Sta diventando un gioco avvincente «Bergamo Butterfly», l’app che nasconde tante sorprese e fa risparmiare (tutti i dettagli li trovate qui). Fra i negozi che hanno aderito, siamo andati a scoprirne tre, chiedendo perché hanno scelto di partecipare.
«Le Gout Restaurant»
Parte da un ristorante il nostro piccolo viaggio fra i partecipanti a «Bergamo Butterfly». «Le Gout Restaurant» è un locale che si trova in via Masone 2, angolo Matris Domini, a Bergamo «a pochi passi dalla funicolare verso Città Alta e a pochi passi dal centro», come ci racconta lo chef Idrissa Kabore’, originario del Burkina Faso. «Il nostro è un ristorante della mescolanza, nel senso che unisce varie culture. Principalmente quella bergamasca con casoncelli, scarpinocc e brasato di manzo, ma poi abbiamo anche quella tradizione africana con i mandilli di seta, una pasta molto sottile fatta in casa. La ricetta principale è quella con il pesto, anch’esso fatto in casa, ma poi è stata declinata anche in altri gusti. Un’altra specialità del nostro ristorante, che arricchisce il carattere multiculturale della proposta, è il Croque monsieur e mademoiselle. Ci vantiamo di essere gli unici che lo fanno a Bergamo».
Queste portate di origine francese sono legate ad un simpatico aneddoto: «un bambino un giorno l’ha mangiato da noi e poi a Parigi. Quando è tornato dalla Francia ci ha detto che quello fatto da noi era più buono. Ma il segreto sta soprattutto nel prosciutto, che rispecchia l’eccellenza dei salumi e dei formaggi italiani».
La scelta di aderire a «Bergamo Butterfly» riporta al “carattere” del ristorante: «quello che ci contraddistingue molto è la curiosità. Noi pensiamo, come diceva Steve Jobs, “siate curiosi”. È il nostro modo diverso di stare sul territorio e quindi ci ha subito incuriosito un’app come “Bergamo Butterfly”, fatta da giovani a cui pensiamo si debba sempre dare spazio. In più uno strumento simile ci aiuta a farci conoscere perché siamo in una posizione un pochino defilata e ci sono ancora persone che non sanno dell’esistenza di “Le Gout”».
«Body Look by Mirella»
Si trova in via Giorgio e Guido Paglia «Body Look by Mirella», centro estetico «aperto trentadue anni fa da mia mamma» come ci tiene a sottolineare la figlia della titolare, tutt’oggi presente in negozio. «Il nostro punto di forza è sempre stato quello di rimanere aggiornati nelle metodologie e nelle tecnologie della cura del corpo. E ciò si deve soprattutto a mia mamma, che ha portato in negozio tutte le novità che negli anni hanno caratterizzato il nostro lavoro». Cura del corpo sì, ma non solo: «trattamenti viso e trattamenti corpo non riguardano solo la cura fisica delle persone, ma in qualche modo anche quella psicologica. Questo è un aspetto a cui teniamo molto».
L’adesione a «Bergamo Butterfly» si deve soprattutto a questioni di visibilità. «È un modo per fare conoscere ancora di più la nostra attività e avere nuova clientela. Ci interessa soprattutto rapportarci con le persone che vivono in centro, che magari abitano vicino a noi ma non conoscono il nostro negozio e non hanno mai provato i nostri prodotti e i nostri trattamenti, quando invece abbiamo persone che vengono da fuori e sono frequentatrici assidue. Avevamo già provato l’app l’anno scorso e ci eravamo trovati bene, quest’anno abbiamo voluto ripetere l’esperienza».
KMS STORE
Ha un’indole decisamente giovane, tanto che al telefono tradisce la sua vera età (60 anni, «ma quel che conta è lo spirito»), Stefano di «KMS STORE» in via Broseta, vicino a piazza Pontida. «La mia attività – racconta – riguarda la creazione e realizzazione di t-shirt e felpe più altra oggettistica personalizzata, quindi con grafiche da me create a tema film o personaggi anni ’70, ‘80 e ‘90 oppure su richiesta specifica del cliente. È una cosa esclusiva su Bergamo perché sono grafiche che realizzo io personalmente e non si trovano su Amazon, per fare un esempio». Come funziona l’acquisto è abbastanza semplice: «ho un negozio dove la gente sceglie: trova la grafica che gli piace, decide il colore e la taglia e io stampo la felpa o la maglietta. Oppure va sul sito online e fa la stessa identica cosa e io gliela spedisco».
«KMS STORE» si trova a Bergamo, ma secondo Stefano sarebbe più adatta per Milano: «La mia iniziativa ha un buon successo a Bergamo, probabilmente funzionerebbe meglio in una città cosmopolita come Milano. Comunque ho una nicchia di persone che apprezza questi prodotti, insomma anche in città ho una mia clientela. Sono persone che hanno vissuto i decenni a cui mi riferivo prima, per cui determinati film, personaggi o gruppi musicali sono significativi per loro. Di cose moderne ne faccio ben poche, perché non mi interessano e c’è già qualcun altro che le fa. Faccio cose che sono nella memoria di noi ex giovani (ride, ndr)». Sulla scelta di partecipare a «Bergamo Butterfly» la risposta è netta tanto quanto è riconoscibile l’identità di «KMS STORE»: «ho aderito perché come tutte le promozioni può portare clienti nuovi».
Come volano le farfalle
Non si poteva concludere questa carrellata su «Bergamo Butterfly» senza scambiare due battute con Jason Liguori, che dell’app oggi è il titolare: «La campagna sta andando benissimo, gli utenti sono in continua crescita, siamo arrivati a oltre 1100, le farfalle catturate sono più di 33 mila, quelle salvate sui cellulari sono oltre 1600. Abbiamo osservato che una volta catturate le farfalle, i giocatori non vanno immediatamente ad incassare le promozioni, ma penso che a Natale ci sarà un’accelerazione di questo passaggio, che comunque gradualmente sta aumentando». Insomma, l’avventura di «Bergamo Butterfly» continua. Armatevi di retino e non lasciatevi scappare le farfalle.