Il piacere di leggere
Lunedì 28 Gennaio 2013
Parliamo di musica
con Stefano Bollani
«Avere gli strumenti per godere della musica non significa conoscere né l'armonia né l'epoca in cui è stata scritta, ma riconoscere qualcosa che abbiamo dentro e che risuona». In «Parliamo di musica» Stefano Bollani ci spiega il bello della musica.
«L'idea che per capire la musica si debba per forza possedere un certo bagaglio culturale è una turbata, spesso è una scusa per pigri, o una medaglia acquisita sul campo per chi crede di essere fra quelli che la "capiscono". Avere gli strumenti per godere della musica non significa conoscere né l'armonia né l'epoca in cui è stata scritta né il retroterra culturale del compositore, ma riconoscere qualcosa che abbiamo dentro e che risuona». In «Parliamo di musica» (ed. Mondadori) Stefano Bollani ci spiega il bello della musica. E lo fa con parole semplici, con il suo spirito libero, sfatando insidiosi luoghi comuni e svelando i segreti di un laboratorio fantastico, quello dell'improvvisatore: armonia, melodia, dinamiche, ritmo, colpi a effetto, trucchi, debolezze e assi nella manica dei jazzisti, dei creatori pop e degli interpreti.
«Parliamo di musica» è un viaggio affascinante nei meccanismi della creazione musicale raccontato da uno dei massimi talenti del nostro tempo. Bollani però prima di tutto è un vorace ascoltatore, dai Beatles a Frank Zappa, da Elio e le Storie Tese a Giacomo Puccini: in una sorta di appassionato «taccuino di appunti», il pianista ci guida nella comprensione dei suoni e delle loro diverse chiavi di lettura, fino a farci scoprire che si tratta di un percorso dentro le nostre stesse percezioni nascoste. Perché «non solo nella musica, ma anche nella vita, il vero spettacolo è ascoltare».
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