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Martedì 17 Febbraio 2015
Evolve, lo sparatutto
Nascondino con il mostro
La formula 4vs1 convince e diverte, ma la penuria di contenuti rischia di comprometterne la longevità.
Piattaforma: PlayStation 4, Xbox One, PC
Genere: Sparatutto in prima persona/Action
Sviluppatore: Turtle Rock Studios
Produttore/Distributore: 2K Games
PEGI: 16
Con la serie Left 4 Dead, Turtle Rock Studios ha portato nell’universo shooter multiplayer una vigorosa ventata d’aria fresca attraverso due ingredienti: una raffinata e complessa interpretazione delle dinamiche co-op e una fresca modalità multiplayer competitiva, in cui è possibile scegliere se giocare come essere umano oppure zombie. Partendo proprio dalle fondamenta di Left 4 Dead – e dalla sua dicotomia umano vs non umano – la software house californiana ha dato vita a Evolve, sparattutto cooperativo asimmetrico per cinque giocatori, quattro nei panni dei cacciatori e uno nelle vesti di un gigantesco mostro.
Lo scontro fra la squadra dei cacciatori e il mostro viene declinata in quattro modalità: Caccia, Salvataggio, Nido e Difesa. Caccia è sicuramente la modalità più rappresentativa e che meglio riesce ad esaltare la particolare formula asimmetrica del gioco: inizialmente si tratta di una sorta di nascondino, in cui il mostro deve limitarsi a scappare e cercare di raggiungere il terzo stadio evolutivo il prima possibile, uccidendo e mangiando la fauna locale. Una volta raggiunto il terzo livello, la creatura diventa infatti molto più forte e può quindi affrontare i cacciatori a viso aperto e distruggere il relè (la base dei cacciatori) per vincere il match.
I cacciatori, invece, devono semplicemente scovare il mostro ed eliminarlo, possibilmente prima che questo raggiunga il terzo stadio. Più facile a dirsi che a farsi: il bestione, nonostante la stazza, sarà molto difficile da rintracciare e in Evolve non esiste la classica minimappa con localizzazione GPS. I predatori saranno quindi obbligati ad orientarsi in maniera decisamente più primitiva rispetto a quanto accade solitamente negli sparatutto, seguendo le impronte oppure facendo attenzione ai gruppi di volatili che si agitano in prossimità della creatura.
Le altre tre modalità sono delle varianti di Caccia, in cui lo scontro diretto fra mostro e cacciatori non è la priorità ma una semplice conseguenza del raggiungimento di un obiettivo. In Salvataggio vince chi uccide (mostro) o salva (cacciatori) per primo cinque superstiti sparsi per la mappa; in Nido i cacciatori devono distruggere sei uova mentre il mostro deve difenderle per diciotto minuti, infine, in Difesa sono i cacciatori che devono difendere dei generatori dagli assalti della bestia e dei suoi (più piccoli) alleati per un determinato lasso di tempo. C’è anche la possibilità di provare tutte le modalità di gioco all’interno di una sorta di mini-campagna dinamica, in cui i risultati di una partita influiscono su quella successiva. Niente di trascendentale e che, dopo la prima partita, finirà ben presto nel dimenticatoio.
Il giocatore può scegliere fra quattro cacciatori diversi, ognuno dei quali appartiene ad una classe con ruoli ben specifici: l’assaltatore danneggia il mostro, il trapper lo intrappola, il medico cura i compagni e il supporto li potenzia. Le abilità dei personaggi si potenziano accumulando punti esperienza, ed esistono (per ora) tre varianti di ogni classe di personaggio. Per quanto riguarda il mostro, esistono tre tipologie, ognuna con caratteristiche e abilità differenti: Golia, Kraken e Spettro. A differenza di quanto si possa pensare, e nonostante una marcata frenesia dell’azione, questa netta suddivisione in classi rende le schermaglie di Evolve molto più strategiche di un qualsiasi sparatutto multiplayer, soprattutto quando si vestono i panni dei cacciatori. Quindi, pur condividendo una certa asimmetria con Left 4 Dead, Evolve si rivela un’esperienza di gioco diversa, più ragionata e complessa.
Il gioco ha evidentemente una fortissima vocazione multiplayer. Ciò non vuol dire che non si possa impugnare il gamepad e giocare offline, anzi: ogni modalità di gioco è fruibile in tutta la sua interezza anche in singolo giocatore. Ovviamente solo giocando con altri amici (ma anche sconosciuti) online si può apprezzare al meglio la formula 4vs1. La componente single player è quindi un semplice addestramento per il multiplayer, mentre, a nostro avviso, sarebbe stata una scelta saggia proporre una campagna in solitaria che potesse dare maggior spessore alla componente narrativa, solamente abbozzata e fin troppo approssimativa ma che, vista l’affascinante ambientazione, avrebbe meritato maggiore attenzione.
La penuria di contenuti non si limita però al singolo giocatore, ma si estende – purtroppo – all’intera struttura di gioco: le modalità sono poche e non molto originali, le quattro classi di cacciatori sono poco personalizzabili e, in generale, si percepisce il rischio che la spinta motivazionale del giocatore possa esaurirsi nel giro di pochi giorni. Questo perché il pacchetto contenutistico di Evolve è poverissimo, e il gioco sta in piedi solo ed esclusivamente per la sua particolare formula 4 vs 1 e il raffinato e solido gameplay. Ma per intrattenere il giocatore a lungo, magari per anni (che è l’obiettivo di tutti gli shooter multiplayer), ci vuole molta più carne al fuoco e in Evolve, almeno per ora, ce ne è davvero pochina.
Lo sparatutto asimmetrico firmato Turtle Rock Games è divertente, frenetico e strategico al tempo stesso, e porta una bella sferzata di innovazione nell’ormai sempre più stagnante mondo degli shooter multiplayer (Destiny a parte). Non è però tutto oro quello che luccica: Evolve è una bellissima pietra grezza che – permettete il gioco di parole – deve evolversi. I contenuti sono pochi, le quattro modalità di gioco non brillano per originalità e il sistema di crescita dei cacciatori/mostro necessita di maggior profondità. Tutti aspetti su cui gli sviluppatori dovranno sicuramente tornare, attraverso un costante lavoro di supporto insieme alla community (tramite DLC gratuiti e aggiornamenti), se vorranno che il loro potenziale gioiello abbia lunga vita.
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