«El gringo loco»
Un medico in Bolivia

«Due sono le costanti nella sua vita: la tenacia e la provvidenza»: così Claudio Castaldello, presidente dell’associazione Il Greto di Seriate, ha aperto la 12ª edizione di «Incontri sul Serio» davanti al folto pubblico del teatro Aurora e ha presentato Pietro Gamba, noto come il medico dei campesinos, in Bolivia. Sul palco c’era il vescovo di Bergamo, monsignor Francesco Beschi.

Tenacia e provvidenza sono le protagoniste di un episodio dello scorso luglio. Gamba è riuscito a salvare un ragazzo di 21 anni, Elias, arrivato all’ospedale con uno scompenso cardiaco. La soluzione era il trapianto delle valvole cardiache, ma servivano 15.000 euro. Gamba quella notte ha deciso di lanciare un appello scrivendo ad associazioni e persone fisiche in Italia: ecco la tenacia. Il giorno dopo – ed ecco la provvidenza – «avevo lì 15.000 euro e anche di più», riferisce Gamba. Fra i destinatari dell’appello anche il vescovo Beschi: «Quando Pietro Gamba lancia un appello non si scherza: ha una forza, un’intensità a cui non è dato sottrarsi».

La gente nel grazioso teatro Aurora è silenziosa, attenta, emozionata. Su Pietro Gamba ora c’è un libro, «El Gringo loco» (Lo straniero pazzo), scritto da Antonio Voceri, che ha raccontato il percorso non facile nel setacciare documenti, lettere, diari di Gamba.

Gamba ha ripercorso la sua vita, da quando era nel gruppo di giovani di don Bepo Vavassori al Patronato San Vincenzo di Bergamo, al progetto di andare in Bolivia per tre anni, alla folgorazione di aiutare chi vive nella miseria, fino alla decisione di diventare medico. Studia a Padova, si laurea in fretta, tutti gli esami a tempo di record. Parte per la Bolivia nel 1975, ed è ancora là.

Gamba ha presentato il libro anche a Roma con Stefano Accorsi e ha incontrato Papa Francesco durante l’udienza generale in piazza San Pietro.

© RIPRODUZIONE RISERVATA