La natura è fonte d’ispirazione
anche per le nuove tecnologie

La natura è fonte d’ispirazione anche per le nuove tecnologie: una quercia, una pianta rampicante o un polpo hanno tutti qualcosa d’importante da insegnare, a partire dalle loro capacità di adattarsi all’ambiente. Barbara Mazzolai, biologa, è la prima ad aver costruito robot con le caratteristiche dei vegetali, capaci di muoversi come radici nel terreno oppure di arrampicarsi come un viticcio. Nel suo libro «La natura geniale» (Longanesi) chiarisce come questo lavoro potrebbe contribuire a costruire un futuro migliore per tutti.

La sua è un’esplorazione appassionante tra bizzarri animali e piante dalle capacità misteriose, che aiuta a decifrare il presente e a proiettarsi (con ottimismo e fiducia) nel futuro. «La Terra è la casa comune della vita. La sovranità appartiene ad ogni essere vivente»: è questo il primo articolo della «Costituzione» che regolerebbe, secondo l’invenzione fantastica di Stefano Mancuso «La nazione delle piante» (Laterza), un mondo ideale in cui non ci sono confini e le comunità si sostengono a vicenda.

Secondo Mancuso, neurobiologo, non siamo consapevoli dell’intelligenza delle piante e del ruolo che esse svolgono per la vita sulla Terra e per la nostra sopravvivenza: questo manuale interessante, curioso, scritto in modo accessibile a tutti, offre informazioni e prospettive diverse. «Il messia delle piante» di Carlos Magdalena, infine, (Aboca edizioni) racconta la storia di un uomo che ha dedicato la vita a difendere la biodiversità, salvando le specie vegetali a rischio di estinzione: una bellissima avventura, narrata con la convinzione che chiunque possa impegnarsi in prima persona per rendere la Terra «un luogo più verde e più felice».