La storia che lo scrittore franco-algerino Jean Michel Guenassia tratteggia ne «La vita sognata di Ernesto G» (Salani) è uno spesso affresco del ’900 e insieme un intenso ritratto familiare. Spesso anche per le dimensioni, 544 pagine. Ma ne vale la pena, per assaporare con il giusto respiro questo lavoro scritto con grande leggerezza e sapienza narrativa. È un’epopea romantica che ha per protagonista Joseph Kaplan, ultimo erede di una famiglia ebrea di Praga che si tramanda la professione medica da dieci generazioni. In primo piano c’è l’amore, in particolare quello tra padre e figlia, che può avere momenti difficili, soprattutto quando c’è di mezzo Ernesto G., ovvero (sorpresa romanzesca, ma presa comunque da uno spunto reale) Che Guevara.
© RIPRODUZIONE RISERVATA