Fine del roaming, il sì dell’Europa
Ma succederà a giugno 2017

La fine del roaming nel giugno 2017 ed il mantenimento del principio della neutralità della rete hanno ottenuto il sì definitivo in seconda lettura dalla plenaria del Parlamento europeo.

Oltre due terzi dei deputati hanno bocciato tanto la proposta del gruppo euroscettico Efdd (con Ukip e M5S) di respingere l’accordo già raggiunto con il Consiglio, quanto 13 emendamenti proposti da Verdi e Sinistra Unitaria. «Consumatori e imprenditori avevano atteso a lungo» commenta soddisfatto il Commissario Andrus Ansip.

Il roaming viene utilizzato in particolare dagli operatori telefonici di telefonia cellulare per permettere agli utenti mobili di collegarsi tra loro eventualmente utilizzando anche una rete non di loro proprietà dietro una quota di pagamento all’altro operatore. Ciò può accadere ad esempio quando l’utente si trova all’estero e l’operatore telefonico non possiede una rete propria («roaming internazionale») oppure quando l’utente si trova nel Paese di origine dell’operatore telefonico, ma questo non possiede una copertura totale della nazione (in entrambi i casi l’operatore si appoggia su reti telefoniche appartenenti ad altri operatori, nazionali o esteri) oppure semplicemente quando l’utente destinatario appartiene alla rete di un altro operatore telefonico.

In Europa, il nuovo regolamento sul costo del roaming è in vigore dal 2007. Questo regolamento, noto con il nome di Eurotariffa, obbliga i gestori di telefonia mobile ad abbassare i costi di chiamata in particolare nei 28 Paesi membri dell’Unione europea.

© RIPRODUZIONE RISERVATA