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Domenica 30 Settembre 2018
Marvel’s Spider-Man
nella tela del ragno su PS4
Lanciarsi in picchiata a colpi di ragnatela tra i grattacieli della New York marvelliana di Insomniac Games è un’esperienza incredibile, che già da sola manderà in visibilio i fan dell’Uomo Ragno e dell’universo Marvel. Ma questa esclusiva PS4 ha tantissimi altri assi nella sua manica. Andiamo a scoprire quali con la nostra recensione.
Partorito dalla geniale mente dei fumettisti Stan Lee (scrittore) e Steve Ditko (disegnatore, scomparso il 27 giugno scorso) ormai 56 anni fa, l’Uomo Ragno – insieme a Batman e Superman – è senza ombra di dubbio uno dei supereroi più iconici e inossidabili di sempre: il passare degli anni non sembra infatti aver scalfito in alcun modo il fascino e la simpatia dell’amichevole Spider-Man di quartiere. E così, film di successo (come l’ultimo «Spider-Man: Homecoming»), cartoni animati e videogiochi si susseguono ininterrottamente ad alimentare la fama del personaggio immaginario che ha fatto sognare (e farà sognare) milioni di appassionati in tutto il mondo, grandi e piccini che siano. Sì, perché la forza di Spider-Man sta anche nella sua trasversalità generazionale. Tutto questo per presentarvi Marvel’s Spider-Man, action-adventure esclusiva PS4 firmata da Insomniac Games e da qualche giorno sugli scaffali dei negozi.
L’Uomo Ragno di Insomniac Games è un supereroe già piuttosto scafato, ormai esperto nel gestire e controllare al meglio i suoi poteri da ragno, e che viene da otto anni di corse (rigorosamente in verticale) sulle pareti dei grattacieli della Grande Mela. L’incipit del gioco vede infatti il buon Spidy sbattere finalmente al fresco uno dei suoi più acerrimi avversari: Fisk, il grosso e calvo supercriminale che ricorda nemmeno troppo lontanamente i capi mafiosi. Ma aver sbattuto «Kingpin» dietro le sbarre porterà solo guai ben più grossi all’Uomo Ragno, che si vedrà impegnato a sventare una nuova, misteriosa minaccia: i Demoni, un gruppo di fanatici mascherati alla ricerca del «Respiro del Drago». Per ovvie ragioni, non vi sveleremo altro sulle vicende di Marvel’s Spider-Man, la cui spinta narrativa si basa quasi totalmente su colpi di scena, più o meno prevedibili.
Personaggi ben caratterizzati (anche grazie ad un buon doppiaggio in italiano ), dialoghi spumeggianti e carichi di humor fanno di Marvel’s Spider-Man un prodotto dalla sceneggiatura molto godibile e assolutamente adatta a chi è abituato all’universo cinematografico Marvel; con i suoi pro e i suoi contro (ovviamente). Da sottolineare il ruolo di primo piano affidato alla bella e sveglia giornalista d’assalto Mary Jane, qui ex fidanzata di Peter Parker/Spider-Man che stanca di fare la «bella in pericolo» si ritaglia un ruolo in prima linea nella lotta al crimine; spesso in barba alle rassicurazioni dell’amico supereroe.
C’è poco da fare: lanciarsi fra i grattacieli di New York (nello specifico, di Manhattan) a colpi di ragnatela come un novello Tarzan in calzamaglia vale già da solo il prezzo del biglietto. Quello che (più o meno) si poteva fare in tutti i videogiochi con l’Uomo Ragno protagonista è stato però portato da Insomniac Games ad un livello di dinamismo, spettacolarità e immediatezza senza precedenti. Dopo qualche minuto di pratica le vie di Manhattan scorreranno sotto le funamboliche acrobazie di Spidy con una scioltezza mai vista prima su console. E in effetti un po’ c’era da aspettarselo spulciando nel curriculum di Insomniac: nel 2014 il team di sviluppo ha lavorato ad un certo Sunset Overdrive, che (forse) non avrà nulla a che fare con l’arrampicamuri ma faceva dell’azione frenetica condita da corse sui muri e acrobazie il suo punto di forza.
