sia accaduto, le cause che hanno portato a questa tragedia. Per lunedì 20 è già stata convocata un’assemblea con tutti i lavoratori per approfondire la situazione. Ora siamo chiamati tutti a far di più, perché nonostante gli sforzi i continui incidenti confermano una situazione di forte emergenza Ognuno, nel proprio ambito, deve spingere di più: abbiamo bisogno di creare le condizioni e la cultura che permetta a ogni lavoratore di ritornare a casa tutte le volte che esce per lavorare», hanno detto Luca Nieri, segretario generale Fim-Cisl, e Teresa Cubello, operatrice Fim-Cisl.

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