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Storia, luoghi e persone. I podcast di Bergamo raccontano la vita tra passato e presente

Articolo. I podcast conquistano Bergamo, raccontando storie locali tra passato e presente. Da «Tàt al Talk», che esplora la cultura bergamasca, a «Podcaritas», che narra storie di solidarietà, fino a «Dentro la Storia», riflessioni sul passato: il podcast è uno strumento sempre più popolare e versatile.

Lettura 6 min.

Con quasi 12 milioni di ascoltatori in Italia i podcast non sono più né una nicchia né una novità, ma un preciso contenuto pensato per restare nelle abitudini delle persone.

Perché ascoltiamo i podcast? Secondo la ricerca NielsenIQ (NIQ) per Audible il 39% degli utenti lo fa per informarsi, il 32% per scoprire nuovi contenuti, mentre, sempre più persone li ascoltano per approfondire un argomento specifico (32%). Informazione e intrattenimento o, come spesso viene definito infotainment. È questo il segreto dei podcast che sono destinati a restare, perché il loro utilizzo si è ormai tradotto in una ricerca specifica. Secondo una ricerca Ipsos, la stessa che stabilisce in 11.9 milioni al mese gli ascoltatori di podcast, questo strumento mediatico ha il vantaggio di intercettare gli ascoltatori quando sono maggiormente disponibili all’ascolto e ricettivi, alzando il livello di riscontro del messaggio. Inoltre, raccoglie un pubblico diverso rispetto a quello di altri media e si inserisce in un contesto meno affollato di informazioni e comunicazioni.

Come se non bastassero i numeri - per NielsenIQ gli italiani che hanno ascoltato almeno un podcast nel 2023 sono stati addirittura 16,4 milioni - le due ricerche concordano sul trend di crescita del «media» podcast: dal 2019 ad oggi il numero di ascoltatori è cresciuto con costanza e regolarità di anno in anno.

Se ci fosse ancora bisogno di sottolineare come i podcast stiano entrando sempre più nelle nostre vite, basterebbe dare uno sguardo e un orecchio attorno a noi. Sono tantissime le realtà bergamasche che hanno scelto questo strumento per dare voce ai propri racconti. In effetti, dalla pandemia in poi, qualche articolo che ricapitola serie e puntate nostrane è stato pubblicato, ma vale la pena fare un piccolo recap per chi si fosse perso qualcosa. Se è vero, infatti, che il 74% delle persone ascolta i podcast mentre è a casa il periodo delle vacanze è prezioso per scegliere a cosa dedicare la propria attenzione.

«Tàt al Talk» - Provincia di Bergamo

«Le storie della Città dei Mille e la sua provincia come non le avete mai ascoltate, raccontate da storici e illustri accademici. Sì ma, un tàt al talk, in 15 minuti, giusto il tempo di una coppa di stracciatella». Così inizia «Tàt al Talk», podcast della Provincia di Bergamo realizzato con il contributo di Regione Lombardia nell’ambito del progetto «GenerAzioni in Biblioteca - Viaggio nella Cultura dei Comuni Bergamaschi». L’obiettivo della serie è promuovere il ricco patrimonio culturale dei comuni bergamaschi, coinvolgendo esperti locali e promuovendo il dialogo culturale.

Il progetto è stato realizzato in partenariato con Rete Bibliotecaria Bergamasca, la Terza Università Bergamo e l’Università per la Terza Età ed è condotto da Guido Damini.

Le prime delle 8 puntate in programma sono disponibili qui.

«Podcaritas» - Caritas Bergamo

Con un intento simile nasce «Podcaritas», lo strumento scelto dalla Caritas Diocesana per far conoscere i propri servizi ed attività. Dieci episodi per ascoltare le storie di chi vive in condizioni di vulnerabilità e di chi, giorno dopo giorno, lavora per offrire speranza e sostegno. Un viaggio che si snoda, come si legge nella presentazione, «tra i valori di giustizia, solidarietà e partecipazione, che farà scoprire come il cambiamento nasce dall’attenzione verso gli altri e dalla volontà di costruire una comunità in cui nessuno viene lasciato indietro».

Ad oggi sono stati pubblicati i primi due episodi ascoltabili qui.

