Giochi e tecnologie / Bergamo Città
Lunedì 06 Febbraio 2017
Nintendo Switch
un nuovo modo di «giocare»
Chi ha detto che videogiocare significa stare ore e ore a fissare uno schermo? Nintendo Switch ha letteralmente stravolto questo concetto. L’abbiamo provata durante uno showroom a Milano. Ecco le nostre impressioni.
Grazie ad uno showroom per la stampa offerto da Nintendo Italia in quel di Milano abbiamo provato la tanto attesa nuova console Switch, in arrivo sugli scaffali dei negozi il 3 marzo al prezzo di 329 euro. Dopo averla ammirata durante l’evento di Tokyo circa un mese fa, ci siamo addentrati nella sala di prova con tante domande, dubbi e - siamo sinceri - anche un po’ di sanissimo scetticismo. Ma c’è una buona notizia: siamo usciti soddisfatti, perché Nintendo Switch è tutto ciò che speravamo e, forse, anche qualcosa di più. Funziona, diverte e incuriosisce.
Prima di raccontarvi le nostre impressioni, ricordiamo che Nintendo Switch non è una console come le altre. Si tratta infatti di un dispositivo ibrido. Ciò significa che oltre ad essere utilizzato con la tv standosene comodamente sul divano in salotto può diventare anche una console portatile: basta estrarre la Switch Console, una specie di piccolo tablet, dalla base, e poi collegarci i due Joy-Con controller ai lati. Dovete uscire di casa ma non volete interrompere la vostra partita? Nessun problema: con Switch potrete continuare a giocare anche in mobilità, estraendo l’anima mobile della console con un semplice gesto. Volete giocare con Switch senza televisore ma non avete voglia di tenerla in mano? Switch può diventare anche un piccolo schermo: basta scollegare i due mini gamepad ai lati, appoggiarla su una superficie piana (tavolo, letto, pavimento ecc), ed il gioco è fatto. Tantissime sono le possibilità di utilizzo, limitate solo dalla fantasia del giocatore.
Caratteristiche in cui molti hanno visto il potenziale per risollevare le sorti di Nintendo dopo il fallimento di Wii U. La nostra prova all’interno dello showcase meneghino è cominciata con quattro dei circa venti titoli che saranno presenti in 1-2 Switch, titolo che verrà rilasciato al lancio della console (3 marzo) insieme a The Legend of Zelda: Breath of The Wild e Super Bomberman R. L’elemento che più ci ha colpito sin dai primi minuti, e che in qualche modo stravolge la filosofia stessa del videogiocare, è lo spostamento del focus dell’esperienza dallo schermo della tv al volto del compagno vicino. Si passa quindi da un tipo di interazione esclusivamente uomo-macchina ad una sorta di gaming “faccia a faccia”, o comunque esterno al contesto virtuale solitamente veicolato dalla tv. In pratica, per capirci meglio, nel primo gioco provato, con in mano un Joy-Con, dovevamo capire quante biglie virtuali ci fossero al suo interno, come se stessimo impugnando una vera e propria piccola scatola. Il giocatore si concentra quindi esclusivamente sul pad che stringe in mano senza occuparsi di quanto appare a schermo. C’era persino chi avvicinava (inutilmente) l’orecchio al Joy-Con per capire meglio la quantità di sferette. È stato impressionante: si ha davvero la sensazione di avere fra le mani una scatolina con all’interno delle palline che si muovono.
