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Alla scoperta della Val Cavallina, pedalando senza fretta attorno al Lago di Endine

Articolo. Un antico villaggio romano, chiese, palazzi e castelli: sono i gioielli che si incontrano durante il bicitour in ebike organizzato dal Comitato InValCavallina con Terre di Bergamo di Tosca Rossi

Lettura 3 min.
(Il lago di Endine e la Val Cavallina)

Bergamo, si sa, è un po’ la patria del ciclismo. Non solo perché la nostra provincia ha dato i natali al grande Felice Gimondi o ha “sfornato” quel Simone Consonni da Ponte San Pietro, fresco vincitore dell’oro a squadre nell’inseguimento su pista alle ultime olimpiadi di Tokyo. È la patria del ciclismo perché qui in tanti lo praticano e la domenica mattina non è inusuale vedere le strade che conducono nelle valli riempirsi di lunghe file di cicloamatori che sfidano le salite per passione e divertimento.

Allo stesso tempo sono sempre più numerosi coloro che scelgono le due ruote per un turismo responsabile, per conoscere gli angoli più belli della nostra provincia, pedalando senza fretta lungo le ciclabili che negli ultimi anni stanno “irrorando” (di energia verde, pulita – potremmo dire) il territorio. Ne sa qualcosa InValCavallina , il Comitato Turistico che si occupa di valorizzare quell’area verde del territorio bergamasco che va da San Paolo D’Argon al lago di Endine.

Sono loro ad aver ideato, grazie alla preziosa collaborazione con Terre di Bergamo di Tosca Rossi, servizio di guida turistica professionale abilitata tra le più rinomate della nostra provincia, la prima edizione speciale del bicitour del lago di Endine che si svolgerà, tempo permettendo, il prossimo sabato 28 agosto.

“L’idea è nata dall’esperienza personale” – ci racconta Tosca Rossi – “sono stata la prima guida turistica a proporre l’itinerario del giro del Lago di Endine a piedi già qualche anno fa. L’ambiente naturale è gradevolissimo e lungo il tragitto ci sono diversi luoghi di interesse che vale la pena di approfondire anche dal punto di vista artistico e culturale. Mi sono detta: perché non renderli ancora più accessibili mettendo a punto un itinerario in bicicletta? Ne ho parlato con il Comitato e ne sono stati subito entusiasti”.

L’itinerario

La proposta di InValCavallina è una gita in bicicletta con itinerario ad anello lungo piste ciclopedonali o tratti di sentiero immersi nel verde. È adatta a tutti, anche ai meno allenati, anche perché si può fare in e-bike, all’occorrenza noleggiabile in loco (basta richiederlo in fase di prenotazione).

Il punto di partenza e arrivo è il comune di Monasterolo del Castello, da lì prende il via un percorso che in mezza giornata alterna facili tragitti in bici alle visite di alcuni luoghi significativi della zona. La prima tappa è Casazza e il sito archeologico Cavellas (da cui deriva il nome della valle, che in effetti ha poco a vedere con gli equini!): un’area di circa 1000 metri quadrati che ospita i resti di un antico villaggio romano. Grazie ad una passerella si possono vedere gli scavi e i reperti che testimoniano momenti di una vita domestica fatta di coltivazione dei cereali, agricoltura, allevamento e tessitura di stuoie.

Dopo aver visitato il villaggio archeologico si torna ad inforcare le bici e si procede alla volta della Chiesa di San Pietro a Spinone al Lago, una chiesetta edificata in stile romanico e risalente all’XI secolo. La sosta e il sapiente accompagnamento di Tosca ci permettono di conoscere meglio gli affreschi cinquecenteschi dell’edificio sopravvissuti al passare del tempo.

Giusto il tempo di ammirare i meravigliosi volti di santi e sibille dipinti sulle pareti che arriva il momento di raggiungere la tappa successiva. È il Palazzo Re-Meris di Ranzanico, altro antico edificio vista lago con una storia unica da raccontare. Splendido il colonnato ottocentesco in arenaria che accoglie il visitatore e lo introduce nella retrostante parte settecentesca dell’edificio, all’interno del quale si trova il Museo della Seta. Attraverso la storia delle tecniche di filatura e degli strumenti si ripercorre la vita imprenditoriale e artigianale della valle fino ai giorni nostri.

Dopo una golosa pausa al Camping La Tartufaia sì è pronti per raggiungere la Chiesa di San Michele a San Felice al Lago, frazione di Endine Gaiano, anch’essa affacciata sul lago. Edificata nel 1628, la chiesa ha un bel portale con coronamento in mattoni risalente al XVII secolo e, all’interno, un fonte battesimale costruito in pietra delle vicine cave di Zandobbio.

Si continua a pedalare piacevolmente per concludere il periplo del lago e tonare a Monasterolo. Prima di terminare l’esperienza è d’obbligo però una visita al Castello Suardi. Tutta la Val Cavallina è punteggiata di fortificazioni che servivano a presidiare questa terra di passaggio verso il Brennero e quindi il Nord. Le origini di questo castello pare risalgano all’Alto Medioevo quando fu edificato come monastero benedettino, poi più volte distrutto e ricostruito. L’ultimo intervento di recupero, effettuato negli anni ’30 dalla contessa Winifred Terni de’ Gregory Taylor, permise di restituire alle mura e ai giardini l’antico splendore. Oggi è di proprietà privata ed ospita cerimonie e banchetti.

Insomma, le curiosità e le storie che si celano dietro a questi edifici sono numerose e meritano di essere scoperte. Poterlo fare a cavallo di una bici è ancora più entusiasmante.

Informazioni utili

Il ritrovo è nel parcheggio del Ristorante “Castello 977” a Monasterolo alle 8:45, con partenza alle 9. Il costo di partecipazione è di € 35 (comprensivo di assicurazione, visite guidate e merenda).

L’effettivo tempo di pedalata si aggira attorno alle 2 ore (cui vanno aggiunti i momenti di sosta e di visita).
L’arrivo è previsto per le 13:30, con la possibilità di fermarsi a pranzo al termine della gita presso il ristorante “Castello 977” (prezzo convenzionato € 20, su prenotazione).

Per informazioni e iscrizioni è possibile chiamare il numero 3899174893 o scrivere a [email protected]

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