«ANEDdoti» - ANED Bergamo

La sezione bergamasca dell’Associazione Nazionale Ex Deportati Nei Campi Nazisti ha iniziato a pubblicare «ANEDdoti» dal 2022. Il podcast raccoglie le voci dei familiari dei deportati italiani nei campi nazisti, ripercorrendo i ricordi e l’eredità che quell’esperienza ha trasmesso alle loro vite. In questo caso lo strumento del podcast riassume l’opera di ricerca e di raccolta di testimonianze promossa dall’associazione, consegnando alla memoria, di chi vorrà ascoltare, i fatti che raccontano come la provincia di Bergamo ha vissuto concretamente il dramma della deportazione nazifascita. ANEDdoti vuole essere un filo che unisce passato e presente, per riscoprire con consapevolezza la storia delle comunità bergamasche.

Attualmente sono stati pubblicati 12 episodi della durata di circa 30 - 40 minuti. Si possono ascoltare qui.

«Dentro la storia» - Fondazione Dalmine

Lo scorso novembre la Fondazione Dalmine ha lanciato il suo primo podcast prodotto per l’area Education e Cultura d’impresa, distribuito da RaiPlaySound. Dentro la storia è un podcast scritto e presentato dallo storico della comunicazione Peppino Ortoleva, già professore ordinario di Storia e Teoria dei Media all’Università di Torino. In una conversazione fluida e riflessiva, chiedendo aiuto a scrittori e poeti, storici antichi e recenti, si discute del significato della «storia», delle sue potenzialità, dei suoi limiti e di quali regole occorre rispettare quando si fa ricerca sul passato, scoprendo il posto che la storia occupa, a volte senza che ce ne rendiamo conto, nella nostra vita. Le dodici puntate si pongono come una riflessione aperta e critica su una forma di sapere antica, che molti giudicano oggi poco utile, ma che continua a rivelarsi essenziale, per la formazione delle persone e per il loro orientamento nel mondo.

Le 12 puntate fanno parte del catalogo original di RaiPlaySound e si possono ascoltare qui.

«Bergamo In Chiaro» - Comune di Bergamo

L’amministrazione Gori ha scelto il podcast come strumento per fare un bilancio degli anni alla guida della città. L’intento, dichiarato fin dalla sinossi, è quello di costruire una migliore consapevolezza sull’impegno che viene profuso quotidianamente per far funzionare una città, usando una narrazione di più ampio respiro rispetto a quella garantita dai social, basata sui dati e sul racconto del lavoro delle persone, dell’impegno quotidiano, dei volti e delle competenze che operano, spesso nell’inconsapevolezza dei più.

L’espediente narrativo scelto è il punto di vista di un “cittadino medio di Bergamo”, Massimo, che entra a Palazzo Frizzoni per incontrare l’amico Francesco che, in qualità di funzionario pubblico, lo introduce a tante persone diverse, scelte per competenza e per ruolo, a cui Massimo vuole porre quelle domande che lo aiutano a vederci, appunto, “più chiaro”.

Le 10 puntate pubblicate hanno una durata che oscilla fra i 20 e i 30 minuti e sono disponibili qui.

«Stesso Battito» - Humanitas Gavazzeni

«L’anno delle nozze arriva in un baleno: è il 2014 e il 5 gennaio è la sera della cena a casa dei miei genitori con la mia futura moglie e la sua famiglia. Vado a prendere le pizze: sono al semaforo rosso quando capisco che c’è qualcosa che non va. Perdo i sensi, ma all’improvviso ritorno alla vita. Il defibrillatore ha fatto il suo dovere. Undici anni dopo averlo impiantato».

La storia di Francesco, con la sindrome di Brugada e un defibrillatore impiantato a 22 anni è una delle storie raccolte dall’ospedale Humanitas Gavazzeni di Bergamo nel podcast «Stesso Battito». La serie, non l’unica prodotta dall’ospedale, raccoglie dieci racconti di cura per sensibilizzare alla conoscenza e prevenzione delle malattie cardiovascolari, incentivando all’ascolto del cuore in una modalità inedita. Tutte le puntate sono disponibili sulla pagina dedicata del sito humanitasgavazzeni.it e su spotify.