Poi abbiamo indossato gli inaspettati panni di un mungitore. Proprio così. Abbiamo provato un minigame dedicato alla mungitura, nel quale vince chi riesce a riempire più bicchieri di latte eseguendo il tipico movimento della spremitura, facendo su e giù con il braccio tenuto a 90 gradi verso l’alto. Un’esperienza di gioco un po’ ridicolizzante e la meno convincente. I due più interessanti sono risultati, invece, il duello fra samurai e quello fra pistoleri. Nel primo, mantenendo sempre lo sguardo fisso sul compagno di fronte e senza badare alla tv, si deve cercare di colpire l’avversario tracciando un fendente con in mano un Joy-Con/Katana, mentre l’altro giocatore deve bloccare il colpo di Katana chiudendo le mani al momento giusto, sempre tenendo in mano l’altro Joy-Con. L’ultima prova è stata quella più attesa: il duello all’ultimo sangue fra cowboy. E proprio come abbiamo visto milioni di volte nei vecchi film western, i due giocatori devono tenere il Joy-Con/Revolver verso il basso e, al momento del via, colpire l’avversario di fronte schiacciando il pulsante del controller il prima possibile. Vince ovviamente il primo che “spara” e mira nella giusta direzione.
Come già detto, 1-2 Switch avrà un totale di circa venti minigiochi. Quelli provati sono quindi una piccolissima parte di ciò che ci aspetta a marzo, ma sono stati sufficienti a darci un’idea del potenziale della console e presentare l’interessante e curiosa filosofia di gioco faccia a faccia. Abbiamo avuto modo di conoscere anche l’ottima qualità del sensore rumble HD, che porta ad un livello superiore la vibrazione del gamepad e rende possibili questi minigame. 1-2 Switch può essere un buon compagno per le serate in casa fra amici, ma siamo sicuri che è abbastanza? I giochini sono divertenti, ma non crediamo possano avere lunga vita. Per chi ha poca dimestichezza con il gaming come un primitivo digitale (il 60enne della situazione, per intenderci) o un bambino potrebbe perderci parecchie ore, ma un videogiocatore più esperto ha bisogno di altro. Altro come potrebbe essere Arms, il picchiaduro ad incontri in cui i pugni si tirano per davvero. Come? Tenendo impugnati entrambi i Joy-Con si possono eseguire colpi come gancio, pugno curvo e parata simulando il reale movimento di un pugile, mentre salto, schivata e attivazione della super mossa richiedono la pressione dei tasti. Il roster dei personaggi, seppur limitato, sembra molto diversificato e con combattenti personalizzabili prima dei match. Infine abbiamo provato anche titoli più tradizionali nella fruizione, come Mario Kart 8 Deluxe, l’atteso tripla A The Legend of Zelda Breath of the Wild, Splatoon 2, Ultra Street Fighter II e Super Bomberman R.
Dopo questa prova è chiaro: in Nintendo Switch oltre alla modularità c’è di più. Il fatto di poter avere fra le mani una console ibrida 2 in 1 non è l’unico aspetto interessante, e nemmeno quello primario. Anche se è senza dubbio un elemento che farà comodo. Quello che più ci ha colpito durante la nostra prova è la versatilità d’utilizzo dei piccoli (ma inaspettatamente comodi) Joy-Con, che fra le nostre mani sono diventati prima una scatola con dentro delle sferette, poi una mammella di mucca, una katana e una revolver, tutte le volte con impugnature differenti e ben studiate. Tutto merito anche del nuovo sensore rumble HD. I dubbi ci sono? Ovviamente sì, e sono in larga parte dovuti alla paura che – come accaduto per Wii U – il supporto delle terze parti si faccia desiderare, ma anche che manchino titoli (anche fatti in casa) capaci di esaltare al meglio l’hardware di questa interessante console.
Lo showroom di Nintendo Switch in via Solferino 40 a Milano è aperto anche al pubblico, fino al 18 febbraio, da lunedì a venerdì, dalle 15 alle 19 e sabato e domenica dalle 10 alle 14 e dalle 15 alle pri19. Si potranno provare tutti i titoli annunciati sinora: 1-2 Switch, The Legend of Zelda: Breath of The Wild, Arms, Mario Kart 8 Deluxe, Splatoon 2 e Snipperclips, oltre ad alcuni titoli di terze parti tra cui Ultra Street Fighter II: The Final Challengers, Super Bomberman R, Fast RMX, Skylanders Imaginators e Has Been Heroes.
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