Quante creazioni possiamo realizzare con l’uncinetto? Dai centrini (ma anche no), alle borse, alle sciarpe e ai cappellini, fino ai crop top e ai costumi da sfoggiare con l’arrivo della bella stagione. Se poi siamo noi stessi a fabbricarli, la soddisfazione è doppia.
In questo articolo proviamo a riassumere e consigliare gli step per cominciare a cimentarsi nell’arte dell’uncinetto: quali sono i punti base, dove recuperare i materiali migliori e come individuare i corsi e le modalità a voi più adatte. Non mancheranno poi i riferimenti alle botteghe del territorio e a un’offerta di corsi in calendario a Bergamo e in provincia.
Uncinetti e filato giusto?
Partiamo con gli strumenti del mestiere. Ne abbiamo parlato con Luciana Bettoni, che per oltre trent’anni anni ha lavorato nel settore, è stata titolare di una merceria, ed è appassionata di uncinetto. Ci ha regalato dei preziosi consigli. «La prima cosa che bisogna sapere è che l’uncinetto ha diverse misure: si va da 0,5 millimetri fino a un massimo di 20. Può essere in alluminio, acciaio o in plastica», spiega.
Il secondo strumento indispensabile per cominciare a lavorare è il filato. Di base i materiali più usati sono il cotone e la lana, anche in base alla stagionalità. «Per realizzare pizzi o centrini servono materiali leggeri, come il cotone, che si differenziano in filo scozia oppure cotone mercerizzato – prosegue Bettoni –, e si lavora con l’uncinetto in acciaio o in alluminio». Il cotone è utilizzato però anche per la creazione di borse e accessori. Con la lana invece ci si può sbizzarrire nel realizzare capi di abbigliamento, e gli uncinetti consigliati sono in plastica o in alluminio.
La qualità dipende da vari fattori, come la provenienza del filato e la tipologia di trattamento che ha subito per essere prodotto. Sull’etichetta del gomitolo è poi indicata la misura dell’uncinetto consigliata per lavorare quel materiale. Il consiglio generale, che si legge in vari blog di settore per chi è alle prime armi, è quello di scegliere una lana grossa e un uncinetto di media dimensione (3-4).
Anche in questo caso sul web si possono trovare una serie sconfinata di consigli, video, e blog che spiegano e rimandano ai siti dove acquistare tutto l’occorrente. Il nostro consiglio resta quello di affidarsi alle botteghe specializzate del territorio. Le artigiane sapranno consigliarvi il giusto gomitolo e anche la giusta misura di uncinetto, in base alla creazione che volete realizzare.
Dove comprare i materiali
Con l’aiuto della signora Bettoni, e una piccola ricerca sul territorio, abbiamo selezionato di negozi che dovreste tenere d’occhio, anche sui Social, sia per acquistare il materiale che per ricevere consigli per le vostre creazioni.
Partiamo con due punti di riferimento in città. Da Tutti a Mano da Luisa, in via Sant’Ambrogio 15, è possibile trovare materiali di alta qualità con l’impronta del Made in Italy, oltre a calore e esperienza, caratteristiche della bottega artigiana di una volta. Altro store specializzato nella vendita di filati al dettaglio delle migliori marche è la Bottega della Lana, che si trova al civico 88 di via Camozzi.
Una storica bottega, che ha aperto i battenti nel 1917, è Praderio Mario, in via XX settembre 99. Nella lista dei posti da non farsi scappare ci sono, poi, al civico 44a di via Borgo S. Caterina la sartoria Zum e la merceria Passepartout di Cinzia Bonomi in via Borgo Palazzo, 50.
Molto attivo anche sui Social è Insolito Atelier di via Moroni 30 a Bergamo. Solo sbirciando sul loro sito vi accorgerete che non solo offre una varietà di filati di ogni tipo, ma offre anche corsi personalizzati per imparare sia a lavorare a maglia e uncinetto.
Infine, ci sentiamo di inserire nella lista dei consigliati anche il negozio di merceria Tricot Cafè Merceria, di via Paglia 3, punto di riferimento della zona per l’hobbistica e il cucito.
E in provincia?
Concludiamo la nostra lista con altri due negozi che possono essere d’aiuto per chi vive in provincia. La Merceria della Torre in piazza Vittorio Emanuele III (3a), a Dalmine e la Maceria di Ambivere di Roberta Tironi, in via Dante Alighieri 1.
