Sessantaquattro caselle disposte a formare un quadrato su cui poggiano trentadue pedine: otto pedoni, due torri, due cavalli, due alfieri, un re e una regina per ognuno dei due giocatori. Lo scopo del gioco è sfruttare i movimenti caratteristici di ogni pedina per arrivare ad immobilizzare il re avversario.
Se esiste un gioco da tavolo che ha accompagnato l’umanità incarnandone lo spirito logico nella sua forma più alta, questo è certamente quello degli scacchi. Nato probabilmente nell’India settentrionale del VI secolo d.C. sotto l’impero Gupta e arrivato sino a noi grazie a viaggiatori e commercianti Persiani, questo sport - perché come tale è riconosciuto dal comitato olimpico internazionale - si è evoluto con la nostra società, diventando talmente popolare che, secondo un sondaggio condotto da YouGov nel 2012, circa il 70% della popolazione mondiale in età adulta ha giocato a scacchi in un qualche momento della propria vita. Per celebrare gli scacchi, la loro storia e chi condivide la passione per essi, da sabato 1 febbraio la biblioteca Centro cultura Tullio Carrara di Nembro è diventata sede per la «Settimana degli Scacchi» , una rassegna organizzata da Associazione Bergamo Scacchi e Società Scacchistica Bergamo che, fino all’8 febbraio, ospiterà eventi di varia natura legati al re dei giochi di strategia.
Il programma
La «Settimana degli Scacchi» di Nembro si è aperta ufficialmente sabato 1° febbraio alle ore 15, con l’inaugurazione della mostra «1000 libri di scacchi» - che rimarrà visitabile sino all’8 febbraio - dedicata alle pubblicazioni antiche e moderne relative alla strategia scacchistica, testimonianza tangibile dell’evoluzione di questo gioco da tavolo nei secoli. A seguire, alle ore 16, lo scrittore bergamasco Raul Montanari ha presentato il suo nuovo romanzo «L’amore non è un arrocco - Capire la vita grazie agli scacchi» in cui le strategie scacchistiche diventano la chiave di lettura per comprendere paure ed emozioni umane.
Da lunedì 3 a mercoledì 5 e venerdì 7 febbraio, ogni giorno dalle ore 15 è possibile visitare la mostra «1000 libri di scacchi» e, per i bambini dai 6 ai 12 anni accompagnati dai genitori, sarà possibile giocare a scacchi imparandone le regole basilari.
Giovedì 6 febbraio, il maestro FIDE (l’acronimo francese con cui viene indicata la Federazione internazionale degli scacchi) Nicola Bresciani sfiderà 20 giocatori contemporaneamente, mettendo alla prova la sua abilità strategica e la sua capacità di concentrarsi su più partite. Un evento unico che vedrà protagonisti appassionati e aspiranti scacchisti. Infine sabato 8 dalle 14.30 si terranno il 1° torneo Nembro Scacchi riservato a tesserati FSI (Federazione Scacchistica Italiana) e il 1° torneo per esordienti.
Il maestro Nicola Bresciani
Incuriosito dal concetto di «partita in contemporanea» e, più in generale, desideroso di saperne di più sul mondo degli scacchi «giocati», ho contattato il Maestro Nicola Bresciani, scacchista dall’età di 16 anni (ora ne ha 64) e maestro FIDE dall’età di 31.
GT: Com’è la situazione degli scacchi in Italia?
NB: C’è un trend in forte crescita che è iniziato con il periodo del Covid. Molte persone, trovandosi chiuse in casa, hanno scoperto le piattaforme online e si sono avvicinate al gioco. Il secondo è stato il successo della serie televisiva «La regina degli scacchi», che ha dato un impulso incredibile alla popolarità del gioco. Di conseguenza, il numero di appassionati è aumentato in modo esponenziale, anche se non tutti sono stati subito recepiti dalla Federazione Scacchistica Italiana. Molti di questi nuovi giocatori hanno iniziato online, da zero, e solo negli ultimi anni si stanno avvicinando al gioco agonistico. Attualmente la Federazione sta raddoppiando i numeri rispetto al passato, con circa 20.000 iscritti agonisti.
A livello mondiale, la crescita del gioco online è ancora più evidente, con numeri impressionanti. In India, ad esempio, negli ultimi quattro anni c’è stata un’espansione straordinaria: il campione del mondo attuale è indiano, e il paese vanta tantissimi giocatori di alto livello.
GT: Parlando di questa nuova ondata di appassionati, l’interesse è cresciuto anche tra i giovani?
NB: Sì, tendenzialmente sì. La fascia d’età che sta crescendo di più è quella degli under 12. Nei tornei giovanili, la categoria più numerosa è proprio quella dei bambini sotto i 12 anni, poi il numero diminuisce progressivamente con l’età. Però c’è anche un altro fenomeno interessante: sempre più adulti, magari lavoratori, si avvicinano al gioco online. Ho conosciuto molte persone che giocano durante le pause sul lavoro, e che magari seguono corsi online per migliorarsi. Ovviamente, il tempo a disposizione fa la differenza: chi ha 30 -40 anni difficilmente può dedicarsi con la stessa intensità di un ragazzino che può permettersi di giocare anche diverse ore al giorno. Per diventare un giocatore di livello internazionale, infatti, bisognerebbe iniziare da giovanissimi e dedicare moltissime ore alla pratica.
GT: A proposito di gioco agonistico, giovedì affronterà 20 avversari contemporaneamente in una simultanea. Come funziona un evento del genere?
NB: Essendo un Maestro FIDE, faccio spesso questo tipo di esibizioni, sia per allenarmi che per offrire agli altri la possibilità di sfidare un maestro con qualche chance di vittoria. Infatti, gestire 20 partite in contemporanea è molto faticoso, quindi non è una sfida del tutto squilibrata.
GT: Come si affrontano 20 scacchiere contemporaneamente? Si pianificano in anticipo le mosse o si ragiona di volta in volta?
NB: Ho in mente un piano per ogni partita. I miei record personali sono di 42 partite giocate in simultanea e di 6 partite in simultanea alla cieca, cioè senza vedere la scacchiera. In quel caso, tengo a mente le mosse e le posizioni, il che richiede un discreto sforzo mnemonico.
Quando mi avvicino a una scacchiera, la memoria mi richiama immediatamente la “storia” della partita e continuo da dove ero rimasto. Questo mi permette di muovere velocemente, massimo in un minuto per ogni mossa, altrimenti la simultanea durerebbe troppo.
GT: Quali consigli darebbe a chi vuole avvicinarsi agli scacchi, sia a livello amatoriale che con ambizioni più serie?
NB: Per migliorare velocemente, consiglio di seguire corsi con istruttori qualificati, per evitare di acquisire cattive abitudini. Se si è autodidatti, bisogna giocare con cadenze ragionevoli, senza cadere nella trappola delle partite lampo online, che possono portare a imparare in modo errato. Meglio giocare meno partite ma dedicare tempo all’analisi degli errori, cercando di capire cosa è andato storto per migliorarsi. In rete si trovano moltissime risorse gratuite di alto livello, bisogna solo scegliere con attenzione.
È possibile seguire il maestro Nicola Bresciani nel commento di partite e nelle discussioni riguardo a strategia e tecnica sul suo canale YouTube.
Per iscriversi come suo avversario nelle partite in simultanea di giovedì 6, contattarlo al numero 335 7655547.
Per partecipare ai tornei di sabato 8 è invece necessario iscriversi contattando Guido Bellavita al numero 346 6721956.