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Mapello “Lungo il viale” per riscoprire sapori e tradizioni

Articolo. Mapello non rinuncia al suo weekend fra rievocazione storica e enogastronomia del territorio. Il 12 e 13 settembre sulla suggestiva strada sterrata che collega il Santuario della Madonna di Prada al centro del paese. E ci sarà anche L’Eco Café

Lettura 2 min.
(Marin Forcella)

Saranno poco meno di 50 i banchetti posizionati lungo il percorso che collega il centro del paese con il Santuario della Madonna di Prada. Mentre l’intenzione degli organizzatori resta quella di doppiare il successo di una manifestazione che l’anno scorso, con la sua prima edizione, ha voluto fortemente riportare in primo piano i luoghi storici del comune dell’Isola. Durante una domenica vissuta serenamente in famiglia fra giochi medievali, degustazioni e visite guidate.

Il programma del fine settimana prevede per sabato 12 settembre Mapello medievale. Una serie di appuntamenti che culminano con la rievocazione storica della battaglia fra guelfi e ghibellini che ebbe luogo proprio a Mapello. I protagonisti di domenica 13, invece, saranno i produttori dell’agroalimentare bergamasco ma non solo.

Degustazioni e scoperte di sapori saranno al centro di quello che vuole essere, prima di tutto, un momento di riscoperta dei luoghi che troppo spesso siamo abituati a dare per scontati, come spiega Silvano Ravasio, assessore alla cultura di Mapello e presidente di Promoisola: “Si va dalla storia, alla tradizione, all’enogastronomia, proprio cercando di riscoprire la cultura di questi luoghi attraverso diverse sfaccettature”.

Tra i produttori di questa edizione anche alcune bancarelle in arrivo dal Piemonte con vini, formaggio e castagne, segno dell’attrattiva che questo appuntamento, seppur nato da poco, riesce ad avere anche fuori regione, come spiega ancora Ravasio: “Abbiamo voluto accettare la richiesta, anche se al centro della giornata resta la promozione dell’enogastronomia bergamasca, perché uno degli obiettivi di Lungo il viale è proprio la promozione del nostro territorio, dei suoi luoghi e della sua storia”.

I luoghi, appunto. Dare vita a una manifestazione annuale di questo tipo significa soprattutto impegnarsi a mostrare realtà quotidiane sotto un’altra luce, restituendogli quel valore storico e artistico che gli è proprio. Il borgo storico di Mapello, con le sue vie. Ma anche e soprattutto con quel Santuario che si sta candidando per diventare luogo del cuore del Fai 2020, con tutto ciò che ne consegue, dai finanziamenti per il restauro alla conoscenza turistica.

La speranza di domenica sarà anche questa, ovvero che i molti che si ritroveranno a percorrere, magari per la prima volta, il lungo Viale di Prada, circolanti dai suoi 200 tigli, per sedersi e riposarsi all’ombra del Santuario della Madonna di Prada, possano decidere di sostenere la causa e votare. Per questo c’è tempo fino al 15 dicembre, sul sito iluoghidelcuore.it (link sopra) o lasciando la propria firma alla manifestazione, oppure ancora presso gli esercenti di Mapello.

In aggiunta alla riscoperta di sapori e tradizioni, domenica pomeriggio alle 16 sono anche previste due visite guidate: una culturale alla scoperta del Santuario e del borgo storico e una naturalistica tra i boschi intorno all’area che garantiscono una semplice escursione, ma significativa per le scoperte che permettono di fare. Oltre che camminando, gli organizzatori hanno pensato anche ad escursioni su due ruote, in questo caso quelle dell’e-bike, in programma sia domenica mattina che nel pomeriggio. Il tour per i ciclisti prevede la scoperta del Monte Canto che sovrasta Mapello passando per cantine e degustazioni.

A fare da cornice alla due giorni di Mapello c’è la consapevolezza che i bergamaschi hanno voglia di riscoprire il loro territorio. Lo conferma Silvano Ravasio, parlando degli appuntamenti di PromoIsola e lo si percepisce altrettanto nei discorsi quotidiani di chi partecipa a uno dei qualsiasi eventi in programma. “C’è voglia”, questo si sente dire dai più, voglia di ritrovarsi e fare festa. Anche se, ammettiamolo, pubblico e curiosi durante queste manifestazioni non sono mai mancati, ma è indiscutibile che il periodo di confinamento e le difficoltà vissute a cavallo fra l’inverno e la primavera 2020 abbiano aumentato il desiderio di riscoprire le bellezze del territorio, dando a queste manifestazioni un valore nuovo e differente. Sono emozioni percepite sia dagli organizzatori che da chi le frequenta e che possono ben sottolineare il valore aggiunto di quest’ultimo fine settimana di festa, prima che anche le scuole inizino le loro lezioni e tutto torni alla nuova normalità a cui ci stiamo, lentamente, abituando.

Sito PromoIsola