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Il Villaggio della Montagna, la novità della Fiera dei Territori 2021

Articolo. Un’area esperienziale in cui tutti potranno conoscere le discipline sportive invernali e i suoi principali protagonisti, come la medaglia d’argento di biathlon Pieralberto Carrara. Con conferenze legate al turismo d’alta quota, a Milano-Cortina 2026, all’accessibilità e alla sostenibilità

Lettura 5 min.

“Sulle cime più alte ci si rende conto che la neve, il cielo e l’oro hanno lo stesso valore” disse Boris Vian, scrittore e cantautore francese del Novecento, nonché grande amante della montagna. E ancora: “le Alpi sono un paese dove il cielo profondo, stanco di essere blu, si è sdraiato sulla montagna”. È proprio questo il messaggio che spinge gli organizzatori di Agritravel & Slow Travel Expo – la Fiera dei Territori che promuove il turismo lento e sostenibile a livello locale, nazionale e internazionale (17-19 settembre, Polo fieristico di via Lunga) – a dedicare uno spazio speciale alla montagna: luogo d’imprescindibile contatto con la natura, la cultura e l’enogastronomia, tesoro da valorizzare e conservare per le generazioni future.

Un Villaggio per la Montagna

Presso gli spazi di Fiera Bergamo, durante i giorni di Agritravel & Slow Travel Expo, si potrà entrare in un vero e proprio ‘Villaggio della Montagna’, un’area esperienziale finalizzata a dare il giusto valore al turismo d’alta quota e alle esperienze che può offrire la montagna. Nell’area esterna saranno allestite una pista di sci di fondo artificiale; un poligono di biathlon; un circuito Pumptrack, adatto a tutti gli sport che prevedono ruote e rotelle; un Circuito offroad in terra battuta per i test drive di MTB ed E-bike e un Percorso di nordic walking.

Uno spazio particolare sarà dedicato alle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026: alcuni importanti atleti olimpionici bergamaschi interverranno sulle opportunità turistiche ed economiche di questo evento, raccontando episodi personali, ricordi e sfide che questa occasione pone a tutto il nostro territorio.

Nell’area interna, invece, durante i tre giorni di Agritravel saranno presenti alcuni atleti delle varie discipline, l’Esercito con il Comando Truppe Alpine, le squadre di soccorso alpino militare e il Centro Sportivo Esercito, una realtà d’eccellenza per le discipline invernali in Italia. Ci siamo fatti anticipare qualcosa dagli sportivi presenti in Fiera, per farci raccontare le loro esperienze in montagna, il loro lavoro e ciò che per loro significano turismo e accessibilità.

Carolina Tiraboschi, la montagna come casa

“Il mio primo sport è stato lo sci di fondo, a cinque anni”. Inizia così Carolina Tiraboschi, atleta e insegnante di sci di Valpiana di Serina. “Ho iniziato a livello agonistico e sono entrata nella nazionale di biathlon intorno agli anni Novanta e, fino a vent’anni, ho gareggiato sia di fondo che di biathlon, partecipando a gare di coppa del mondo.” Arriva poi la famiglia e la voglia di fermarsi un po’, ma mai troppo: “Ho poi intrapreso la strada dell’insegnamento: ho fatto il corso di maestra di sci, allenatrice di biathlon e allenatrice di fondo. Verso i 40 anni son passata alla corsa in montagna e sci alpinismo. Fresca dei 39 km corsi alla MAGA Skymarathon, la gara di casa che arriva a Serina, commenta, ridendo: “Ora questi sport li pratico ancora, non più a livello competitivo ma ogni tanto mi diverto a fare ancora qualche allenamento particolare o qualche garetta!”

In Fiera ci saranno eventi legati ad ognuna delle discipline sopracitate. Per lo skyrunning, un focus sarà l’evento “Stambec! L’essenza dello Skyrunning”, in cui il campione bergamasco Mario Poletti presenterà questo sport estremo e suggestivo. Per quanto riguarda lo sci alpinismo, invece, un importante appuntamento sarà “SKIMO”, in cui si celebrerà finalmente l’inclusione di questa disciplina tra gli sport olimpionici invernali, proprio a partire dalle Olimpiadi di Milano-Cortina 2026.

Fra i suoi corsi di specializzazione, Carolina Tiraboschi si è formata anche per l’insegnamento di queste discipline ai disabili. “Non è tanto ciò che io do a loro, quanto più ciò che loro trasmettono a me. La montagna deve diventare un luogo accessibile anche per loro, perché è giusto che la vivano. Questo, però, deve avvenire nel rispetto anche degli ambienti montani e delle loro unicità.”.

“Per me la montagna è casa. Ci sono nata, ci lavoro… è parte di me. È uno sfogo, uno stimolo, un qualcosa che sento dentro”. Per questo motivo, al di là dell’evento sportivo (ed economico), le Olimpiadi Milano-Cortina 2026 sono per Carolina Tiraboschi un modo per esaltare le bellezze dei nostri luoghi. L’Olimpiade è il non plus ultra di un atleta, commenta: “…è il mio unico rammarico il non essere riuscita a parteciparvi e, averle qui vicino a casa, è di grande soddisfazione.

