La tavolozza diventa
un «best seller»

Passioni tumultuose, segreti, tormenti: le vite degli artisti sono materia calda per i narratori. Anche Andrea Camilleri ha abbandonato per un po’ Montalbano e la sua Sicilia cedendo al fascino di una storia d’amore ne «La creatura del desiderio» (Skira).

Passioni tumultuose, segreti, tormenti: le vite degli artisti sono materia calda per i narratori. Anche Andrea Camilleri ha abbandonato per un po’ Montalbano e la sua Sicilia cedendo al fascino di una storia d’amore ne «La creatura del desiderio» (Skira). Lui è Oskar Kokoschka, pittore strapazzato dalla critica («un selvaggio«). Lei è Alma, a diciott’anni già amante di Klimt, poi sposa del celebre compositore Gustav Mahler, vedova a trent’anni, triste e bellissima.

Tra i due incomincia una relazione complicata: viaggi, fughe, lettere, gelosie. Per due anni vanno avanti così finchè lei, irrequieta, lo lascia. Kokoschka parte per la guerra con il cuore spezzato. Il pittore al ritorno si fa costruire una bambola con le sue fattezze: l’amore scivola nell’ossessione, nella follia. Camilleri ricostruisce la vicenda con cura e raffinatezza: un libro intrigante. Si tuffa nel Rinascimento, per farci riscoprire un’altra gustosa storia d’arte e d’amore anche Roberto Piumini ne «L’amorosa figura» (Skira): al centro c’è Filippo Lippi, e il suo incontro con Lucrezia Buti.

Entrambi religiosi, ma come accadeva di frequente all’epoca, per imposizione delle famiglie. Piumini con grazia celebra l’amore per la bellezza e per la pittura. Vale infine la pena di leggere «Come fiamma che brucia» (Donzelli) di Bella Chagall, in cui la moglie del grande artista racconta oltre trent’anni di vita insieme, in cui lei gli ha fatto da ispirazione, da guida, da «consigliere»: per una volta con un intenso sapore di felicità.

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