Fondazione Pesenti / Bergamo Città
Mercoledì 20 Novembre 2024
Investire nel futuro dei giovani e nella formazione
Dai progetti con le Università a Intercultura e alle borse di studio: numerose le iniziative focalizzate sulla promozione della crescita sociale, culturale e di genere delle nuove generazioni
La Fondazione ha da sempre prestato attenzione all’educazione delle nuove generazioni, in particolare delle studentesse e degli studenti, supportando il loro percorso di formazione tramite l’erogazione di borse di studio e promuovendo esperienze formative all’estero. In vent’anni ha sempre sostenuto la ricerca scientifica e l’innovazione e tenuto viva la partnership con le Università contribuendo alla crescita del capitale umano e alla cultura dell’innovazione.
Le partnership con le Università
Uno dei vari momenti che hanno dimostrato l’importanza attribuita dall’ingegnere Giampiero Pesenti all’educazione e alla formazione degli studenti è stato quando, il 23 novembre del 2004, ha ricevuto dall’allora rettore dell’Università di Bergamo, Alberto Castoldi, la laurea honoris causa in Ingegneria gestionale dall’Università di Bergamo. «Le tecnologie si possono acquistare, i finanziamenti si possono trovare, ma gli uomini, le loro conoscenze, la loro cultura, la loro passione sono merce rara che va coltivata giorno dopo giorno», erano le parole dell’Ing. Pesenti. Una premessa che si sarebbe poi concretizzata in numerosi progetti, a partire dalla partnership con le Università.
Era il 2007 quando Fondazione Pesenti, per offrire una formazione avanzata e avviare l’attività di ricerca nel campo della logistica integrata, attivò un corso di dottorato al dipartimento di Economia aziendale dell’Università di Bergamo, in accordo con la Bocconi di Milano e il Zaragoza logistics center. In quell’occasione il presidente Giovanni Giavazzi rinnovava l’importanza e l’impegno della Fondazione verso «istruzione, formazione e ricerca» come «scopi primari previsti dal nostro statuto» e menzionava anche gli altri progetti come quello avviato in Sri Lanka «che ha lo scopo di accogliere, formare e avviare al lavoro in un centro di eccellenza professionale, giovani che non avrebbero diversamente alcuna prospettiva al riguardo». Con quell’accordo si creava di fatto “un ponte” con la Spagna e con il Mit (Massachusetts Institute of Technology) di Boston «per un polo di eccellenza nella logistica e nella supply chain management della nostra provincia».
Tra le collaborazioni di lunga data vi è anche quella con il Politecnico di Milano che, nel giugno del 2021 (due anni dopo la sua scomparsa), ha intitolato la nuova Aula Magna a Giampiero Pesenti. Un importante riconoscimento alla memoria dell’Ingegnere, che proprio nel campus del Politecnico, si laureò in ingegneria meccanica. Tra le collaborazioni con gli atenei milanesi figura anche quella con La Statale.
«I giovani sempre più giovani»
Un altro tassello importante sono state le numerose borse di studio e di sostegno agli studenti meritevoli. In particolare, grazie alla collaborazione con Fondazione Intercultura, numerosi studenti bergamaschi hanno potuto trascorrere un periodo di formazione e di vita all’estero, in numerosi Paesi del mondo.
I numeri parlano chiaro: in tredici anni di collaborazione 50 ragazzi hanno avuto la possibilità di studiare all’estero. In una recente cerimonia di premiazione dei ragazzi, il segretario generale di Fondazione Pesenti Sergio Crippa ha evidenziato come: «le testimonianze degli studenti che hanno potuto trascorrere un anno all’estero presentano, pur nella loro diversità e anche ad anni di distanza, un tratto comune: la presa di coscienza che una simile esperienza cambia il proprio modo di vedere il mondo. Uscire dalla zona di comfort emoziona e intimorisce – ha aggiunto –, ma grazie al supporto costante dei volontari di Intercultura i ragazzi tornano cambiati, cresciuti nella consapevolezza del valore della diversità umana e culturale, più consapevoli nella ricerca del loro ruolo nel mondo».
La Fondazione Pesenti insieme a Intercultura, Fondazione Agnelli e UniCredit Foundation, ha avviato l’iniziativa «A scuola in Europa» giunta alla sua terza edizione. È un progetto che mette in palio 15 borse di studio per programmi totalmente gratuiti in Europa dedicati a ragazzi e ragazze meritevoli degli istituti superiori tecnici e professionali. «L’obiettivo futuro sono i giovani sempre più giovani – dichiara Carlo Pesenti – perché nel percorso di formazione delle nuove generazione è forse l’aspetto che viene più trascurato e quindi è necessario aiutarli anche in una fase formativa precedente».
E poi il sostegno alla ricerca in settori chiave come la medicina, l’ingegneria e l’economia. Questo è stato possibile grazie alle collaborazioni con enti di eccellenza come Asst Melegnano e Martesana (per formare medici specializzandi in oncologia), l’International Heart School, la Società italiana per la lotta ai tumori.
Il sostegno al territorio
Oltre all’intensa attività di divulgazione culturale attraverso l’organizzazione degli annuali convegni, la Fondazione ha sostenuto attivamente anche molte iniziative culturali ed artistiche che sono l’espressione della vivacità del territorio: tra le più longeve c’è quella con il Festival Pianistico internazionale. Più di recente, nel 2023, c’è stata anche la collaborazione con il Festival Buone Notizie, con oltre 500 presenze, che si è svolto negli spazi di gres art 671, che nel primo anno di attività ha già registrato 12.000 presenze.
È proprio quest’ultimo progetto di rigenerazione urbana che rappresenta «un’altra pietra miliare nella storia della Fondazione», afferma Pesenti, che aggiunge «è un progetto che nasce da un legame forte che avevo personalmente con questo sedime ex industriale. Qui è nato un progetto di ricucitura e rigenerazione urbana con l’obiettivo di restituire alla città un polo artistico e culturale». All’interno di gres art 671, che si estende per circa 3000mq (più il giardino esterno), tradizione e innovazione si mescolano, coniugando il passato industriale e produttivo di Bergamo (lo spazio era un ex stabilimento industriale in cui si produceva il Gres, ndr) e riadattandolo alle esigenze moderne. La visione del nuovo polo è quella di promuovere e diffondere l’arte in tutte le sue forme attraverso mostre, workshop, eventi e collaborazioni con artisti locali e internazionali. Oltre a voler essere un luogo di socializzazione, di dialogo e di ispirazione aperto a tutti.
Testimonianza del notevole successo del nuovo hub della cultura e dell’arte contemporanea è la mostra, inaugurata il 14 settembre, «Between breath and fire» dell’artista serba naturalizzata americana, Marina Abramović, che resterà aperta fino al 16 febbraio 2025. Una delle prime iniziative, ma destinate a conferire grande visibilità e potenziale al polo di via San Bernardino 141.
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