Fra i tanti significati culturali e sportivi, la Millegradini ne ha anche uno civile, che riguarda tutti. È la mobilità, che per la Treccani è la condizione di ciò che è mobile, ma è anche l’attitudine e la capacità di muoversi con facilità. Insomma la possibilità di spostarsi liberamente e senza intoppi in un luogo o da un luogo all’altro. Un concetto tanto teorico quanto pratico che durante la Settimana Europea della Mobilità (quest’anno dal 16 al 22 settembre) si carica di un’accezione fortemente orientata alla sostenibilità e a uno stile di vita più salutare. Per noi e l’ambiente.
Sono queste le premesse sulle quali poggia e si inserisce l’edizione 2019 della Millegradini, evento podistico per eccellenza del calendario settembrino di Bergamo, in programma per il prossimo 22 settembre.
La manifestazione diventa anche l’occasione per osservare i nostri spazi cittadini sotto una nuova luce: la città deve ripensarsi, modificarsi ed evolversi, affinché questa facilità a muoversi diventi una condizione necessaria e irrinunciabile. Per tutti e quanto più estesamente possibile.
Tutto questo non è un mero esercizio retorico, bensì una condizione che gli organizzatori della Millegradini e lo stesso Comune di Bergamo hanno deciso di abbracciare gradino dopo gradino. Del resto, i bergamaschi sono persone pratiche. Ecco allora che accanto ai finanziamenti delle opere di abbattimento delle barriere architettoniche si sono sviluppate molte altre iniziative collaterali, dedicate all’inclusione e alla partecipazione.
La Zerogradini
Tra i diversi percorsi della Millegradini, da diversi anni fa la sua comparsa anche la Zerogradini. Un itinerario speciale nato dalla sinergia tra gli organizzatori e il Progetto Senz|acca, insieme agli altri gruppi e associazioni di volontariato della città.
L’idea e l’obiettivo del progetto sono già insiti nel suo nome: creare un percorso sociale assistito che abbatta ogni barriera architettonica, rendendo fruibili tutti i principali punti di interesse, musei e monumenti della città. Una camminata accessibile a persone con disabilità motorie, problemi di mobilità, anziani, famiglie con bimbi piccoli e donne in dolce attesa. Dove ogni gradino viene sostituito da rampe, pedane, ascensori, scivoli e spostamenti con mezzi dedicati.
Lavori in corso in Città Alta
La mobilità è un ambito che lo stesso Comune di Bergamo si sta impegnando a sostenere sempre di più. Così, non mancano le buone notizie: come quella del finanziamento di oltre 350mila euro destinato a un opere pubbliche su larga scala per la sistemazione dei percorsi pedonali, la messa in sicurezza di alcuni passaggi critici e l’abbattimento di barriere architettoniche. Tra gli interventi più significativi presto sarà realizzato un nuovo attraversamento alla porta San Giacomo, oltre che la sistemazione del marciapiede in via Simone Mayr, delle fermate dell’autobus ATB alla Fara e in via Osmano e dei percorsi pedonali di Colle Aperto.
Grande attenzione è dunque riservata all’area delle mura di Città Alta, anche sul piano dell’accesso a persone con difficoltà motorie. Da un lato, l’inizio dei lavori per la costruzione di una rampa a Porta Sant’Agostino verso gli spalti di San Michele è previsto già per questo settembre. Dall’altro, pare sia in fase di valutazione un progetto volto a favorire il transito di carrozzine e passeggini presso la Porta San Giacomo, uno dei punti più critici per quanto riguarda l’accessibilità.
Un teatro per tutti
Recentissima è inoltre la notizia di una nuova iniziativa che vede come protagonista il Teatro di Sant’Andrea (foto sopra). L’edificio risale al 1951, quando il parroco della parrocchia decise di adibire la cripta della chiesa a centro di aggregazione per la comunità compresa tra via Porta Dipinta e il prato della Fara. Da cineteatro ad oratorio, per un certo periodo la sala del locale è stata anche un campetto di pallavolo, pallacanestro e calcio. Questo prima di essere soppiantata definitivamente dall’Oratorio del Seminarino negli anni Novanta.
La svolta arriva però nel 2017, quando il direttore artistico Claudio Morandi e il docente Giuliano Gariboldi del Centro Universitario Teatrale si mettono in comunicazione con don Giovanni Gusmini e, dalla loro sede a Loreto, decidono di trasferire nel teatro la loro associazione. Dal 2018 i locali ospitano periodicamente spettacoli e saggi del C.U.T., mentre un finanziamento da parte della Brembo S.p.A. ha permesso di sistemare l’impianto elettrico e di riscaldamento, i serramenti, le attrezzature e la pavimentazione originale. Prima dell’inaugurazione (il prossimo 9 ottobre) è previsto però un ulteriore intervento, sul quale si riaffaccia anche la Millegradini.
La manifestazione, in collaborazione con la Parrocchia di Sant’Andrea, l’Università degli Studi di Bergamo e il Rotary Club Bergamo Nord, aderisce infatti a un progetto sociale speciale: il finanziamento per la creazione di un servoscala portacarrozzine per agevolare l’accesso al Teatro di Sant’Andrea. In questo modo, lo scalone di ventitré grossi gradoni che precede l’ingresso al locale non sarà più un ostacolo insormontabile.
Della quota versata da ogni partecipante per l’iscrizione all’evento, 0,50 € verranno infatti devoluti per l’intervento di eliminazione della barriera architettonica.
Come iscriversi alla Millegradini 2019
Grazie al suo perfetto bilanciamento tra sport, turismo cultura e inclusione, dal 2011 la Millegradini continua a crescere e abbattere ogni record. Questo grazie a un lavoro continuo e a una proposta alla quale collaborano giorno dopo giorno moltissime associazioni, enti e gruppi.
Anche per l’edizione 2019 sono aperte le iscrizioni. Tra i diversi vantaggi dell’adesione alla Millegradini vi sono l’accesso libero a musei, enti, luoghi storici e chiese aderenti, la possibilità di usufruire gratuitamente dei mezzi di trasporto ATB e TEB per l’intera giornata e il kit (comprensivo della maglietta), che sarà possibile ritirare presso i centri convenzionati.
Per maggiori informazioni e iscrizioni è possibile visitare il sito:
https://www.ecodibergamo.it/stories/eppen/outdoor/millegradini_1317679_11/