«Vite sospese» - Associazione Nazionale Partigiani d’Italia

Il 25 novembre e il primo dicembre 1944 Cornalba, piccolo Comune della Valle Brembana, fu teatro di un duplice rastrellamento compiuto da militi fascisti nel corso dei quali vennero trucidati 15 partigiani della brigata 24 Maggio di Giustizia e Libertà. Il primo rastrellamento riguardò l’abitato di Cornalba e provocò la morte di dieci partigiani mentre il secondo ebbe come obiettivo una baita sul monte Alben (detta Casinet) e costò la vita ad altri cinque partigiani.

Il progetto «Vite sospese» vuole raccontare, attraverso dei podcast, come sarebbe stata la vita di questi partigiani caduti e lo fa con la voce degli studenti dell’Isis Zenale e Butinone di Treviglio. Non solo, gli alunni e le alunne della 4CTG (ora 5CTG) ad indirizzo grafico, nel corso dell’anno scolastico hanno prodotto anche una serie di cartoline multimediali e raccolto la video-testimonianza «Oltre la memoria» di Luigi Pansera, sullo zio Giacomo Tiragallo “Ratti” comandante della brigata 24 Maggio di Giustizia e Libertà, originario di Treviglio.

L’iniziativa si inserisce nel progetto «Testimoni di Resistenza», promosso da ANPI comitato provinciale di Bergamo, Coop Lombardia, Csv-Centro Servizi per il volontariato, Isrec, Lab 80 Film e Cooperativa Pandora.

Le puntate sono disponibili qui

«Disastro del Gleno, il centenario» - L’Eco di Bergamo

Il 2023 è stato l’anno del centesimo anniversario del Disastro del Gleno. Nella mattina del 1° dicembre 1923, il crollo della diga travolse con quasi 6 milioni di metri cubi d’acqua la vallata sottostante. La fiumana, seminando dolore e morte, colpì Bueggio, il Dezzo, cinque centrali idroelettriche, Angolo con Mazzunno e Corna di Darfo per terminare la sua corsa nel fiume Oglio e poi nel lago d’Iseo. Le vittime innocenti, tra Valle di Scalve e Valle Camonica, sono ufficialmente 359, ma è probabile che ve ne siano state altre. Ingenti sono anche i danni materiali causati a privati, industrie e strutture pubbliche. Durante gli anni le comunità montane coinvolte dalla tragedia hanno raccolto numerose testimonianze, portando avanti la memoria di quei tragici momenti che ha profondamente colpito il territorio della Valle di Scalve e della Valle Camonica.

In 11 puntate L’Eco di Bergamo ha ricostruito gli accadimenti e testimoniato parte delle iniziative realizzate durante l’anno del centenario.

«Tempi Diversi. Storie di volontariato» - CSV Bergamo

Nel 2022 Bergamo è stata eletta Capitale Italiana del Volontariato. Tra le iniziative realizzate dal Centro Servizi Volontariato per celebrare i propri volontari c’è stato «Tempi Diversi», un podcast in 20 puntate chi trasforma il proprio tempo mettendosi al servizio degli altri. Con la modalità dell’intervista ogni puntata presenta un’associazione, un volontario o una volontaria, una storia di vita personale e una passione da condividere. Per tutti l’elemento comune è uno dei beni più preziosi: il tempo. Quello che si investe, regalandolo ad altri, quello che si guadagna grazie alla forza della condivisione.

Le puntate, della durata di circa 20 minuti l’una, sono disponibili qui.

Prima di concludere, un doveroso chiarimento. Questo non vuole essere l’elenco completo dei podcast bergamaschi. Esistono altre serie realizzate dagli studenti degli istituti superiori di Bergamo e provincia o progetti Pcto come il podcast di Avis Bergamo. Sul Disastro del Gleno, per esempio, si può ascoltare una puntata realizzata dal Bepi già prima del centenario della tragedia, mentre su youtube è disponibile il video podcast «Priula» che racconta la Val Brembana. Non solo, ci sono podcaster «orobici» che propongono le loro storie e i loro approfondimenti in modalità totalmente indipendente.

Anche quest’altro elenco potrebbe essere più lungo e invece resta parziale, perché la verità è che il podcast, anche a Bergamo, sta diventando uno strumento mediatico che singoli, gruppi e associazioni utilizzano per raccontarsi e per divulgare le proprie storie.

Essere ascoltati è l’unica cosa a cui aspirano, perciò, cuffiette collegate e buon ascolto.

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