A Clusone, il tempo scorre lento, scandito dai rintocchi dell’orologio astronomico Fanzago, un’opera realizzata nel 1583 e tuttora funzionante. Impossibile non soffermarsi sui movimenti del sole e della luna, sugli equinozi e sui solstizi, le costellazioni dello zodiaco, le lunazioni, i mesi, le ore, i minuti. Pensate che il meccanismo dell’orologio viene caricato a mano tutti i giorni. Da circa quattrocento anni.
Clusone è una città che trabocca di storia e di arte. Si dice che vi soggiornò Giuseppe Verdi, e nel salotto della Contessa Maffei musicò l’«Attila». Ma non è solo la bellezza del borgo a spingere molti bergamaschi (e non solo) a scegliere la zona per una vacanza estiva. Clusone è adagiato infatti su un bell’altopiano della ValSeriana, ricco di sentieri da esplorare. Oggi vi consigliamo cinque itinerari, tutti semplicissimi, da affrontare a piedi o in bicicletta. Un buon punto di partenza – a misura di bambino – per scoprire le perle naturalistiche e artistiche della valle.
Una passeggiata al Fontanino della Mamma
Il nostro primo itinerario, percorribile con passeggino off-road, comincia in città, con uno sguardo all’Orologio Fanzago e uno al celebre affresco della «Danza Macabra». Attraversiamo il sagrato ammirando sullo sfondo il Monte Fogarolo, la Montagnina e il Pizzo Formico. Prendiamo a sinistra Via San Narno e percorriamo la ripida stradina che, passando dietro alla Basilica ed al suo alto campanile, si immette su un tornante di Via Gennaro Sora.
La strada asfaltata dopo circa duecento metri si restringe e diventa una comoda e pianeggiante mulattiera sterrata che ci porta in località Fontanino del Papà. Di seguito, sempre in piano, si raggiungerà l’area del Fontanino della Mamma, realizzata agli albori del turismo della cosiddetta Belle Epoque.
E il ritorno? Si può rifare la strada dell’andata oppure proseguire salendo la scalinata e, tenendo la sinistra ai bivi, arrivare al colle di Senda sopra l’abitato di Clusone. Si torna poi sulla strada e si cammina fino al centro abitato (sentiero stretto di circa 4 km non adatto ai passeggini). Il tempo di percorrenza è di un’ora e mezza circa, il dislivello di appena 150 metri.
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Per bambini coraggiosi: la pineta di Clusone
Se siete amanti dell’avventura (e cercate un po’ di pausa dalle temperature roventi di questi giorni), non perdetevi il fresco della pineta di Clusone. Iscritta al catalogo delle «Bellezze Naturali d’Italia» nel 1922, l’intera area offre decine di percorsi per chi desidera concedersi una passeggiata tranquilla.
Al suo interno, sono disponibili oltre 22 chilometri di tracciati pedonali, a cui si devono aggiungere quelli del circuito di skiroll e della pista ciclopedonale della ValSeriana. I diversi sentieri attraversano un bosco misto di pino silvestre, abeti rossi e latifoglie. E c’è di più: se vi dedicate all’esplorazione, troverete nascosti massi erratici, un parco avventura e un bar (dove è d’obbligo prendere il gelato!).
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Sul Colle Crosio per una vista panoramica
Ecco un altro itinerario facile, della durata di 45 minuti (sola andata) su 100 metri di dislivello. Il sentiero parte nella zona dei parcheggi interrati del Conad, in viale Gusmini. Seguendo le cinque tribuline distribuite lungo il percorso (prestate attenzione: costituiscono una via crucis) sul lato nord, saliamo un breve sentiero. Sulla sommità, ci troveremo di fronte a una splendida veduta di Clusone, oltre ad una bella Chiesetta dedicata alla Santissima Trinità.