Se ne avete altri segnalateceli a [email protected]
Cominciamo dai punti (base)
Una volta recuperato tutto l’occorrente, ferri in mano, che si comincia. Partiamo con il dire che i due “ingredienti” principali di cui munirsi sono tanta buona volontà e pazienza. All’inizio può sembrare scoraggiante non riuscire a raggiugere il giusto intreccio ma con un po’ di esercizio arriveranno le prime soddisfazioni.
Per chi è alle prime armi, i punti base da memorizzare sono il nodo e la catenella, indispensabili per dare inizio alle creazioni.
In questo se non si vuole affidarsi fin da subito ad un corso in presenza ci sono sul canale YouTube tantissime pagine dedicate ai tutorial: fare prima delle prove individuali può essere una valida alternativa per comprendere se è l’attività che fa davvero per voi. Un esempio di corso base è quello proposto sul canale di «Francesca Uncinettando Crochet&Love» dove si comincia proprio con i fondamentali: il nodo e la catenella, e sempre nello stesso video si spiega la corretta impugnatura dell’uncinetto. Le lezioni successive sono dedicate al punto basso, al mezzo punto alto e al punto alto o altissimo.
I corsi in presenza
Per chi non se la sente di fare tutto da sé e preferisce essere guidato dalle mani esperte di un insegnate può scegliere tra l’offerta di corsi attiva a Bergamo e in provincia. È già cominciato, ma non è ancora troppo tardi per iscriversi. Parliamo del «circolo dell’Uncinetto», ciclo di incontri promosso dall’Università di Bergamo all’interno del progetto «Reint2565». Il focus è il crochet, noto ai più come il passatempo delle nonne, ma che adesso sta riscuotendo interesse anche tra le nuove generazioni: ci saranno infatti in cattedra gli over 65 a insegnare a un pubblico di under 25 i segreti dell’uncinetto. Le prossime due date sono in calendario per il 22 e il 29 di maggio alle 16, nelle aule del campus di via Pignolo. Gli argomenti? Un ripasso approfondito dei punti base e poi la realizzazione del punto popcorn e nocciolina correte ad iscrivervi a questo link!
Il Circolo culturale Minardi di via Borgo S. Caterina, 62 organizza invece il «Club dei punti» dove oltre all’uncinetto ci sarà la possibilità di sperimentare il lavoro a maglia e imparare a fare il punto croce. Potete portare un vostro lavoro che già avete avviato oppure cominciarne uno da zero. I prossimi appuntamenti sono in calendario per venerdì 16 maggio e 6 giugno dalle 21 alle 22.30. Per informazioni basta contattare il numero WhatsApp (333-8029667) oppure mandare una email a [email protected].
E infine torna l’appuntamento con il sashiko, antichissima tecnica di ricamo giapponese che si basa sull’uso di punti lunghi e regolari per creare motivi geometrici o astratti. Sabato 13 aprile, al centro Arte Factum di Alzano Lombardo, della durata di 3 ore (15-18) e al costo di 30 euro. Durante il corso i partecipanti assistiti dalla docente Chiara Villani proveranno a realizzare un piccolo progetto ricamato su tessuto, che potrà essere trasformato in diversi oggetti come una sottotazza, un quadro incorniciato o una toppa decorativa per abbigliamento.
Lezioni online?
Se i tutorial su YouTube non vi convincono e gli orari dei corsi in presenza non si incastrano con la vostra agenda abbiamo una terza opzione da proporvi, per non farvi rinunciare all’arte di “sferruzzare”: «Le lezioni online!», da sempre conosciute per materie più tradizionali come italiano, matematica, lingue straniere, chimica o latino. In realtà c’è molto di più, su alcune piattaforme come Superprof, c’è un’offerta di insegnati di uncinetto e ferri, pronti a dare lezioni e ripetizioni di quella che hanno saputo trasformare da passione a “secondo” lavoro. Ce ne sono alcuni attivi anche a Bergamo e provincia, basta cercare “uncinetto” nella barra di ricerca e inserire la località che preferite.
Questa guida non vuole certo essere un mantra da seguire alla lettera, tutto il contrario. Abbiamo cominciato con una serie di spunti che potremo arricchire (e migliorare) anche grazie ai vostri suggerimenti e alle conoscenze che avete degli esercizi del territorio. Per cui, non esitate a scrivere alla redazione di Eppen!