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Dai “sogni verticali” di Angelika Rainer alle imprese di Rosa Morotti. A Nembro le montagne si tingono di rosa

Articolo. Al via sabato 7 ottobre la rassegna «Le montagne in rosa incontrano Nembro». Prima ospite, nella frazione di Lonno, Sara Bonfanti, con il racconto dei suoi sette mesi di cammino lungo il Sentiero Italia CAI. Angelika Rainer, Lola Delnevo e Rosa Morotti condivideranno nelle settimane seguenti storie di alpinismo estremo e scalate su ghiacci, ma anche storie di rinascita, sempre in alta quota

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Angelika Rainer scala le Helmcken Falls (© Klaus Dell’Orto)

Cammino sui sentieri delle Orobie fin da quando ero bambina. Ho raggiunto più volte il rifugio dedicato a Luigi Albani, che per primo salì la parete nord della Presolana. Ho scattato fotografie al Curò, ricordando l’appassionato alpinista bergamasco di cui il rifugio porta il nome. E ancora, potrei citare i fratelli Calvi, Nani Tagliaferri, Cesare Benigni.

Ammetto di non essermi ancora imbattuta in un rifugio dedicato ad una donna. Ne scopro alcuni navigando in rete: sul versante est del Monte Civetta, sorge il rifugio Maria Vittoria Torrani, dedicato ad un’omonima alpinista milanese. C’è il Barbara Lowrie sulle Alpi Cozie, in val Pellice. Si chiama così perché a costruirlo furono Walter e Barbara Lowrie, una coppia canadese. E poi, naturalmente, c’è Capanna Regina Margherita, il rifugio più alto d’Europa, inaugurato due secoli fa alla presenza della regina Margherita di Savoia, un’altra grande appassionata di vette. Di donne alpiniste forse non parliamo abbastanza, ma se ne contano già dalla fine dell’Ottocento: Beatrice Tomasson, che nel 1901 conquistò la parete sud della Marmolada, Vittorina “Vitty” Frismon, tra le prime ad arrampicare su vie di sesto grado. E ancora, Ninì Pietrasanta, la regina del Monte Bianco.

Raccontare le donne che scalano cime, anzi, far raccontare le donne che scalano cime, è l’obiettivo di «Le montagne in rosa incontrano Nembro», rassegna promossa dal CAI Nembro, dal Gruppo Alpinistico Nembrese (GAN) e dall’amministrazione comunale. In programma quattro incontri gratuiti, tra ottobre e novembre, ospitati in tre diverse località di Nembro (la sede GAN, la sede CAI e l’Auditorium Modernissimo) e presso Villa Pellicioli, nella frazione di Lonno.

«Volevamo coprire il più possibile il nostro territorio, non solo Nembro con il suo Auditorium, che è un po’ il nostro fiore all’occhiello. Per questo abbiamo deciso di proporre un incontro nella frazione di Lonno» sottolinea Francesco Brusamolino, assessore allo sport del Comune di Nembro. «Sarà una location un po’ particolare, che ci sta mettendo alla prova a livello logistico, ma stiamo facendo di tutto per organizzarla al meglio!».

Il programma

Storie di alpinismo estremo e di cammino, ma anche storie di rinascita. Si comincia sabato 7 ottobre alle 20.45 presso Villa Pelliccioli, a Lonno. Sara Bonfanti racconterà il Sentiero Italia CAI , che ha percorso nella sua interezza in solitaria, dopo due mesi in compagnia di un amico. Parliamo di sette mesi di cammino, oltre 7mila chilometri da Muggia (in Friuli Venezia Giulia) a Santa Teresa Gallura (in Sardegna). Un trekking di alta montagna, che attraversa le Alpi e gli Appennini. Percorrendo il Sentiero Italia, Sara ha imparato a non preoccuparsi, come ha rivelato in un’intervista al CAI: «Sto imparando a vivere nel qui e ora: so che, anche quando si presentano problemi, le soluzioni arriveranno. Ho la sensazione di cominciare a ragionare in modo più leggero. Anche se sto seguendo un sentiero molto duro, la semplicità regna sovrana: più una cosa è semplice, meglio è». L’arrivo di Sara a Nembro si deve ad un incontro fortunato proprio con un cittadino di Lonno: Ugo Ghilardi, noto in bergamasca per le sue imprese in bicicletta.

Giovedì 12 ottobre alle 20.45, la sede GAN di Nembro in via Case Sparse Saletti accoglierà Angelika Rainer. Nata a Merano, è stata la più giovane ad aver vinto una coppa del mondo di arrampicata su ghiaccio. Ha vinto inoltre tre Campionati del mondo consecutivi, nel 2009, nel 2011 e nel 2013. Da ormai una decina d’anni è un punto di riferimento nelle alte difficoltà sia su ghiaccio che su dry tooling e anche su roccia, dove ha salito vie fino al 9a. A Nembro, condividerà con tutti i presenti l’emozione di tutti questi “sogni verticali”, molti dei quali ancora da affrontare.

Eleonora Delnevo, per tutti “Lola”, sarà invece la protagonista del terzo incontro, in programma giovedì 9 novembre alle 20.45 nella sede CAI di Nembro, in via Gavarno 79. Originaria di Arcene, oggi residente ad Albino, si è avvicinata alla montagna durante gli studi universitari. Nel 2015 un incidente su una cascata di ghiaccio in Val Daone l’ha costretta su una sedia a rotelle. Lola ha saputo reagire, compiendo, anche senza l’uso delle gambe, un’impresa che solo i più grandi sono riusciti a compiere: la scalata di El Capitan, la montagna più famosa dello Yosemite National Park. Oggi pratica arrampicata, canoa, sci, handbike. Ma la sua vera passione, ha confessato, è rimasta la montagna.

Chiuderà il ciclo di incontri, venerdì 17 novembre alle 20.45 nell’Auditorium Modernissimo di Nembro (piazza della Libertà), una nembrese doc: Rosa Morotti. Anche la storia di Rosa è una storia di rinascita e riscatto: nell’aprile del 2007 perse il marito, mentre tentavano insieme di raggiungere la vetta del Dhaulagir, sull’Himalaya, poi il compagno, Norbert Joos, celebre alpinista svizzero, scomparso sul Bernina. La montagna, nonostante le sofferenze che le ha recato, non l’ha mai lasciata. Nell’estate appena trascorsa, Rosa ha organizzato una spedizione in Bolivia per ricordare lo zio Carlo Nembrini, morto 50 anni fa proprio in quella zona, il marito Sergio Dalla Longa, ma anche tutti i nembresi portati via dal Covid negli scorsi anni, tra cui i suoi genitori. Grazie a Rosa, sulle Ande esiste ora una via intitolata ai nembresi.

Un’attenzione particolare al mondo femminile

Alle donne, soprattutto a coloro che esercitano mestieri o coltivano passioni spesso ritenute “maschili”, il Comune di Nembro ha sempre rivolto una specifica attenzione. Nel 2022, grazie all’Associazione Amici della Biblioteca e con il sostegno dell’amministrazione, è nata «Il Genio delle donne», kermesse dedicata all’ingegno femminile in tutti i campi del sapere. Dopo una prima edizione di successo, che ha messo al centro il talento femminile in campo artistico, tra letteratura, poesia, danza e musica; ne è seguita una seconda, dedicata quest’anno alle donne nella scienza .

Con «Le montagne in rosa incontrano Nembro», l’appuntamento sale adesso in alta quota. D’altronde, montagna è un sostantivo femminile.

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