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Dare voce ai giovani per rincorrere l’innovazione: la sfida di Alessiohitech

Articolo. Negli scorsi mesi l’azienda di Medolago, produttrice di macchinari e impianti industriali nell’ambito dei polimeri plastici espansi, ha visto l’ingresso di due giovani ingegneri nel proprio Consiglio di Amministrazione. Abbiamo fatto due chiacchiere con la CEO Maria Maddalena Savoldelli, che con Alessiohitech sostiene il nostro evento «Inedite. Parole che cercano spazio»

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Il team di Alessiohitech

Ve lo abbiamo anticipato in questo articolo: mercoledì 8 marzo alle 21, in occasione della «Giornata internazionale dei diritti della donna», Eppen porterà sul palco una serie di riflessioni sul senso della parola, della scrittura e sull’autorialità della voce femminile. Cuore dello spettacolo, dal titolo «Inedite», sarà il tema della voce, intesa come libertà di espressione sul posto di lavoro, in famiglia, nei momenti di quotidianità.

Un tema condiviso e sostenuto dal team di Alessiohitech, azienda di Medolago punto di riferimento sul mercato internazionale per la progettazione e la realizzazione di impianti per ETPU, EPP, EPS e in particolare dalla sua CEO, Maria Maddalena Savoldelli. «Devo dire che non ho mai fatto molta fatica a tenere alta la voce – racconta – Anzi, quando parlo e devo dire delle cose anche “cattive”, la voce la tengo più bassa possibile. Se devo rimproverare qualcuno perché qualcosa non va bene, non mi metto a urlare. Faccio così anche con la mia nipotina: quando la devo richiamare la guardo negli occhi e la chiamo con il nome intero, però a bassa voce, senza urlare. La voce la si può modulare in mille modi. È chiaro che quando alzi la voce, lo scontro è più facile».

Sessantatré anni, di cui quarantasette di lavoro appena festeggiati, Savoldelli è entrata in pianta stabile in Alessiohitech nel 2017. «Ho cominciato a lavorare a sedici anni, in Valtellina Spa, e piano piano sono divenuta Procuratrice e responsabile, allora, della Direzione Affari Generali e Legali della stessa Valtellina». Esattamente nel mese di marzo 2017, Savoldelli ha lasciato Valtellina Spa e si è dedicata interamente ad Alessiohitech. «È un lavoro completamente diverso, ma che mi dà tantissime soddisfazioni».

L’azienda conta oggi conta 32 dipendenti, di cui otto donne. «Non credo esistano professioni che non possano essere svolte da donne – sorride Savoldelli – Anzi, ritengo che alcune posizioni debbano essere coperte da donne: sono molto più precise, più attente, ordinate in amministrazione. Se in produzione posso mandare un uomo, preferisco che in amministrazione ci sia una donna».

La società, che ha chiuso il bilancio dell’anno 2022 con un 30% in più di fatturato rispetto al 2021 e che guarda al 2023 con una previsione in crescita, ha sempre creduto fortemente nella necessità di investire nei settori della ricerca e dello sviluppo, oltre che nelle nuove generazioni. «Stiamo cercando di ampliare il nostro personale, su LinkedIn sono aperte ricerche di progettisti meccanici, progettisti elettrici, montatori capaci… Chiaramente stiamo ampliando anche l’indotto: ci sono degli artigiani che lavorano con noi sia sul settore meccanico sia sul settore elettrico a cui ci rivolgiamo».

Recentemente, l’azienda ha accolto all’interno del proprio Consiglio di Amministrazione due giovani ingegneri, Mattia Alessio e Alice Savoldelli. Un cambio generazionale che ha già portato all’azienda un valore ben tangibile. «Abbiamo costituto Alessiohitech proprio per dare uno sviluppo ai giovani, in primis ad Alice, mia nipote. Alice ha fatto un bell’excursus scolastico, da ingegnere gestionale. Mattia è ingegnere meccanico. Abbiamo pensato di variare l’organo societario, passando da Amministratore Unico a Consiglio di Amministrazione, proprio per dare voce a loro, ai giovani». Maria Maddalena Savoldelli ride mentre racconta di come spesso si trovi a chiedere aiuto alla nipote davanti a un file Excel e di come ogni volta Alice le insegni qualcosa di nuovo.

Un consiglio da rivolgere alla nipote, in realtà, la zia ce l’ha. «Quello che le dico sempre è valutare a 360 gradi qualsiasi argomento. Occorre tenere i piedi per terra e soprattutto analizzare tutti gli aspetti. Consiglio sempre ad Alice di fare più verifiche: una prima verifica, una seconda, tutto ciò che serve per farsi un’idea ben chiara ed esporla in CDA, con calma, senza farsi prendere la mano; sono certa che metterà il massimo dell’impegno in questo nuovo incarico».

Il lavoro dell’imprenditrice, come quello dei suoi colleghi, è un lavoro di cura. L’orientamento al cliente –a cui il team dell’azienda si propone come partner anziché come fornitore – è un’attitudine costante.
Nelle lavorazioni di Alessiohitech, chiarisce Savoldelli, non c’è uno standard: i macchinari realizzati dall’azienda vengono tagliati “su misura”. «È il punto focale del nostro lavoro. Succede spesso nelle aziende competitor, prettamente tedesche, che quando il cliente si presenta per comprare un macchinario gli venga risposto: “Ecco, la macchina è questa”. Il nostro approccio è diverso: i clienti ci dicono di aver bisogno di un certo tipo di materiale, come deve funzionare la macchina… e quindi progettiamo la soluzione, seguiamo le fasi di prototipazione e progettazione stampi, realizziamo le linee di produzione e offriamo un servizio post-vendita che permette l’implementazione di nuove funzionalità e l’assistenza negli anni. È l’idea vincente».

Forte di questo approccio, negli anni Alessiohitech ha saputo restare al passo con mercati in continua evoluzione e applicazioni sempre più sofisticate, ottenendo il primo brevetto di cristallizzazione, oltre ad una serie di certificazioni per soluzioni all’avanguardia. Inoltre, la società partecipa a importanti progetti internazionali per lo sviluppo di nuove tecnologie che contribuiscono all’evoluzione del comparto dei materiali espansi. La parola d’ordine del gruppo? Maria Maddalena Savoldelli non ha dubbi: «Innovazione. L’innovazione secondo me è pensare sempre più avanti di dove siamo oggi, non smettere mai di ricercare soluzioni migliori, alternative, ampliare gli orizzonti a livello di pensiero».

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