Tra le mete più gettonate in questa tarda estate, il lago d’Iseo e i bacini lacustri più in generale continuano a godere della predilezione di visitatori e turisti. Se infatti l’abbassamento delle temperature ci ha fatto desistere dalle abituali tappe sulle spiagge locali, la tregua dal caldo e il clima mite stuzzicano la voglia di una bella gita fuoriporta.
Non è necessario guardare troppo lontano per trovare spunti e idee capaci di assecondare questo desiderio diffuso di aria aperta. Tanto meglio se in sicurezza e relax.
In gita sul trenino storico
L’arrivo di settembre vi avrà creato un certo malcontento se come noi siete tra coloro che sognavano di saltare a bordo dell’Hogwarts Express, ma non avete ricevuto l’agognata lettera di ammissione alla scuola di magia. Tuttavia, anche se siamo (e restiamo) dei babbani qualsiasi, non è il caso di farne una tragedia. Possiamo consolarci con una gita sui treni storici della linea turistica del Sebino Express.
Sbuffando placidamente attraverso la pianura lombarda, il 27 settembre la splendida locomotiva a vapore dotata di carrozze anni ’30 partirà da Milano, con tappe a Treviglio Ovest e Bergamo. Destinazione del viaggio: la stazione di Paratico-Sarnico, ideale per avventurarsi alla scoperta delle molte attività che il lago d’Iseo ha da offrire. Passeggiate nella natura, itinerari artistici o magari un semplice gelato sul lungolago di Sarnico. Il tutto con un biglietto gratis per bambini e ragazzi fino ai 14 anni. Non vi resta che prenotare il vostro posto e salire in carrozza.
In bici lungo la ciclovia dei Laghi nord
Se siete degli amanti delle due ruote e non disdegnate un po’ di sano movimento, potete lanciarvi lungo la ciclabile che da Bergamo si snoda tra collina e pianura fino al lago. Un percorso incorniciato dai panorami della Valcalepio, tra vigneti e campi coltivati, consigliata per chi ha già un buon allenamento.
Dalla stazione di Bergamo, il percorso tocca Seriate, Bagnatica, Costa di Mezzate, Grumello del Monte e Castelli Calepio, costeggiando il fiume Oglio per poi giungere a Sarnico, in un’alternanza di passaggi su strada e ciclabile, con alcuni tratti sterrati.
Se siete particolarmente prestanti, in alternativa (o come continuazione) potrete anche fare il periplo del lago d’Iseo, per ammirare tutte le sfaccettature paesaggistiche che l’area può offrire.
Visitare l’isola lacustre più grande d’Europa
Dopo una corsa sul treno storico o in bici, perché non dedicarsi a una romantica gita in battello? Solcando le acque del Sebino a bordo dei traghetti di linea, potrete raggiungere Montisola e da qui passeggiare sulle sue rive o spingervi tra sentieri verso il Santuario della Madonna della Ceriola.
Nonostate i vostri occhi non saranno abbracciati dalla variopinta tavolozza della Festa di Santa Croce di Carzano (evento quinquennale che si sarebbe dovuto tenere proprio in questi giorni ma che è stato rimandato al 2021), attraversando le piccole frazioni dell’isola sarete catapultati in un universo di cortili, strade, muretti in pietra, chiazze di oleandri e boschi che a tratti si aprono, per offrire una visuale d’eccezione sul panorama circostante.
Sentirsi piccoli sulle panchine giganti
A proposito di panorami d’eccezione, come non citare uno dei fenomeni turistici che, negli ultimi anni, si è diffuso a macchia d’olio nei centri che costellano l’area? Molte delle escursioni predilette per uscite in famiglia infatti ruotano attorno alle cosiddette panchine giganti: le Big Bench.