La fluidità degli spostamenti con le ragnatela non è, fortunatamente, l’unico aspetto dell’opera firmata Insomniac a funzionare alla grande. Benissimo anche il combat system, perfetto nel restituire la tecnica di combattimento «stilosa» e acrobatica che caratterizza l’Uomo Ragno, arricchita da tantissimi gadget: dalla bomba elettrificata allo spider-drone passando per i «grandi classici» come il lancia-ragnatele o la bomba ragnatela. In caso di necessità, inoltre, il buon Spidy può ampliare il proprio raggio d’azione offensivo agganciando con la ragnatela alcuni oggetti che si trovano nello scenario come barili, sacchi o motociclette e scaraventandoli contro il nemico di turno. Se dai primi video gameplay tanti colleghi e addetti ai lavori hanno inevitabilmente azzardato un confronto tra il sistema di combattimento di questo Spider-Man e il Batman di Rocksteady, gamepad alla mano abbiamo in realtà scoperto che la filosofia alla base dell’opera firmata Insomniac Games è profondamente differente: se le scazzottate con il granitico Cavaliere Oscuro si fondano principalmente sul contrattacco, nei panni del ben più agile e scattante Uomo Ragno è tutto un susseguirsi di piroette, schivate funamboliche e colpi volanti.
Quanto appena descritto riguarda ovviamente gli scontri a viso aperto. Alcune situazioni di gioco chiederanno infatti al giocatore di mantenere un approccio silenzioso, eliminando i nemici di soppiatto. In queste occasioni – più che nelle scazzottate – si nota una certa somiglianza con l’ottimo Batman di Rocksteady, dove, muovendosi da un punto sopraelevato all’altro (lampioni, cornicioni, tetti, soffitti ecc.), è possibile isolare i nemici creando diversivi per poi colpirli piombando dall’alto, oppure, restando in posizione sopraelevata, agganciarli con la tela e poi appenderli a testa in giù, avvolti come dei bozzoli nella ragnatela. Soluzioni che permettono al supereroe di non farsi beccare dalle guardie, tra l’altro non particolarmente sveglie e attente a ciò che accade intorno a loro. Qualora capitasse di venir beccati, passare da una soluzione stealth ad un approccio vis-à-vis non precluderà il buon esito della missione ma lo scontro si complicherà, e non poco. Interessante – e molto utile al fine della diversificazione esperienziale e dell’intensità del ritmo – la scelta degli sviluppatori di far vestire al giocatore anche i panni, decisamente meno «super», della già citata Mary Jane (e non solo), che non ricopre dunque un ruolo significativo a livello esclusivamente narrativo ma anche ludico.
Giocando a Marvel’s Spider-Man ci si accorgerà ben presto di quanto sia effettivamente complicata e impegnativa la vita dell’eroe mascherato: i ragazzi di Insomniac Games hanno infatti riempito la mappa di gioco di tantissime attività collaterali (quest secondarie, sfide acrobatiche, collezionabili, crimini da sventare, covi da liberare e tantissimo altro ancora) che, oltre ad incrementare sensibilmente la longevità e la varietà del titolo, permettono di accumulare punti esperienza (Spidy sale di livello e impara nuove abilità, ma niente di trascendentale ad eccezione di un paio di contrattacchi sbloccabili in fase più avanzata) e gettoni che, se riscattati, permettono di sbloccare tantissime tute alternative dell’Uomo Ragno, ognuna dotata di un’abilità unica, come una maggior resistenza ai proiettili, maggiori danni, possibilità di proiettare esche olografiche, generare onde sonore, elettrificare i guanti e tantissimo altro ancora. C’è ne sono ben 26, alcune delle quali con design davvero molto riusciti e ispirati ad altri supereroi del mondo Marvel, ad esempio, la Armor MK III evidentemente ispirata all’armatura del collega Iron Man. E non è finita qua: anche i già citati gadget vanno sbloccati, e successivamente potenziati, riscattando i gettoni di cui sopra. I ragazzi di Insomaniac Games non si sono inoltre dimenticati le conoscenze scientifiche del buon Peter Parker, state tradotte ludicamente in piccoli puzzle non troppo complicati ma assolutamente divertenti e azzeccati, dove Pete (o Spidy) è chiamato a compensare il voltaggio di circuiti elettrici o a combinare sostanze chimiche.
Lanciarsi in picchiata a colpi di ragnatela tra i grattacieli della New York targata Insomniac Games è un’esperienza incredibile, che già da sola manderà in visibilio i fan dell’Uomo Ragno e dell’universo Marvel. Nei panni di Spidy sarà davvero difficile annoiarsi grazie ad un narrativa non certamente originale o profonda ma di buon ritmo, un gameplay veloce quanto divertente e una enorme quantità di contenuti e attività secondarie. Marvel’s Spider-Man è dunque un capolavoro? No, i capolavori sono altri. Tuttavia, proprio come il collega Batman (di Rocksteady) qualche anno fa, ora anche il simpatico Spider-Man di quartiere ha trovato la sua ideale incarnazione videoludica. Ora non resta che attendere il secondo capitolo, e po il terzo...
Piattaforma: PlayStation 4
Genere: Action-adventure
Sviluppatore: Insomniac Games
Produttore/Distributore: Sony Interactive Entartainment
PEGI: 16
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