Dopo «Romanzo criminale», Giancarlo De Cataldo, questa volta con il giornalista Carlo Bonini (La Repubblica), torna a raccontare la Roma corrotta, bizantina, da Basso Impero, con questo «Suburra». L'eterna lotta fra criminali e forze dell'ordine, in un contesto in cui male e vizio sono endemici e virali, tutti vogliono la loro parte di soldi e potere, politici e banditi come due facce, quella ufficiale e quella non presentabile, della stessa medaglia. Altro affresco «corale», dal «cuore infetto» dell'Italia di oggi, un paese alo sbando, non capace «di progredire sulle sue rovine, ma solo di affastellarle le une sulle altre».
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