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Venerdì 04 Aprile 2014
Andate all’estero col cellulare?
Roaming, addio costi entro il 2015
Addio al pagamento del roaming. Entro il 15 dicembre 2015 via ad una serie di norme legali per assicurare la cosiddetta neutralità della rete. Questo il nocciolo del pacchetto Tlc approvato dal Parlamento europeo. Ok al roaming dati senza costi e basta blocchi a Skype.
Addio al pagamento del roaming. Entro il 15 dicembre 2015 via ad una serie di norme legali per assicurare la cosiddetta neutralità della rete. Questo il nocciolo del pacchetto Tlc approvato in prima lettura dal Parlamento europeo - la nuova assemblea di Strasburgo che uscirà delle urne a fine maggio dovrà dare il suo via libera definitivo - con 534 sì, 25 no e 58 astensioni.
“Un voto che dimostra come la Ue sia al servizio dei cittadini, è questo ciò che fa l’Europa: sbarazzarsi delle barriere e rendere la vita più semplice ed economica”: questa la reazione di Neelie Kroes, commissaria all’agenda digitale, che pure ha visto la sua proposta iniziale, presentata a settembre, ampiamente emendata dal Parlamento.
E se le Ong per una rete libera salutano questi cambiamenti, i provider li criticano apertamente: “Un passo nella direzione sbagliata”, il giudizio dell’Etno, l’associazione europea degli operatori di Tlc, secondo la quale gli emendamenti introdotti dal Pe rischiano di rendere “quasi impossibile” una gestione efficiente della rete.
Con il voto gli eurodeputati indicano che l’accesso a internet non deve avere limitazioni o interferenze e che non vi devono essere discriminazioni nell’offerta di contenuti, dispositivi, servizi o applicazioni. Nella pratica, il Parlamento Ue ha ridotto i casi in cui si può restringere o bloccare l’accesso a internet, rispetto alla proposta della Commissione, alla sola ordinanza di un tribunale, alle minacce alla sicurezza della rete o a rischi di una sua congestione temporanea.
Ogni misura dovrà essere “trasparente, non discriminatoria e proporzionata” e “mantenuta per il tempo strettamente necessario”. Norme chiare anche per evitare che gli operatori blocchino alcuni servizi (come succede in diversi Paesi con Skype) o ne promuovano alcuni a discapito di altri. Stesso discorso per lo sviluppo di servizi di qualità superiore, come i video on demand e i cloud ad alta intensità, che potranno essere forniti sempre che non vadano a “discapito della disponibilità o della qualità dei servizi di accesso ad internet” offerti a altre società.
“Il voto - per Thomas Lohninger dell’European Digital Right (Edri) - rappresenta una vittoria della società civile: adesso abbiamo dei principi di base a livello legale nella Ue per assicurare la libertà e l’apertura della rete. I provider non potranno più discriminare milioni di consumatori europei”. Di parere opposto Luigi Gambardella, Presidente di Etno. “
Il voto ci svia dagli obiettivi originari, in particolare quelli di un’industria digitale europea più forte e in grado di spingere la crescita e creare posti di lavoro”. Gli operatori accusano gli eurodeputati di imporre “un eccessivo onere” al settore europeo delle Tlc limitando inoltre “la capacità di offrire servizi migliori ed innovativi ai cittadini”.
Ora, in base alla procedura di codecisione, il pacchetto Tlc dovrà passare all’esame del Consiglio dei ministri Ue che potrà anche apportare delle modifiche al testo. Per tornare poi ad essere votato in via definitiva dal prossimo Europarlamento, cioè quello che uscirà dalle elezioni che si terranno tra il 22 e il 25 maggio prossimi.
La decisione appresenta una novità importantissima per i consumatori: d’ora in avanti chi si recherà all’estero potrà utilizzare il proprio cellulare senza più dover pagare costi di roaming”. Lo afferma Licia Ronzulli, portavoce della delegazione di Forza Italia al Parlamento Europeo. “Un nuovo passo in avanti - continua - verso un vero mercato unico della telefonia, in cui tutti gli operatori offrono tariffe concorrenziali e i consumatori sono liberi di scegliere l’opzione più vantaggiosa. Dal 15 dicembre 2015 le tariffe sul roaming, ovvero i costi aggiuntivi per l’utilizzo del telefono cellulare in un altro paese dell’Unione Europea, saranno aboliti. Un traguardo storico per milioni di consumatori”.
“Il Parlamento Europeo dimostra ancora una volta di tutelare i diritti dei consumatori e adotta una proposta legislativa che renderà più facile e più economico utilizzare le nuove tecnologie, abbattendo tutti gli ostacoli alla piena realizzazione del mercato unico europeo”.
“La proposta - aggiunge ancora - contiene inoltre un forte richiamo ai fornitori di connessioni internet che non potranno più bloccare o rallentare i servizi offerti dai loro concorrenti. Penso ad esempio ai troppi ostacoli che in questi anni i servizi di telefonia on-line, come Skype, hanno dovuto affrontare. La nuova legislazione garantisce inoltre un ambiente online più sicuro anche per le imprese che, grazie a firme e certificazioni elettroniche, potranno stringere accordi commerciali in tutta Europa con un solo click. Un risparmio importantissimo in termini di tempi e costi che sicuramente aumenterà la competitività delle nostre PMI”.
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