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Martedì 29 Settembre 2015
Fifa 16 contro PES 2016: chi vince?
Calcio, la sfida infinita dei videogames
Nuova stagione, nuova sfida fra Fifa e Pes per la palma di miglior videogioco calcistico dell’anno. Chi vincerà quest’anno?
Piattaforma: PlayStation 3, PlayStation 4, Xbox 360, Xbox One, PC
Genere: Calcio
Sviluppatore: EA Sports (Fifa) - Konami (Pes)
Produttore/Distributore: Electronic Arts (Fifa) - Konami (Pes)
PEGI: 3 Fifa – 4 Pes
Dopo un’intera generazione di supremazia della serie FIFA (non perfetta, ma capace di migliorare ogni anno) su Pro Evolution Soccer, lo scorso anno il calcistico nipponico è riuscito a rialzare la testa mettendo in campo un gameplay che ricordava i tempi d’oro di un tempo e facendo vacillare pericolosamente la posizione dominante di Electronic Arts.
Anche quest’anno, ovviamente, tutti i videogiocatori e i fan del calcio virtuale si pongono la stessa domanda: “meglio FIFA o PES?”. Noi proviamo a darvi una mano e a consigliarvi quale scegliere.
Dinamismo vs Tattica
Nella passata edizione di FIFA il ritmo più veloce rispetto al passato aveva tolto spazio alla costruzione di gioco a centrocampo dando fin troppo peso ai giocatori d’attacco più rapidi. Consapevole di questo sbilanciamento, EA Sports ha cercato di equilibrare la situazione andando a perfezionare le dinamiche difensive: la cosiddetta “Difesa Tattica” introdotta già da qualche anno. L’intelligenza artificiale dei difensori è stata dunque rivista per far si che il Bonucci di turno si posizioni in maniera coerente in base alla situazione e sia capace di interpretare velocemente le manovre offensive della squadra avversaria. Il potenziamento in fase difensiva, insieme ad un abbassamento generale del ritmo di gioco, ha portato di conseguenza ad un gameplay leggermente più ragionato rispetto al troppo frenetico FIFA 15.
Migliorata anche la scivolata: se in FIFA 15 mancando un tackle si sarebbe perso il giocatore selezionato per qualche secondo, perdendo la possibilità di intralciare l’avversario, in FIFA 16 è stata introdotta la possibilità di far rialzare immediatamente il giocatore dopo la scivolata per continuare a contrastare il calciatore avversario o addirittura fingere l’intervento in scivolata per sbilanciare il portatore di palla.
Se da una parte Electronic Arts ha scalato la marcia per rallentare il ritmo di gioco di FIFA 16, al contrario Konami ha schiacciato sull’acceleratore: PES 2016 si presenta infatti leggermente più dinamico rispetto al predecessore, mantenendo però allo stesso tempo il gameplay ragionato e tattico dello scorso anno. Prima di riuscire a bucare la difesa avversaria o trovare la giusta imbucata sarà necessario produrre una fitta rete di passaggi e prodigarsi in manovre di costruzione ben studiate. Grazie al team ID – che simula l’atteggiamento in campo delle squadre reali – affrontare Real Madrid o Atalanta sarà inoltre molto diverso non solo per i valori in campo, ma anche per lo stile di gioco adottato. Purtroppo però non è tutto ora quello che luccica. L’ottima esperienza di gioco viene inficiata da una permissività degli arbitri troppo marcata e dalla mediocre abilità degli estremi difensori, poco reattivi nel buttarsi e spesso autori di papere alla Mai Dire Goal.
Donne vs Champions League
FIFA 16 ha puntato forte sulle nuove modalità di gioco. In primis la tanto reclamizzata «quota rosa»: per la prima volta in assoluto sono presenti dodici formazioni nazionali femminile, tra cui anche l’Italia. Vista la diversa fisicità delle ragazze rispetto ai colleghi maschietti, nei panni delle formazioni femminili il ritmo della partita è leggermente più basso ma la qualità del gameplay rimane immutata. Altra novità è il FUT Draft, nuova opzione di gioco per Ultimate Team che permette di giocare con una squadra casuale fino a quattro partite. A ciò si aggiungono le classiche sfide online e la tradizionale modalità Carriera che vede l’introduzione di tournèe estive e allenamento settimanale.
Anche PES 2016 propone numerose modalità, ma – soprattutto nell’online – non con la stessa qualità e varietà del rivale americano: myClub, ad esempio, nato come risposta di Konami a FUT, non si rivela ugualmente completo e stimolante, inoltre i server online di EA risultano più veloci e stabili di quelli nipponici di Konami.
Sul fronte licenze, da un lato FIFA 16 si presenta al completo sia per quanto riguarda campionati che le squadre europee, in PES 2016, invece, i team di Bundesliga e Premier League hanno nomi fittizi ad eccezione di alcuni top club come Bayern Monaco, Dortmund e Manchester United. Inoltre le squadre presentano le rose della scorsa stagione e verranno aggiornate solo a fine ottobre. Una negligenza che non è di certo passata inosservata e ha dato parecchio fastidio ai fan. Il calcistico del Sol Levante punta però forte sul ricco pacchetto di competizioni internazionali completamente su licenza, che contiene Europa League, Champions League, Copa Libertadores, Copa Sudamericana, e la Coppa dei Campioni asiatica. Davvero una chicca per gli amanti del calcio internazionale.
Animazioni vs Modelli
Il colpo d’occhio offerto dal motore grafico Ignite Engine di FIFA 16 è davvero di primo livello, con stadi perfettamente riprodotti e stracolmi di spettatori sugli spalti, colori vibranti, un sistema di illuminazione molto raffinato e animazioni degli atleti fluide e molto realistiche. Sebbene anche PES 2016 si difenda molto bene (il gioco è mosso dal motore Fox Engine, lo stesso di Metal Gear Solid V) – con scelte cromatiche più vicine alla realtà – il look complessivo risulta meno impattante del rivale americano, così come anche animazioni e contrasti si rivelano più macchinosi.
PES 2016 la spunta però su FIFA per quanto riguarda i modelli poligonali. Oltre ai giocatori più famosi, che sono identici alle controparti reali, anche molti atleti di medio livello sono stati realizzati con una cura particolare. Al contrario, in FIFA 16 capita spesso di vedere anche top player realizzati in maniera approssimativa, sia per quel che riguarda il viso che la fisicità.
Verdetto
Quindi chi vince? FIFA o PES? Proprio come l’anno scorso, la sfida è molto equilibrata tanto che si potrebbe persino parlare di parità.
Da un lato PES 2016 convince grazie ad un gameplay dal ritmo delle partite (quasi) perfetto, il tutto è reso ancor più realistico dal Team ID che simula gli atteggiamenti delle squadre reali donando un’anima ad ogni team controllato dalla CPU. Ancora una volta PES perde però punti sul fronte contenutistico, con la mancata licenza di molte squadre, le rose della scorsa stagione e un comparto online traballante.
Dall’altra parte abbiamo un FIFA 16 che grazie ad un potenziamento della fase difensiva livella lo strapotere degli attaccanti veloci. In generale quello di FIFA resta però un tipo di calcio più frenetico (nonostante il leggero abbassamento della velocità) e spettacolare rispetto alla proposta targata Konami.
Come lo scorso anno, dunque, a far pendere l’ago della bilancia è quello che si sta cercando: chi vuole semplicemente divertirsi in compagnia dovrebbe puntare su PES 2016, mentre FIFA 16 è sicuramente consigliato a chi vuole affinare la propria tecnica online ed è alla ricerca di un’offerta in termini di contenuti più varia, completa e aggiornata.
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