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Correre fino a Capo Nord e ritorno con la virtual sgambada di Pasqua

Articolo. L’iniziativa dei Runners Bergamo per il 3, 4 e 5 aprile ha come obiettivo portare il maggior numero di persone a correre, separatamente e rispettando le norme in vigore

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Dagli Stati Uniti alla Scozia, da Tokyo a Bergamo. La pandemia ha costretto i corridori di tutto il mondo a rallentare, ma non li ha fermati, né ne ha mutato lo spirito. Il 4 ottobre 2020, più di 37.000 runners hanno completato la prima edizione “virtuale” della maratona di Londra. Hanno indossato le stesse scarpe che avrebbero usato per gareggiare, i pantaloncini corti, e hanno macinato 42.195 metri in solitaria, monitorando il tempo con un’app. Si sono svolte “da remoto” anche la Boston Marathon 2020 (la più antica tra le maratone annuali), la Great Scottish 2021 Challenge, la maratona di Murcia, in Spagna. La Tel Aviv Samsung Marathon, il più grande evento sportivo dello Stato di Israele, ha persino lanciato un bellissimo slogan: All Running Together Separately ovvero correndo tutti insieme, separati.

I circa 500 membri dell’associazione Runners Bergamo non sono stati meno creativi. A dicembre, hanno trasformato la loro tradizionale sgambada, una corsa non competitiva in partenza al Lazzaretto, in un appuntamento a distanza a cui hanno partecipato circa 200 persone, di cui è possibile vedere le fotografie sul sito dell’associazione. Non potendo ancora tornare on the road, i Runners organizzano ora una virtual sgambada di Pasqua. Per tre giorni - 3, 4 e 5 aprile - tutti gli iscritti all’evento correranno in prossimità della propria abitazione o nel comune di residenza, nel rispetto delle norme anti-Covid. L’iniziativa è gratuita e aperta a tutti, atleti tesserati e non. Le regole sono semplici: basta richiedere un pettorale a [email protected] . Nei giorni della sgambada, i partecipanti dovranno scattarsi una foto, inviarla all’associazione e scrivere (senza barare!) quanti chilometri sono stati percorsi. La sgambada si chiuderà con un’estrazione di premi offerti da Runners Bergamo e dal negozio Ready To Run di Torre Boldone. Per i bambini sotto i 10 anni sarà prevista un’estrazione riservata.

Non premieremo chi corre di più – ha spiegato Mario Pirotta, segretario del gruppo e ultramaratoneta di Ranica –. Ciò che vogliamo è tenere vivo il team, divertirci e far correre la gente”. A una settimana da Pasqua, l’evento ha già raccolto 200 iscritti, compresi due cani. “Ho calcolato che la distanza da Capo Nord, andata e ritorno, è di 7.800 km circa. Se arriviamo a 300 persone e corriamo un po’ ciascuno, in tre giorni dovremmo farcela”, ha riso Pirotta. L’atleta è convinto che tutti possano darsi al running, ovviamente con un approccio graduale e il giusto allenamento. “Cominciamo a correre fin da bambini, ancora prima di camminare. Ieri, alcuni runners di Bergamo hanno partecipato a una gara di 24 ore di corsa. C’era anche un ottantenne”.

Oggi il mondo del running non conosce limiti, né di età né di sesso. Non è sempre stato così. Negli anni Sessanta, per esempio, alle donne non era permesso partecipare alla maratona di Boston perché, secondo i giudici, fisicamente incapaci di correre una maratona. Nel 1966, Roberta Gibb decise di presentarsi comunque. Si nascose in un cespuglio, per paura di essere riconosciuta, e si confuse poi tra i 540 uomini presenti. Dopo Gibb, sempre più donne hanno tagliato il traguardo. Secondo un rapporto rilasciato da RunRepeat e World Athletics (la Federazione internazionale di atletica leggera), nel 2018 le donne partecipanti alle gare podistiche su strada hanno superato per la prima volta gli uomini, con il 50,24 % del totale. L’anno successivo, Julia Hawkins, 103 anni, ha stabilito il record mondiale dei 50 metri in 21”06 nella categoria delle ultracentenarie ad Albuquerque, durante i National Senior Games americani. Insomma, il mondo del running è davvero alla portata di tutti. E se vi è venuta voglia di provarci, andate a iscrivervi alla virtual sgambada di Pasqua… di corsa.

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