Per chi non ne avesse mai sentito parlare, si tratta di installazioni artistiche fuori scala volte a valorizzare punti di grande interesse turistico e paesaggistico, connettendoli ai centri attraverso percorsi adatti a tutti. Ad accomunare le panchine infatti (oltre alla misura) ci sono le visuali straordinarie di cui si può godere sedendovisi sopra. Un ottimo modo per tornare bambini e passare un pomeriggio immersi nella natura. Sul lago ne troviamo a Rogno, tra Riva di Solto e Fonteno (con partenza dalla piazza di Fonteno), a Pilzone e a Sale Marasino.
L’incanto di orridi e rocce a picco sul lago
Architetture naturalistiche, maestose pareti di roccia verticali che si tuffano nelle acque smeraldo, restituendo visioni di luoghi esotici e affascinanti. Uno stratificarsi di elementi naturali abbraccia lo sguardo di chi si avventura lungo le rive della costa bergamasca del lago d’Iseo, nella zona di Riva di Solto.
In quest’area la natura lascia spazio a visioni selvagge, dominate dall’orrido del Bogn di Zorzino. Frequentato da bagnanti durante i periodi estivi, nelle stagioni più calme regala un angolo paradisiaco defilato e sontuoso, che è possibile raggiungere dal paese camminando sul lungolago e poi lungo la ciclopedonale che costeggia le acque. Da vedere.
Un bosco incantato tra il lago e il fiume
Il ricordo di fiabe silvestri abitate da fate e gnomi si risveglia negli avventurieri diretti al Parco dei Tassodi di Paratico, raggiungibile in comodità dall’antica stazione del paese.
Inaugurato nel giugno del 2019 dopo un’opera di conservazione e la creazione di una passerella in legno di 300 metri attorno al suo perimetro, il bosco rappresenta un’oasi di rara bellezza a cavallo tra il lago e il fiume Oglio. Un incontro che dà origine a un ecosistema delicato di piante acquatiche e fauna lacustre, perfetto per la nidificazione dell’airone cenerino.
Per ammirarne le specie in tranquillità, l’area è dotata di appositi punti di osservazione. Regola tassativa per l’accesso è il silenzio.
In cammino sull’antica via Valeriana
Proseguiamo a piedi sulla sponda bresciana del lago d’Iseo in un viaggio che trasuda atmosfere medievali e bellezza. La strada Valeriana è un antico percorso pedemontano, che con un’estensione di circa 24 chilometri si sviluppa da Pilzone fino a Pisogne.
Recuperata e riaperta nel 2002, da questo sentiero un tempo si dipartivano sentieri e mulattiere che collegavano la zona alla Valcamonica. Oggi è frequentata da escursionisti alla ricerca di atmosfere bucoliche e campestri, con sentieri punteggiati da uliveti, macchie boscose, muretti in pietra, chiesette, santuari e cappelle, che contribuiscono a donarle un animo pittoresco. Vista la sua lunghezza e la presenza di dislivelli notevoli in alcuni passaggi, il consiglio è di percorrerla per tratti. In particolare, bello e semplice il sentiero fino a Marone, con località panoramiche nella zona di Sulzano e Sale Marasino.
Vedere le Piramidi senza andare in Egitto
Concludiamo la nostra gita fuoriporta proprio sulla sponda orientale del Sebino. Nella frazione di Cislano in direzione di Zone un’altra area naturalistica ci aspetta: la Riserva delle Piramidi di Zone.
Un parco che si estende per una ventina di ettari e dove è possibile osservare un fenomeno unico e curioso. Qui, le altissime piramidi sovrastate da enormi massi dominano il paesaggio, tradendo un processo di erosione di depositi di sabbia e pietra che nel tempo ha dato vita a lingue che raggiungono i 30 metri d’altezza. A proteggere i fusti dall’erosione, solo i grossi massi a mo’ di cappello e uno strato di argilla sulle loro pareti.
Dall’ingresso posto in corrispondenza del parcheggio, vicino al parco giochi e alla deliziosa Chiesa di San Giorgio, in circa un’ora e mezza di cammino e un dislivello di 200 metri potrete così ammirare i maestosi giganti, intervallando il giro ad anello con soste presso i cartelli informativi, per approfondire questo curioso fenomeno.
- Otto cose da fare in una gita fuori porta sul lago d’Iseo
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