Il piacere di leggere / Bergamo Città
Venerdì 22 Aprile 2016
Per favore
Signor Panda
Ci sono molte ragioni per cercare e sfogliare «Per favore signor Panda», albo illustrato pubblicato dalla casa editrice Zoolibri. La prima è che ricevere lezioni di buone maniere da un panda non è cosa da tutti i giorni.
La seconda è che Anthony è un autore speciale, con una bellissima storia: nato nel Regno Unito e cresciuto nel New Mexico, era per tutti fin da piccolo «il bambino inglese che amava disegnare». Nel 2010 si è licenziato dal lavoro in un call centre - dove aveva lavorato per nove, lunghi anni - per seguire il suo sogno di diventare uno scrittore-illustratore. Si è rimesso a studiare seguendo un corso di specializzazione all’università di Cambridge.
Da allora ha ottenuto un successo dopo l’altro e ha scritto moltissimi libri. Non usa molti colori perché è daltonico, ma nemmeno questo l’ha fermato. Lui ci scherza: «Gli insegnanti mi sgridavano perché non usavo i colori giusti - racconta - ma io credo invece che questa particolarità mi abbia aiutato a trovare il mio segno personale come illustratore». Dopo la specializzazione a Cambridge è arrivato, inaspettato, un grandissimo successo: «Una delle cose più belle - osserva - è vedere come i miei albi prendono vita, come la gente risponde in modo unico ai personaggi e alle storie».
Nei suoi libri ci sono pochissime parole e molte emozioni: parlano con i segni e i colori, e le cose che dicono sono profonde. Possono leggerli i bambini più piccoli, ma hanno molto da dire anche agli adulti. Come «Per favore Signor Panda». L’irresistibile panda in copertina ha un muso un po’ imbronciato e regge una scatola di dolcetti. Con molta pazienza e gentilezza lui passeggia e chiede a tutti gli animali che incontra se vogliono un dolcetto. Quasi tutti li vogliono, però quasi tutti «li pretendono» dimenticando le famose parole magiche, quelle che le mamme, continuamente, ricordano chiedendo «come si dice?».
Ecco. Qui la parola magica è «per favore», semplicemente. Il bello è che Anthony riesce a far capire perché è importante usarla senza dirlo e senza un filo di retorica. Solo con i suoi disegni. Che dite, lo volete un dolcetto?
Sabrina Penteriani
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