Perchè il cane ha il naso bagnato
L’arca di Noè in salsa nordica

Tra i libri del premio Andersen 2014 anche «Perchè il cane ha il naso bagnato», rivisitazione della storia dell’arca di Noè in salsa nordica. Sivertente e geniale, con le delicate e surreali illustrazioni di Øyvind Torseter .

Dopo un anno di letture, recensioni e analisi, la rivista Andersen ha annunciato i vincitori della 33ma edizione del Premi Andersen (www.premioandersen.it), il più ambito riconoscimento italiano attribuito ai libri per ragazzi, ai loro autori, illustratori ed editori: un’occasione per riflettere sull’annata editoriale con un’attenzione particolare alle produzioni più innovative e originali.

La premiazione, sabato 24 maggio al Museo Luzzati di Genova, è al centro di una settimana ricca di iniziative promosse in città per l’occasione, che prende avvio lunedì 19 maggio a Palazzo Tursi con un ospite d’eccezione.

Tra i premiati, nella categoria ragazzi 6/9 anni «Perchè il cane ha il naso bagnato», rivisitazione della storia dell’arca di Noè in salsa nordica, dove l’arca è propriamente una barca di salvataggio e gli animali vengono convinti a salirci mentre stanno bevendo qualcosa al bar con il patriarca che ha un tatuaggio da marinaio di lungo corso sull’avambraccio sinistro.

Le delicate e surreali illustrazioni di Øyvind Torseter - vincitore del Bologna Ragazzi Award nel 2008 e autore de Il buco, uscito per Orecchio Acerbo nel 2013 – ne fanno subito un racconto divertente dov’è possibile individuare quali animali salgono a bordo, con quale tipo di bagaglio e a quali attività si dedicano durante la lunga traversata (lettura, carte, massaggi, tuffi in piscina) mentre Noè è costretto a impegnare la giornata per nutrirli, visto che ognuno mangia cibo diverso, in quantità differenti e a orari non coincidenti.

Dopo venti giorni di navigazione però tra le assi di legno si apre un piccolo buco; la soluzione è a portata di mano: chi se non il cane, ultimo salito a bordo e fedele confidente del patriarca, può rimanere per i biblici quaranta giorni e quaranta notti a tapparlo col suo naso? E da allora il cane ha da sempre il naso umido.

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