Stop ai videogames violenti
Proposta di legge alla Camera

Una realtà virtuale fatta di violenza e sopraffazione di cui si imbevono i giovanissimi senza che nessuna legge possa limitarne la diffusione.

A fare uso di videogiochi destinati ad un pubblico adulto sono 4 minori su 10. Per limitare i rischi e regolamentare il settore è stata presentata alla Camera la proposta di legge, d’iniziativa dei deputati di Scelta Civica, «Norme a tutela dei minori in materia di diffusione e vendita di videogiochi». Lo scopo è introdurre nel nostro ordinamento una regolamentazione alla diffusione di giochi dai contenuti violenti o pornografici. Tra indulgenza dei genitori e complicità dei venditori, infatti, secondo una ricerca Moige, ne fa uso il 35% degli studenti di scuola media e il 43,5% di quelli di scuola superiore. Il 41,5% di loro dichiara di non aver visto alcun avviso che consiglia la vendita del prodotto a un pubblico adulto.

«L’incidenza dei videogiochi nello sviluppo psichico dei minori è un dato acquisito. I ragazzi tendono a trasportare nella vita reale alcune tipologie di comportamenti mutuate dai videogiochi. Ne derivano disagi psichici e comportamentali», sottolinea Anna Maria Giannini, docente di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma.

«Così come si è intervenuti introducendo limitazioni ai minori per l’utilizzo di sostanze nocive come alcol, droga e fumo, - secondo Antonio Affinita, direttore del Movimento Italiano Genitori (Moige) - è necessario metter paletti anche sui videogiochi». In tema, «regna un vuoto normativo inaccettabile», dichiara il vicecapogruppo di Scelta Civica Antimo Cesaro. La proposta di legge, aggiunge Cesaro, che è anche segretario della Commissione bicamerale per l’Infanzia, «si basa su responsabilità e chiarezza informativa da parte di chi vende, utilizzo consapevole da parte dei fruitori». Il testo, oltre al divieto di vendita di videogiochi non adatti a minori, introduce l’obbligo di indicare sulla confezione la classificazione Pegi (Pan European game information), che classifica questi prodotti in base ad età e contenuti. «I dati sono sconcertanti.È un mondo privo di regole e pieno di insidie. Per questo mi auguro la proposta di legge venga calendarizzata e approvata il prima possibile», conclude la campionessa e deputata di Scelta Civica Valentina Vezzali.

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