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Venerdì 17 Luglio 2015
God of War III Remastered
Kratos sbarca su PS4
A distanza di cinque anni dal lancio, God of War III è ancora un valido action game. Buono il restyling grafico, ma la mancanza di nuovi contenuti lo rende un prodotto «limitato».
Piattaforma: PlayStation 4
Genere: Azione-avventura
Sviluppatore: Wholesale Algorithms
Produttore/Distributore: Sony Computer Entertainment
PEGI: 18
La minestra riscaldata è un piatto che convince raramente. Ma se ad essere riscaldata non è una semplice brodaglia ma una gustosissima pizza, la situazione cambia drasticamente. Sulla falsariga dell’operazione che ha portato il capolavoro The Last of Us su PlayStation 4, anche il peso massimo della scuderia Sony God of War III – a distanza di cinque anni dal lancio su PlayStation 3 – sbarca sulla console next-gen della grande S. La politica di riportare le migliori esclusive delle precedenti generazioni sulle attuali sembra ormai una costante sistematica di Sony, che sta anche portando (a fronte di una spesa minima) dei buoni riscontri in termini economici.
In questo terzo capitolo, il guerriero spartano Kratos, ex dio della Guerra, vuole consumare la propria vendetta nei confronti degli dei dell’Olimpo - Zeus su tutti - poiché questi, temendolo, lo hanno tradito in più di un’occasione nei precedenti capitoli della saga. Una narrativa non particolarmente originale e approfondita, ma che nella sua essenzialità riesce a trascinare il giocatore all’interno di una mitologia greca alternativa stimolante e funzionale; sicuramente uno dei motivi che ha reso questo franchise tanto apprezzato.
Nonostante siano passati cinque anni, giocare a God of War III è ancora un vero spasso. Combattimenti altamente spettacolari e scenografici stracolmi di sbudellamenti si alternano senza soluzione di continuità a platforming, enigmi ambientali e spettacolari boss fight, mantenendo un ritmo serrato e sempre soddisfacente. Nel complesso, quindi, l’esperienza God of War III su PlayStation 4 è ancora da promuovere a pieni voti, proprio come su PS3. Per ovvi motivi l’effetto «wow» generato all’epoca viene oggi a mancare, così come le meccaniche di gioco risultano un po’ meno fresche rispetto al passato (anche se il genere action non ha fatto grossissimi passi in avanti in questi cinque anni, anzi: God of War III è probabilmente uno dei migliori esponenti. Bayonetta 2 a parte). Ottimo il lavoro di restyling grafico, che permette al gioco di dire ancora la sua anche da un punto di vista squisitamente estetico.
Ad eccezione della grafica «pompata» a 1080 pixel (su PS3 girava a 720p) e una maggior fluidità garantita dai 60 frame per secondo, God of War III è ancora lo stesso, identico gioco visto cinque anni fa. È stata aggiunta una modalità fotografica che permette di catturare immagini di gioco e applicare dei filtri, ma si tratta di un semplice «contentino» a cui pochi giocatori dedicheranno veramente del tempo. Considerando che il titolo non è venduto a prezzo pieno ma servono comunque 40 euro per portarselo a casa, sarebbe stata apprezzata la presenza di qualche extra e nuovi contenuti ludici.
Il valore assoluto di God of War III è indiscutibile e, ovviamente, grazie alla risoluzione full HD e 60 frame per secondo è ancora più godibile rispetto alla versione PlayStation 3. La totale mancanza di contenuti supplementari e novità rispetto alla versione originale lo rendono però un prodotto limitato, non appetibile per chi lo ha giocato la scorsa generazione. A questi ultimi, in caso gli fosse venuta voglia di salire una seconda volta sull’Olimpo con il buon Kratos, consigliamo di rispolverare la «vecchia» PlayStation 3.
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