“Il fatto che la gente riscopra la montagna come luogo di turismo mi fa molto piacere ed è assolutamente positivo: anche per me, lavorando in montagna, il turismo è fondamentale”. Giustamente, davanti a questi benefici, ci sono però anche aspetti da gestire che Carolina, da amante della montagna, non manca di sottolineare: Sono un po’ rammaricata, a volte, di camminare su sentieri sporchi e inquinati: resto sempre del parere, però, che su questo dobbiamo lavorarci parecchio. Dobbiamo un po’ tutti rimboccarci le maniche e metterci tutti una mano sul cuore per mantenere e migliorare il rispetto verso la natura: ben pochi, oggi, sanno cosa vuol dire questa parola”.

Pieralberto Carrara, l’argento a Nagano 1998

Ex atleta di biathlon a livello internazionale, Pieralberto è stato in squadra nazionale e ha partecipato a quattro Olimpiadi: Calgari 1988, Albertville 1992, Lillehammer 1994 e Nagano 1998. “In coppa del mondo ho portato a casa diversi risultati importanti, soprattutto nelle gare in staffetta perché eravamo una squadra molto forte, ma il risultato più importante della mia carriera è arrivato nel 1998 alle mie ultime olimpiadi quando ho vinto un argento nella gara individuale di 20 km.

Non mancherà, in Fiera, il poligono di Biathlon: nel circuito di sci di fondo sarà dedicata un’area a questa disciplina, per farla conoscere a tutti e, perché no, per ispirare qualche bambino a intraprenderla. Per Pieralberto la montagna è uno stile di vita. “Sono nato e cresciuto in montagna, una montagna che mi ha insegnato cosa significa far fatica. Fin da piccolo, quando non dovevo aiutare mio padre nel lavoro, salivo sulle montagne vicino a casa e per me era la cosa più bella del mondo!” Poi, crescendo, le montagne sono diventate la sua palestra di allenamento e ora, che sono passati un po’ di anni, quando ha del tempo libero ne approfitta sempre per fare delle camminate. “Frequentare le montagne è secondo me il modo migliore per stare bene: non solo fisicamente, che con l’età un po’ di pancetta mi sta venendo, ma soprattutto per liberare la mente da tutti i pensieri e i problemi del quotidiano”.

Assiduo frequentatore della montagna, Pieralberto vede nel turismo di montagna una grande occasione di sviluppo per le attività locali. Non nega, però, che quello montano sia un ambiente particolare, in cui “bisogna però essere consapevoli e coscienti di quello che si fa. Ogni passeggiata, anche la più semplice, va fatta con coscienza, bisogna sapere quali sono le proprie capacità e avere i mezzi giusti per affrontarla. Conoscere la montagna significa poi rispettarla, prendersene cura.

Ha partecipato a quattro Olimpiadi nel corso della sua vita e avere le Olimpiadi 2026 vicino a casa lo riempie di orgoglio. “Per me quelle di Milano-Cortina hanno un significato particolare perché mi ricordano mio suocero Gianni Carrara, scomparso purtroppo prematuramente nel 1992, che nel 1956 aveva partecipato alle Olimpiadi di Cortina. È stato per me un grande maestro e una delle persone che più ha creduto in me”.

La montagna scorre nelle vene di questa famiglia, tant’è che Pieralberto non manca di sottolineare con orgoglio a chi ha lasciato le redini della sua passione, il biathlon: “Spero di poter fare il tifo a mia nipote Michela Carrara, alle prossime Olimpiadi di Cortina. È anche lei un’atleta di biathlon molto promettente!”.

Per quanto riguarda l’accessibilità della montagna ai disabili motori, Pieralberto credo che rendere la montagna accessibile ai disabili motori sia importante ma, allo stesso tempo, molto difficile. “So di persone che hanno accompagnato disabili in montagna e che non è stata un’impresa da poco. Bisogna prevedere tutto, perché anche una pioggia improvvisa che per noi non sarebbe nulla per persone disabili diventerebbe un rischio”.

Cristian Belingheri: da atleta a istruttore di snowboard

Ex atleta di snowboard e ora allenatore e istruttore nazionale, ad Agritravel “mi muovo per l’associazione sportiva che si occupa di promuovere lo snowboard tra i bambini”. Imperdibile appuntamento in Fiera, infatti, sarà la pista Kidtosnow, per promuovere l’approccio dei più piccoli alle discipline sportive invernali. Un altro evento importante sarà “SBX”, in cui si parlerà dell’evoluzione della disciplina dello Snowboard Cross con la presenza di Michela Moioli.

Cristian Belingheri con l’accessibilità della montagna ai disabili motori ci ha avuto a che fare personalmente. “La gran parte delle mie esperienze sono in ambiente invernale e con impianti di risalita, in questo contesto abbiamo organizzato proprio nella stagione scorsa la tappa finale di coppa del mondo paralimpica di snowboardcross a Colere. È stata una bellissima esperienza!”

Un evento importante, a proposito, sarà “Tutti in quota! La montagna accessibile per tutti”. Grazie alla collaborazione tra operatori ed Enti pubblici e privati, infatti, si rendono concrete le esperienze in montagna anche per persone con esigenze specifiche. Un focus particolare sarà dedicato alle Paralimpiadi, con la presenza di atleti.

Non mancate, quindi, a questo imperdibile appuntamento di incontro con la montagna. È un’occasione per riscoprire il turismo d’alta quota e le discipline che la caratterizzano e, perché no, di rimetterci in gioco con ai piedi un paio di sci o una tavola da snowboard.

Sito Agritravel & Slowtravel Expo

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