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Domenica 10 Luglio 2016
The Technomancer
la dura vita su Marte
Un po' The Witcher, un po' Mass Effect e tanta personalità per questo nuovo titolo firmato Spiders, piccolo sviluppatore francese che ha tanta voglia di crescere
Piattaforma: PC, Xbox One e PlayStation 4
Genere: Action RPG
Sviluppatore: Spiders
Produttore: Focus Home Interactive
Distributore: Halifax
PEGI: 16
Nella maggior parte dei settori il mercato viene conteso da una manciata di giganti, mentre le piccole realtà lottano per ritagliarsi una fetta di sopravvivenza. Concetto applicabile a quasi tutti i contesti, e il business dei videogiochi non fa di certo eccezione. All'ombra delle arcinote Blizzard, Nintendo, Electronic Arts, Bioware e tante altre c'è un corposo sottobosco di sviluppatori semisconosciuti che non può contare su grandi budget ma che spesso riesce a tirar fuori dal cilindro titoli molto validi. Uno di questi casi è senza dubbio The Technomancer, sci-fi action RPG sviluppato da Spiders e pubblicato da Focus Home Intereactive, entrambi team francesi.
Non è la prima volta che i ragazzi di Spiders si cimentano in un videogioco ambientato sul pianeta rosso. The Technomancer è infatti il sequel di Mars: War Logs, titolo rilasciato nel 2013 ma non accolto in maniera troppo positiva da pubblico e critica. In The Tehcnomancer il giocatore veste i panni di Zachariah Mencer, un giovane tecnomante. I tecnomanti sono una sorta di maghi in grado di generare e controllare - tramite degli arti cibernetici - una misteriosa energia elettrica che permette loro di distinguersi come guerrieri di altissimo livello, una vera e propria élite militare.
The Technomancer è ambientato 200 anni dopo la colonizzazione del pianeta rosso da parte degli umani e vede la società marziana - ormai abbandonata al suo destino dalla madrepatria terrestre - in una situazione altamente precaria e che rischia di esplodere da un momento all'altro. Un mondo ricco di sfaccettature e sfumature il pianeta tratteggiato dagli sviluppatori transalpini di Spiders. In superficie sono rimasti i più sfortunati che a causa della radiazioni solari si sono tramutati in mutanti, emarginati dalla società e trattati come veri e propri schiavi, mentre sottoterra, protetti da giganteschi gusci di metallo, governano le corporazioni, ma anche qui gli abitanti non se la passano benissimo e vige una gerarchia sociale molto rigida e quasi medievale. In The Technomancer manca l'epicità dei lavori BioWare o l'enormità contenutistica di Bethesda, ma senza dubbio gli sviluppatori hanno compiuto importanti passi in avanti rispetto al scialbo predecessore dando vita ad un contesto narrativo di personalità, vibrante, credibile e ricco di sfumature. Protagonista e comprimari non godono di background narrativi degni di nota ma hanno comunque una discreta caratterizzazione estetica e caratteriale.
Come il più tradizionale degli action RPG, in The Technomancer il giocatore deve girare in lungo e in largo il mondo di gioco per portare a termine missioni principali e secondarie. La campagna offre inoltre la possibilità di compiere diverse scelte morali raramente scontate e banali. Ogni decisione andrà ad incidere sul rapporto con i compagni e con le fazioni, e anche sul karma del protagonista, e ovviamente ciò avrà delle conseguenze più o meno importanti su alcuni accadimenti della storia. Una sceneggiatura dinamica non scritta bene come quelle degli ultimi capitoli delle saghe The Witcher o Mass Effect, ma comunque capace di dare spessore e concretezza alle azioni del protagonista e che spesso mette in difficoltà la bussola morale del giocatore.
Nonostante una certa legnosità nelle animazioni, nel momento in cui si entra in azione The Technomancer cambia letteralmente volto e riesce ad offrire un combat system fluido e di tutto rispetto, che regalerà grandi soddisfazioni a chi lo saprà domare al meglio. Il giocatore può approcciare il combattimento scegliendo fra tre stili diversi: guardiano, con il quale si adotta una tecnica più equilibrata impugnando mazza e scudo; guerriero, lo stile più offensivo con un lungo bastone a due mani e, infine; ladro, l'approccio più cauto con pistola e pugnale. Tutti e tre gli stili possono essere combinati con la magia del tecnomante, che permette, ad esempio, di elettrificare un'arma, generare un'area difensiva attorno a sé, lanciare fulmini o sferrare pugni elettrificati.
La varietà bellica del protagonista è ulteriormente arricchita dalla possibilità di affrontare i nemici in compagnia di due comprimari, di cui, purtroppo, può essere personalizzato solamente armi e armatura e non si può metter mano a parametri, abilità o altre caratteristiche. Una scelta che appiattisce in qualche modo la presenza sul campo di battaglia dei compagni, che possono comunque disporre di stili e abilità unici. Durante i combattimenti è inoltre possibile mettere in pausa il gioco per capire meglio come agire, cambiare stile, dare ordini ai compagni e attivare abilità attive. The Thecnomancer, soprattutto al livello di difficoltà difficile o estremo, richiede una buona dose di impegno e un approccio strategico alle sfide più impegnative.
Il pargolo dei ragazzi di Spiders può essere tuttavia giocato come un comune action RPG, senza dover mettere in pausa il gioco, ai livelli di difficoltà più bassi (facile-normale). Un gioco di ruolo adatto a tutti, dai neofiti ai player più esigenti ed esperti. Ovviamente esiste un sistema di crescita molto articolato per ognuno dei tre stili e anche per la tecnomanzia. Ma non solo: salendo di livello si possono incrementare anche i talenti, come il carisma per avere più successo nei dialoghi o la fabbricazione per migliorare le abilità nel potenziamento delle armi e quattro attributi: forza, agilità, potenza e resistenza. Un meccanismo evolutivo piuttosto tradizionale ma che garantisce un più che buon livello di personalizzazione del personaggio.
Addentrandosi nel mondo di The Technomancer non si possono non notare alcune influenze di rilievo. Il combat system ricorda molto da vicino The Witcher, la declinazione tattica dei combattimenti e la gestione del party strizza l'occhio a quanto visto in Dragon Age e si notano alcuni elementi narrativi in comune con Mass Effect. The Technomancer deve molto a questi pilastri del genere action RPG, e pur non arrivando al loro livello qualitativo ha il merito di distinguersi da loro e di non esserne un mero clone senz'anima. The Technomancer è un prodotto originale, con una sua personalità forte e ben distinta. Marte con tutte le sue fazioni e corporazioni, la tecnomanzia, il fascino delle città sotterranee, la sofferenza dei mutanti in superficie, le sfumature sociali e tanti altri aspetti rendono il titolo firmato Spiders una vera e propria chicca che consigliamo a tutti.
Marco Locatelli
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