Attraversando poi sull’altro lato (sud), ci dirigiamo sul sentiero che inizialmente costeggia la chiesa, scende verso ovest e risale per un breve tratto, per poi tornare in discesa. Dopo un capanno da caccia, il sentiero si fa più ripido. Al bivio successivo, teniamo la destra per tornare al punto di partenza.
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Tra storia e paesaggi dai «Prati Mini»
Un’ora e trenta di tempo di percorrenza, 100 metri di dislivello. Anche questa è una passeggiata molto facile, che comincia dal parcheggio della pista di atletica «Prati Mini». Scendiamo innanzitutto da Via M. da Caravaggio e poi saliamo a sinistra per Via Baschenis. In località Dosso, prestiamo attenzione a mantenere la destra e a seguire il sentiero piano sterrato che ci collegherà a Via Muzio. Scendiamo lungo la strada asfaltata, all’incrocio con Via Trussardi Volpi teniamo poi la destra sulla stradina sterrata e in corrispondenza di un grande cascinale prendiamo la sinistra, sino a raggiungere l’entrata del Parco Avventura in Pineta.
Costeggiamo il parco avventura e ci colleghiamo alla pista ciclopedonale asfaltata, proseguendo verso Piario. Abbandoniamo la ciclovia asfaltata e, in vista dell’edificio dell’Ospedale, imbocchiamo un sentiero che sale deciso verso destra. Supereremo i resti di un roccolo di caccia e sbucheremo sulla comoda stradina che porta alla bellissima località di San Rocco.
Per completare l’itinerario, riprendiamo la stradina appena percorsa e arriviamo alla Cappelletta dei Morti Vecchi (realizzata nel 1776, in ricordo della peste del 1630). Giriamo a sinistra e raggiungiamo il centro di atletica. Lungo il percorso, si notano massi erratici di roccia granitica provenienti dall’antico ghiacciaio Camuno.
Percorrendo il sentiero, vi troverete in quella che oggi è la pineta di Clusone, ex luogo di villeggiatura a inizio Novecento. Diverse, ancora oggi, sono le ville in stile liberty sparse nella pineta. Non mancate di salire alla chiesetta di San Rocco, santo che si celebra ogni anno il 16 agosto con uno spettacolo pirotecnico.
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In bicicletta con tutta la famiglia
Abbandoniamo ora le camminate per metterci in sella. Vi proponiamo un tour semplice, pensato soprattutto per le famiglie e per chi si approccia alla bicicletta per la prima volta. Il punto di partenza è Piazza Baradello, nel centro di Clusone.
Il percorso attraversa il paese fino all’incrocio con via F. Fogaccia, dove svoltando a destra si imbocca una discesa di circa 200m. Costeggiamo il Palazzo Fogaccia fino all’incrocio successivo, dove svoltiamo a sinistra e, in fondo alla via, ancora a sinistra. Arriviamo poi a un attraversamento pedonale, da affrontare scendendo dalla bici. A questo punto, fuori dal centro storico, prendiamo la strada che conduce fino al cimitero.
Una volta raggiunto lo stop, si attraversa la strada prendendo la ciclopedonale asfaltata in direzione sud, per poi attraversare di nuovo. Pedaliamo nell’ampia area a fianco della strada, fino a incrociare una cappella. Terminata la ciclabile, svoltiamo a destra, superiamo un piccolo gruppo di case e continuiamo su strada asfaltata fino alla località La Spessa. Superata l’omonima pizzeria, si svolta a sinistra e si pedala per un chilometro immersi nelle coltivazioni dell’altopiano. Si giunge poi sull’ultima parte della Ciclovia della ValSeriana, dove nel suo ultimo tratto si trova un’area di sosta per picnic e un parco giochi ai piedi del Monte Crosio.
Raggiunto il capolinea della pista ciclabile, si svolta a destra allo stop per poi raggiungere il sottopassaggio che ci riporta nel centro storico, fino a Piazza Baradello. Il tracciato si svolge per la maggior parte su asfalto, è lungo 8 chilometri su un dislivello di 150 metri.
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